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Jungkook



Si guardò allo specchio con fare critico e si portò i capelli pettinati all'indietro -sistemando il collo della camicia lasciata sbottonata per lasciar intravedere tatticamente le clavicole- e si spruzzò per forse la seconda volta in tutta la sua vita del profumo, leggero ma dall'aroma maschile e muschiato.

Ci teneva a fare una bella figura, quella era una serata importante, ed i festeggiamenti non potevano essere fatti in tuta e scarpe di ginnastica.

O meglio, non quel tipo di festeggiamenti. 

Quella era la sera in cui Namjoon avrebbe proposto a Jin di sposarlo, quella serata che aspettavano da giorni e che avevano organizzato nei minimi dettagli. Doveva essere tutto perfetto, ed anche i vestiti facevano parte del pacchetto "rendiamo-questo-momento-indimenticabile".

Anche perchè, quand'è che avrebbe indossato di nuovo una camicia?

«Sei pronto, Kook?».

La voce di Taeyung gli arrivò direttamente dall'altra parte della stanza, che era stata vagamente rimodernata e risistemata. Infatti, proprio dove in quel momento si trovava l'altro, avevano fatto piazzare una specie di specchio ad angolo, il cui motivo di esistere era individuabile nella volontà di Taehyung di mostrare a Jungkook la versione di sè stesso completamente distrutta ed ansimante mentre si spingeva dentro di lui. 

Arrossì lievemente al ricordo di come Taehyung gli aveva tirato i capelli per obbligarlo ad incontrare il suo sguardo riflesso, facendolo arrossire e allo stesso tempo leccandogli il collo e lasciandogli un bacio prima di morderlo con l'intento di fargli perdere la voce per quanto intenso fosse stato quell'amplesso.

Si schiarì la gola e si obbligò a cambiare immagine mentale prima che i suoi ricordi gli facessero venire strane voglie non adatte al momento, focalizzando l'attenzione sulla domanda postagli dall'altro.

«Sì, ho fatto» rispose quindi, sistemandosi un'ultima volta gli orecchini per poi portare la sua attenzione su Taehyung.

La gola gli si seccò e gli occhi si incollarono alla figura di Taehyung in camicia nera a maniche lunghe -arrotolate sugli avambracci e che gli lasciavano scoperti i tatuaggi e i sentieri venosi che avrebbe voluto tracciare con la lingua- ma ordinatamente abbottonata. Gli donava un aspetto così sensuale che si morse il labbro inferiore facendo scorrere lo sguardo su tutto il suo corpo.

Ah, quei pantaloni neri gli stavano da dio; gli fasciavano quel fantastico culo in cui, attualmente, avrebbe tanto voluto seppellire la faccia per fargli perdere quella sensuale compostezza che lo caratterizzava, sentirlo gemere il suo nome e godere delle sue suppliche.

I capelli rossi non erano tenuti in alto dalla solita fascia o bandana ma, al contrario, erano lasciati morbidi e liberi di ricadere sulla fronte; quel colore si sposava perfettamente con la sua carnagione color caramello e il nero degli abiti, così come con i suoi occhi divertiti e peccaminosi stava racchiudendo promesse che Jungkook non vede l'ora di scoprire.

Taehyung vestito in quel modo era...a dir poco mozzafiato.

Era sesso.

«Ti piace ciò che vedi, cucciolotto?».

La voce roca e bassa era la ciliegina sulla torta a quello che effettivamente Jungkook meditava di fargli a festa finita.

Oooh, perché non lo avrebbe lasciato sfuggire così facilmente.

Gli occhi di Taehyung erano luminosi mentre lo guardava da capo a piedi, indugiando più del necessario su quanto quei pantaloni di pelle che indossava gli fasciassero quelle cosce spesse per cui aveva un debole e di cui non avrebbe potuto mai fare a meno. La camicia azzurra leggermente lasciata sbottonata sul collo mostrava perfettamente tutti i succhiotti che gli aveva lasciato proprio mentre si preparavano alla serata.

Blind Sight [TaeKook]✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora