Evil comes from Good

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Il male... un'essenza che ogni essere umano possiede nel profondo. Alcuni non lo dimostrano, ma fondamentalmente tutti lo hanno. Basti pensare a Hyperion o a Gi... due persone che non avevano tratti malvagi, ma che li hanno avuti solamente dopo eventi significativi.
Lo stesso accadde a Lucian, era un timido ragazzo incaricato di difendere la residenza angelica.
Un giorno venne convocato dal sovrano, sembrava ci fossero delle novità riguardanti il suo rango. Entrò a passo spedito verso la sala del trono, il re nel frattempo sorrideva mentre lo guardava entrare.
"Oh caro Lucian, vedo che sei arrivato". Il giovane si inchinò al sovrano:"Mio re, ero curioso di comprendere il motivo per cui sono stato convocato." disse il biondo cenere mentre i suoi occhi verdi luccicavano.
"Allora, ti ho convocato per dirti che sei stato scelto per essere nominato nuovo guardiano celeste"
Lucian guardò entusiasta il re, esultò nuovamente mentre si inchinava. Finalmente il suo duro lavoro veniva apprezzato e ripagato a dovere. Quell'attimo di gioia però si interruppe, dalla porta entrò il guardiano ancora in carica. Sembrava parecchio innervosito, si avvicinò al sovrano spintonando via Lucian. "Sua altezza, vuole sostituirmi con lui ?" indicò il biondo che si era spostato di lato.
Lo sguardo del re si indurì alla vista del ragazzo moro: "Dopo la tua fuga per salvarti la pelle... non mi sento in dovere di mantenerti alla tua carica"
"Sire, le voglio ricordare che prima ho ucciso il sovrano demoniaco !"
Nonostante ciò il sovrano angelico disse: "Faranno in tempo a nominarne un'altro o probabilmente lo avranno già fatto. Inoltre voglio vedere come se la cava questo diligente ragazzo, Ifrith ti presento Lucian, colui che prenderà il tuo posto come guardiano."
Il biondo cenere ricevette un'occhiataccia dal ragazzo moro che infuriato andò fuori dalla porta. Dopo quel spiacevole incontro il ragazzo si ritirò andando verso l'esterno. Il suo collaboratore gli corse incontro sorridente. "Allora Lu, cosa ti ha detto". Il ragazzo si chiamava Matthew, era uno dei suoi amici più cari, gli era sempre stato vicino per qualsiasi problema, oltre a ciò era un ragazzo molto determinato, sicuro di sè e con un grande coraggio.
"Matt... diventerò guardiano !" disse entusiasta il biondo che poi venne abbracciato dal suo migliore amico. "Dovremmo proprio festeggiare questo fantastico evento amico ! Magari stasera andiamo a fare due..." il ragazzo venne strattonato via di furia.
Una guardia lo stringeva con forza, "Matt !" Lucian tentò di avvicinarsi ma le guardie lo presero per le braccia. "Ehi ! Perché fate tutto ciò !" Dietro le guardie si fece strada Ifrith, aveva un sorriso smagliante. "Oh caro Lucian, ti vedo molto contento del tuo futuro ruolo" disse il moro mentre si avvicinava a Matthew che era intrappolato tra le braccia di un suo collega. "Che peccato sarebbe, commettere un peccato capitale, perdendo così il posto..." continuò il guardiano mentre estraeva dalla schiena del biondo la sua spada.
"C-cosa vuoi fare Ifrith..." sussurrò il ragazzo mentre cercava di liberarsi dalla stretta. Il viso di Matthew iniziò a rigarsi di lacrime, sembrava spaventato. Non lo aveva mai visto così. "Semplice Lucian, riprendermi ciò che..." con un colpo la spada trafisse il petto di Matthew "è mio !" gli occhi di Ifrith brillarono per un secondo di rosso per poi tornare azzurri. Lucian urlò e iniziò a correre verso Matthew, calciò via di prepotenza le guardie per poi prendergli il viso. "M-Matt, ti prego parlami, amico..." il castano lo guardò con un sorriso debole. "Lu..." le lacrime sgorgavano come fiumi dagli occhi del povero angelo biondo. "S-si forte, vendicami..." sussurrò lui per poi chiudere definitivamente gli occhi. Lucian strinse al petto il suo amico, coprendosi interamente di sangue. Pingeva, non riusciva a smettere finché davanti a sè si trovò Ifrith insieme al sovrano.
"Glielo avevo detto sua altezza, Lucian ha ucciso Matthew...assassino, non meriti di stare in paradiso !" Disse il moro con una faccia disperata. Il re guardò Lucian con disprezzo:"Prendetelo, portatelo in prigione. Tra poche ore ti processeremo per questo gesto che hai compiuto al povero Matthew..."
"Sire... glielo giuro io non..."
"Fai silenzio !" Ribadì il sovrano per poi andarsene.
Lucian guardò Ifrith e sussurrò delle parole che nessuno avrebbe mai immaginato potesse dire: "Bastardo..."
Il moro sorrise per poi ammanettare il ragazzo: "È finita Lucian...sarai condannato..." sussurrò divertito mentre lo trascinava dentro a una fredda cella. Il biondo mentre camminava si guardava intorno, aveva sempre trovato le prigioni un luogo dove solo persone ignobili potevano marcire. Ma non avrebbe mai pensato che ci sarebbe stato pure lui...
Ifrith lo spinse dentro a una cella chiudendolo a chiave. Lucian cadde a terra e iniziò a piangere nuovamente, Matthew era morto. Il suo povero amico era morto a causa di sola invidia. Quel guardiano era un'essere ignobile, come poteva rimanere a regnare questo luogo. Lucian si meritava quel titolo ma avrebbe contato veramente poco, sarebbe stato condannato a morte certa. Uccidere non era un peccato di poco conto, Dio lo aveva messo tra i comandamenti e perciò era considerato molto rilevante in paradiso.
L'anima di Matt ora sarebbe rimasta nel limbo, almeno finché un sovrano angelico o demoniaco scelga di riportarlo in vita. Cosa che sarebbe capitata molto raramente.
Poche ore dopo, delle guardie vennero a prendere il povero Lucian, aveva ancora il viso rigato dalle lacrime e aveva uno sguardo vuoto. In quelle ore aveva pensato che la sua fine sarebbe giunta. Coloro che lo portavano alla sala lo misero su un piedistallo , le ali e le mani incatenate, mentre sedeva su un'alta scrivania il sovrano.
"Siamo qui riuniti oggi per processare Lucian Houston, per aver ucciso Matthew Holland." Molti urlavano uccidetelo, fattelo fuori. Lucian cercava di non ascoltare quegli schiamazzi e fissò il sovrano: "Ora chiamiamo come testimone dell'accaduto Ifrith Mendoza, prego guardiano si avvicini e racconti alla corte ciò che ha visto"
Ifrith si avvicinò al microfono per poi dire: "Sua altezza, io ho visto Lucian avventarsi con violenza verso il povero Matthew... era arrabbiato, non so il motivo che lo ha portato a fare questo gesto, veramente io"
Lucian ringhio per poi dire "Bugiardo!" la voce del ragazzo rimbombò per tutta la stanza. Ifrith osservò Lucian: "Fai silenzio assassino..."
Gli occhi del biondo divennero rossi, sorrise per poi dire: "Io ? Un'assassino ? Non mi chiamo mica Ifrith Mendoza" ghignò il biondo per poi ridacchiare.
Il moro lo guardò e disse: "Non credo tu sia nelle condizioni per ridere dopo questa grave accusa a uno dei tuoi superiori"
Lucian si alzò: "Tu non sei superiore a me Ifrith... non lo sarai mai" un'aura oscura iniziò a formarsi attorno a Lucian che sorrideva spavaldo.
Il re guardava sbalordito Lucian mentre la sua aureola scompariva dalla testa.
"Lucian..." sussurrò il re mentre si avvicinava a Ifrith. "Cosa vuoi fare..."
Gli occhi del biondo cenere divennero completamente neri, iniziò a ridere. Una risata malvagia che non si sarebbe mai potuta udire dallo stesso angelo, staccò le catene dalle sue ali con forza e anche dalle mani. Scomparì e apparve dietro a Ifrith, il suo aspetto era completamente cambiato al posto dell'aureola c'erano delle corna nere, le ali del medesimo colore. L'armatura bianca e candida aveva lasciato spazio ad una camicia nera come la pece. "Assassino!" Urlò Lucian per poi ucciderlo con la spada.
Il corpo del moro cadde a terra formando una pozza di sangue.
"Lucian...lo hai ucciso..." il ragazzo si girò verso il re e disse: "Lucian ? Io sono Lucifer!" Rise nuovamente per poi creare un'esplosione dietro l'altra. Aveva ucciso tre quarti delle persone presenti nella sala, tranne il re. Si avvicinò a lui per poi dire: "Io ci tenevo, veramente." I suoi occhi tornarono verdi. "Mi avete accusato di un reato che non avevo compiuto credendo veramente all'assassino!" Il sovrano guardò Lucifer: "Ma tu ora sei un'assassino Lucian".
Il ragazzo si guardò le mani piene di graffi e sangue, chiuse gli occhi per poi ridere. "Ne vado fiero di esserlo, sua altezza. Preferirei essere un demone che servire delle persone che nemmeno credono in me vero dire ?" Il re strabuzzò gli occhi quando vicino a Lucifer apparì il ragazzo morto. Era diventato un demone. Matthew ghignò per poi dire: "Si sua altezza, credo lei abbia proprio ragione..." Il biondo guardò sbalordito l'amico, "Matt !" Lo abbracciò forte per poi dire: "C-come hai..." Lucifer riusciva a stento a parlare.
"Sei stato tu amico, mi hai riportato in vita come un demone...inoltre" una moltitudine di demoni apparve dietro al castano iniziando a inchinarsi. "Cosa diavolo..." Matthew si inchinò a sua volta: "Tu sei il nostro re Lu".
Lucifer si guardò, sembrava veramente un sovrano, non aveva nemmeno notato il cambio d'abito.
Il biondo ghignò per poi prendere la spada, la puntò al petto del sovrano angelico.
"Lucian..."
"Lucifer, sua altezza. Mi saluti Ifrith, molto caramente" le iridi divennero nuovamente nere per poi ucciderlo.
Lucifer rise: "Miei sudditi possiamo ritirarci, ormai questi angeli sono finiti".
Da quel fatidico giorno erano passati molti anni, Lucifer aveva governato per molto tempo l'inferno, grazie anche all'aiuto della sua Caroline.
Il re sospirava seduto sul trono finché la porta del palazzo si aprì leggermente, "Che diavolo..." dalla porta entrò Caroline, teneva in braccio il suo primogenito. "Ciao papà !" gridò il piccolino. Matthew, suo figlio. Totalmente la sua copia con gli occhi della sua amata. "Caroline, come mai sei qui e perché hai portato Matthew?"
La donna aveva un'aria turbata, gli porse il figlio che si appoggiò teneramente alla spalla del padre.
"Sono andata a fargli fare un'esame dai tuoi dottori demoni. Tuo figlio è un demone completo"
Lucifer strabuzzò gli occhi: "Vuoi dire che..."
"Matthew diventerà il prossimo re dei demoni... come te"
Il demone abbracciò il figlio pensando a ciò che aveva detto quando era salito al comando: "Porterò avanti questo mondo e spero la mia stirpe lo farà !"
Lucifer dette un bacio sulla fronte al piccolo e a Caroline. "Lo sai bene che sarà fortissimo, è nato da un'amore impossibile... avrà un potere inimmaginabile e lo stesso i suoi figli..."
Caroline guardò sbalordita: "Hai visto il suo futuro vero ?"
"Si e credo che nostro figlio abbia preso proprio da me..." ghignò nuovamente il sovrano orgoglioso.

Two demons , One power Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora