[43]

3.4K 219 146
                                    

POV GENERALE

Un altro urlo strozzato misto ad un ringhio ed un'imprecazione -il tutto abbastanza sonoro- li fece sobbalzare visibilmente, e Jungkook strinse la mano di Taehyung come la testa di quest'ultimo aveva sbattuto contro il muro dietro di lui per il sobbalzo.

Come sia Taehyung che Jin si erano accorti che il momento tanto atteso quanto temuto del parto fosse arrivato, l'alpha aveva lasciato la presa sull'omega e si era catapultato fuori dalla stanza come se stessero tutti per morire, chiamando Onew a gran voce in speranza che l'omega lo sentisse.

Ma la domanda era: chi non lo aveva sentito urlare? Taehyung aveva gridato così forte che, per lo spavento, all'omega era sfuggito il vaso di fiori che stringeva tra le mani -il preferito di Jin, tra l'altro.

Perfino Jungkook, che era a distanza di chilometri, aveva sentito la voce di Taehyung senza però percepisse cosa stesse dicendo. Ma aveva percepito l'ansia dell'alpha attanagliare anche il suo petto, e quindi si era immediatamente precipitato al quartier generale seguito da tutti gli altri. Aveva scardinato la porta d'ingresso per la furia con cui era corso dentro e, come vide Taehyung trascinare l'omega verso la stanza di Jin, capì che era arrivato quel momento.

Ma prima che andasse anche lui verso la stanza, una statua di nome Namjoon -ancora intento a tenere tra le mani una tazza di caffè mai consumato- se ne stava ferma sulla soglia della porta della cucina. Jungkook aveva alzato gli occhi al cielo e aveva lanciato via la tazza -ignorando il fatto che non fosse di cemento e che quindi si disintegrò contro il lavello- e gli aveva afferrato il polso, trascinandolo con sè con furia e un sorriso di incoraggiamento. 

Avevano provato ad entrare, ma tutti gli alpha era stati cacciati via da Onew, che aveva voluto dentro solamente il beta Choi mormorando un «Sareste solo di impiccio...alpha» con tanto di occhi al cielo. Per qualche motivo, quel beta dai capelli color menta ne sapeva almeno tanto quanto l'omega di parti e nascite, quindi aveva ben pensato di lasciare tutti fuori a morire dall'ansia.

Perchè l'ansia si respirava, si percepiva, si poteva quasi affettare con il coltello per quanto fosse densa e pregnante.  

Si sentì un fruscio strano e di difficile interpretazione e Jimin si mordicchiò le unghie. Aveva le sopracciglia aggrottate e gli occhi luminosi di azzurro mentre si guardava nervosamente in giro e batteva un piede sul pavimento con fare frenetico. Avrebbe tanto voluto perdere i sensi per evitare di sentire quell'ansia arrampicarsi addosso come Yoongi quando era in vena di coccole.

 «Yoon» sibilò, battendogli freneticamente la mano sulla gamba, «Perché urla e basta?». L'alpha dai capelli biondi aprì un occhio -che temeva semi chiusi perchè in meditazione- e lo guardò come a dirgli «Ed io cosa ne so?». Ed era veramente questa la risposta che avrebbe voluto dargli, ma si trattenne solamente perché sembravano tutti sull'orlo del collasso -Namjoon e Taehyung per primi.

Solamente che Jimin si guardava intorno con quegli occhioni luminosi e ansiati che gli facevano un pò di tenerezza. 

Solo un pò.

«Jimin...non ho mai partorito, cosa ne so? Credo sia normale...?» borbottò, incerto. 

Jimin lo guardò con tanto d'occhi ed ignorò una parte del discorso -volutamente. «Quindi anche io urlerò come un matto, inveirò contro di te e minaccerò di ucciderti quando decideremo di avere un cucciolo?».

Ogni traccia di calma zen sparì dagli occhi scuri di Yoongi, che li strabuzzò come forse non aveva mai fatto. L'alpha toccò mille ed una sfumature di rosso intenso, muovendosi scompostamente sul suo posto e spostando lo sguardo verso una crepa nel muro, che non era mai stata così interessante. 

Blind Sight [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now