La nuova Jade

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Passarono all'incirca tre anni da quell'evento che cambiò il modo di essere e l'aspetto di Jade. Non portava più i capelli cortissimi , li portava fino alle spalle e delle volte li acconciava in una coda frettolosa. Era diventa più alta e slanciata, nonostante lei stessa si considerasse ancora piccola per l'età che aveva. Inoltre ora aveva delle curve in regola.
Oltre ciò , il suo modo di essere era cambiato drasticamente dalla ragazzina buona qual' era diventò abbastanza fredda e cattiva con le persone che lei credeva guastassero il suo prezioso tempo. Con gli amici le cose invece erano cambiate, ora aveva una cerchia di amici molto ampia e manteneva con tutti un bel rapporto. Sfortunatamente crescendo aveva perso parte della vista e fu costretta a tenere gli occhiali, che però non erano troppo evidenti sul suo visino.
Per quanto riguardava la sua altra versione , la sua vita era diventata abbastanza frenetica. Ogni giorno doveva fare una ronda notturna controllando che non vi fossero pericoli in vista.
Dal giorno della scelta venne a conoscenza di molte cose che chiarirono i suoi dubbi.
Quella sera tornò a casa completamente distrutta, aveva le mani sporche di sangue. Appena entrò in casa sbattè la porta con violenza, accasciandosi poi su questa.
Aveva ucciso una ragazza, senza pietà... non sapeva nemmeno lei cosa le fosse preso.
Dopo essere uscita da quella sala, Isabelle la strattonò per il giubbotto  di pelle per poi lanciarla contro la parete:"Come è possibile che una pezzente come te possa essere la figlia di Sonic !" l'ennesimo schiaffo colpi il suo viso ma c'era qualcosa di diverso.
I suoi occhi brillarono e divennero neri come la pece, dalla sua bocca iniziò a partire una risata. Prese per il collo la ragazza e disse con una voce diversa: "Forse perché gente come te non merita né pietà e ne potere. Dopo avermi derisa, raccontato falsità che mi hanno fatto cadere a terra piangendo" fece un sospiro profondo per poi continuare:"Tu hai reso la mia vita un inferno e adesso vieni a dirmi che non merito questo potere eh ? Beh te non meriti la vita..." disse in tono malvagio per poi sgozzarla.
Il suo sangue tinteggiò le limpide pareti bianche oltre che la porcospina dagli artigli aguzzi. Lo aveva fatto, aveva ucciso una ragazza, non poteva tornare indietro. I suoi occhi tornarono normali, il senso di colpa prese il sopravvento correndo direttamente a casa.
In quel momento suo papà Stephen varcò la soglia, era la copia sputata della ragazza in versione maschile e adulta. Corse immediatamente da lei con uno sguardo preoccupato:"Jade, tesoro cosa è successo alle tue mani..." alzò lo sguardo e vide che la sua stessa figlia era trasformata in una versione piccola e femminile di se stesso.
"Jade... mi spiace non avertelo potuto dire, so quanto possa essere stato traumatico venire a conoscenza che il proprio papà era Sonic" ormai erano anni che Sonic era scomparso, tutti pensavano che fosse perché ovviamente stava badando alla sua famiglia. Si ricordò che molti giornali scrissero della figlia di Sonic non conoscendone l'identità.
La ragazza iniziò a parlare:"Papà, non importa io sono super fiera di sapere che il mio papà era un eroe" disse facendo un sorriso. Nonostante ciò il padre continuò a fissare le sue mani. Jade prese di nuovo fiato e disse:"Perché ho degli artigli papà e perché non assomiglio a Amy". Il papà iniziò a ridere: "Semplice Jade, mamma non è Amy e non ho mai voluto sposarla, diciamo che era troppo appiccicosa per i miei gusti" disse con un tono disgustato.
Violet arrivò vicino a Stephen con uno sguardo triste, Jade non assomigliava in alcun modo a sua mamma se non per pochi tratti. Stephen iniziò a parlare: "vedi tesoro, mamma non è un gatto , è un porcospino demoniaco del fuoco" le parole del  papà vennero interrotte dalla voce squillante della mamma:"Fammi parlare a me eh ? Vedi Jade, io sono un demone ma non uno qualunque, sono la protettrice della fiamma blu, uno tra i poteri più potenti negli inferi". La ragazza sconvolta chiese: "Sonic insieme a un demone ?!" , i due si guardarono imbarazzati e annuirono all'unisono.
Jade, abbracciò entrambi e disse:"Sono così felice di non essere la figlia di Amy, perché non la sopporto" disse ridendo insieme a suo papà.
Poi però le risate si dissolsero e la ragazza annunciò: "Papà mamma , io ho ucciso una ragazza... non so come ho fatto, non saprei nemmeno spiegarlo sembrava come se una forza demoniaca prendesse il sopravvento. Io..." Violet si avvicinò e strinse la figlia:"Speravo non avessi preso i tratti demoniaci ma a quanto vedo metà dei tuoi poteri è degli inferi ,quindi dovrai iniziare ad allenarti duramente per riuscire a controllare questo tuo potere tesoro."disse la mamma con voce ferma e composta. Iniziava a non darle tutti i torti spaventata di poter ammazzare altre persone.
Si accorse che però ,aveva un altro tratto in più che prima non possedeva. Delle strisce azzurre si intravedevano nella sua pelliccia sopra i suoi aculei.
Probabilmente era la parte demoniaca che si era manifestata in lei.
Dopo quella chiacchierata i suoi la consolarono dicendo che non le sarebbe successo niente e che se qualcuno avesse provato a toccarla avrebbe fatto una fine peggiore.
Da quel giorno la ragazza si allenò giorno e notte riuscendo a gestire in maniera impeccabile i suoi poteri. Quel giorno del quarto anno di superiori iniziava col piede sbagliato, arrivò abbastanza in ritardo in classe riuscendo a beccarsi un ritardo breve sul registro. Detestava quella annotazione. Dopo qualche ora iniziò la merenda e davanti al suo banco si piazzò davanti una sua compagna di classe Helen , Jade non la sopportava visto che ogni volta le comandava cosa dovesse fare e in cambio riceveva delle risposte altrettanto brutte dalla prima.
"Jade, senti ho finito di fare il progetto per oggi e ho notato che in pratica nella tua parte niente va bene" la rossa guardò con i suoi occhi neri l'altra e se ne esordì con un: "Bene, allora puoi fartelo da sola visto che è la fottutissima quinta volta che non ti va bene" disse schietta sbattendo la mano sul banco con impertinenza. "Che maleducata che sei Jade" disse la biondina. "Per te do il meglio di me" disse sarcastica facendola spostare dalla sua visuale , uscendo dalla classe. Che rottura ,pensava la rossa mentre con il pensiero vagava sulle attività che doveva svolgere oggi. Finché non inciampò su qualcuno finendogli sopra e entrambi esclamarono: "Guarda dove vai prossima volta !" lei aprì gli occhi  e si trovò a pochi centimetri di distanza dal suo viso un ragazzo più grande dai capelli biondo cenere, gli occhi ambrati che attirarono la sua attenzione e un fisico strepitoso. Continuò a fissarlo imbambolata finché questo non la fece alzare da sopra il suo petto muscoloso.

Two demons , One power Where stories live. Discover now