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Taehyung



La vista gli era migliorata incredibilmente e Taehyung non poteva che esserne profondamente felice, gioire del fatto che stava riacquistando la propria indipendenza e che, soprattutto, poteva capire cosa ci fosse intorno a lui. Certo, la visione non era limpida, non era cristallina ed era ben lontana da essere normale, ma adesso riusciva a distinguere le sagome delle persone attorno a lui, le mura e l'ambiente circostante.

Con Jimin si erano esercitati affinchè potesse testare fino a che punto riuscisse a vedere e fino a che distanza, e il beta era stato incredibilmente felice di poterlo aiutare, andando ad abbracciarlo ogni tre per due, dandogli qualche buffetto sulla guancia come se fosse stato un bambino, ricambiato poi dalle risatine di Taehyung. 

Certo, il fatto che quello fosse lontano da Yoongi iniziava a farsi sentire, aveva spesso sentito Jimin sospirare malinconico quando lo credeva incosciente e più di una volta lo aveva sentito piangere, invitandolo quindi a venire al suo fianco e a poggiare il capo sul suo petto, su cui Jimin finiva addormentato. 

Sentì dei passi familiari e si mosse leggermente, alzando il capo e puntando gli occhi verso la porta, che si aprì subito dopo rivelando Onew che, con un sorriso gentile dipinto sul suo volto, teneva tra le mani una busta di carta dal quale arrivava un odore che risvegliò perfino Jimin.

Il beta si stropicciò l'occhio destro guardando assonnato davanti a lui, asciugandosi l'angolo della bocca con il dorso della mano.

«Cos'è questo odore...? Pollo?» borbottò assonnato, e Onew ampliò il suo sorriso, annuendo velocemente.

«Esatto, è l'unica cosa che sono riuscito a portarvi dalle cucine. Spero possa piacervi».

Porse il sacchetto ad un eccitatissimo Jimin,che saltellava sul posto come se avesse ricevuto oro, e subito dopo l'odore dolciastro dell'omega arrivò sotto le narici di Taehyung, che sentì i polsi venire finalmente slegati e le braccia libere di ricadere lungo i fianchi.

Taehyung scrocchiò il collo e mosse le spalle per riacquistarne la sensibilità e ringraziò con un sorriso Onew, abbastanza vicino da poterne distinguere per sommi capi le fattezze del volto.

«Come va la tua vista, Tae? Riesci a vedermi meglio?» domandò Onew, e Taehyung strinse un po' le labbra, facendo una smorfia.

«Più o meno. È un pò come se non avessi gli occhiali» rispose infine, pensandoci un attimo su. Onew annuì velocemente, l'espressione era chiaramente rilassata anche se non la vedeva perfettamente. 

Le mani dell'omega gli furono sul viso e gli massaggiò le tempie con la punta dei polpastrelli, un gesto che faceva ogni volta che entrava in quella cella. Taehyung aveva capito essere un modo per poter aiutare il processo di guarigione, ma non ne sapeva abbastanza nè aveva chiesto nulla. 

Aveva fin troppe cose da pensare in quel momento. 

Chiuse gli occhi e i pollici di Onew premettero sulle sue palpebre chiuse muovendosi in cerchi concentrici, facendolo sobbalzare di tanto in tanto quando applicava pressione su diversi punti particolarmente sensibili. 

Dopo poco, le mani dell'altro svanirono dal suo volto e Taehyung fu libero di battere le palpebre e scuotere piano la testa. 

«Perfetto, se continua così, ho buoni motivi per credere che in due o tre giorni al massimo tornerai come nuovo. Ma, Taehyung, ho bisogno che tu continui a fingere di non vedere».

Jimin esultò per il gusto del cibo, ignorando completamente i due e ne porse un po' a Taehyung, che scosse la testa e disse, «Mangialo tu, Jiminie. Io sto bene così». 

Blind Sight [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now