The past always comes back

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Hyperion appena venne a conoscenza della sconfitta andò su tutte le furie. Iniziò a ribaltare con i suoi poteri tutti i mobili all'interno della sala del trono,facendosi cadere anche la sua amata corona.
Era incazzato nero per essere solamente stato sconfitto. Il suo demone elettrico era stato eliminato da parte della sua nemesi , Gi si era dimostrata sin da subito un osso duro da battere. Soprattutto ,da quella notte che aveva puntato la lama alla gola del re demone. Non si immaginava però cosa aveva in mente Hyperion. Questi, si era ben informato sulla storia della porcospina. Si trovò sbalordito ,venendo a conoscenza che alla prima trasformazione la sua temuta nemesi aveva ucciso una ragazza senza alcuna pietà sgozzandola. Aveva esaminato in maniera molto accurata la sua figura, scoprendo che le sue mani erano in realtà artigli affilatissimi, che potevano strappare la carne allo stesso modo di Hyperion stesso. Quella ragazza nascondeva sicuramente qualcosa, ma il demone era pronto a tutto per venirne a conoscenza.
Evocò davanti al suo trono una demone molto conosciuta che in vita si faceva chiamare Isabelle. Era stata proprio lei a essere uccisa dalla ragazza, nel frattempo i suoi poteri erano diventati demoniaci trasformandola in una protettrice della fiamma rossa. Un demone molto potente quasi alla pari di un re dei demoni.
"Sua maestà, perché mi ha fatto chiamare ? È successo per caso qualcosa di grave" chiese con fare innocente la ragazza.
Hyperion sfoggiò come al solito uno dei suoi ghignetti e lanciò alla ragazza una foto. Isabelle curiosa la afferrò ma rimase di stucco vedendo la figura posta sopra:"Q-quella p-puttana che mi ha ucciso" sussurrò a denti stretti stringendo la foto.
"Esattamente mia cara, ora è arrivato il momento che te ne liberi" scese dal trono avanzando verso la ragazza afferrandola per il mento. "Se mi porti la sua testa otterrai tutto ciò che desideri mia cara" sussurrò con fare malizioso all'orecchio della demone estasiata di essere al fianco del re.
"S-sire, quella ragazza ha qualcosa. Mi ricordo quando mi ha uccisa, dentro di se ha una cattiveria allo stato puro" sussurrò all'orecchio del sovrano.
"Non mi interessa, voglio solo vederla morta" disse a denti stretti stringendo i pugni ai fianchi.
"Va bene sire, farò come ordinato" nel volto della ragazza apparse un ghigno mentre si inchinava per poi uscire dal castello.

***
Finalmente a casa ,pensò Jade buttandosi sul letto per riprendere qualche ora di sonno. I suoi piani, però andarono a farsi friggere quando davanti alla sua porta apparve Amelia.
"Jade ! Meno male stai bene" disse spaventata per poi rivolgere alla ragazza distesa un'occhiataccia.
"Perché dovrei stare male ?" parlò con fare provocatorio la rossa.
"Be, mi sembra ovvio! Il demone elettrico! Per fortuna Sonic Gi è riuscita a eliminarlo" urlò la migliore amica stordendo i timpani di Jade.
"Se eviti di urlare magari" la rossa di alzò dal letto iniziando a discutere con Amelia mentre facevano i compiti per il giorno dopo. Dopo qualche ora, il telefono di Jade vibrò per un messaggio. La prima ,confusa prese in mano il telefono trovando un messaggio urgente da parte di Jesse.
"Ossignore! Madonna mi ero dimenticata che dovevo andare da mia nonna, mamma mia adesso mi uccide" prese una borsa sotto lo sguardo perplesso di Amelia che esordì con un: "Ma non ci eri andata ieri scusa ?" Cazzo, pensò la Jade ma riuscì a salvarsi dicendo:"Eh , ma stavolta ha da darmi una torta che mi aveva promesso, ricordi quella al riso soffiato ?" Amelia ci riflette sù per poi ridere. "D'accordo golosona, ci vediamo domani a scuola. Mi raccomando non tardare" disse autoritaria la minuta castana, mentre scendeva le scale salutando i genitori di Jade.
Phew, me la scampo anche oggi. In un lampo la ragazza si trasformò e iniziò a correre verso il rifugio segreto. All'ingresso di questo vi trovò Jesse con uno sguardo sconvolto,"Gi abbiamo un grosso problema" "Sarebbe Jey ?" disse abbastanza fredda. "Guarda te stessa" Jesse indicò con una sua mano guantata la figura. No... non poteva essere lei.
Gi fu percorsa da un brivido per tutto il corpo:"È tornata... ed è il demone protettore del fuoco demoniaco" disse arrabbiata l'eroina, togliendosi dagli occhi il ciuffo ciano con disinvoltura.
"Per te non dovrebbe essere un problema Gi, sei il suo opposto inoltre i tuoi poteri demoniaci sono molto più potenti dei suoi essendo la tua fiamma più rara" disse Jesse minuziosamente.
"Mm, vedremo se per l'ennesima volta le tue teorie non sbagliano" gli occhi ciani saettarono nel video vedendo il parco andare completamente a fuoco.
"Bene, vado" disse a denti stretti la ragazza , consapevole di dover affrontare nuovamente parte del suo passato.
Iniziò a correre con la sua velocità verso il parco , nella sua mente vorticavano pensieri su quello che aveva fatto anni fa. Se ne era sempre pentita, lo avrebbe ammesso davanti a tutti ma ormai era tardi. Nessuno poteva venire a conoscenza della sua parte demoniaca, sarebbe stato uno scandalo per la figlia dell'eroe più famoso di sempre aver avuto una figlia con un demone.
I suoi pensieri svanirono quando si trovò davanti al naso Isabelle. "Bene, bene..." esordì la gatta. "Tu guarda, sei cambiata un sacco dalla volta che mi hai strappato la vita" gettò via un corpo bruciato che aveva in mano.
"Sei rimasta sicuramente quella pappa molle che adoravo spingere e deridere da viva eh Sonic Gi o come diavolo ti fai chiamare ora" la diretta interessata chiuse gli occhi per poi riaprirli mentre le questi erano diventati completamente neri lasciando solo le iridi azzurre"Ti sbagli Isabelle, io non sono più quella ragazzina che conoscevi, grazie a te" disse sprezzante per poi ridere amaramente" Cosa pensi... a causa tua io ho smesso di essere ciò che ero realmente, mi hai fatto patire e soffrire. Ma ora, le cose sono cambiate. Tu non vali più niente e sai perché ? Perché sei morta !" il tono di Gi era spaventoso mentre esordiva con quelle parole, la sua parte demoniaca in quei casi di sfogo tendeva a prendere il sopravvento.
"Mi spiace averti però tolto la vita quando eri nel pieno della tua giovinezza, ma con queste parole te la sei giocata di nuovo. Si vede... sei un demone e i demoni non hanno pietà, tanto quanto il tuo sovrano Hyperion, che sicuramente ti avrà mandato da me per farmi fuori, ho indovinato?"
Isabelle rimase di stucco ma dalle sue mani una palla di fuoco iniziò a formarsi "Esattamente, solo che un comune mortale non può avere niente a che fare con una protettrice del fuoco infernale" lanciò la sfera che però venne agilmente schivata da Gi con la sua estrema velocità.
"Maledetta" sussurrò per poi colpirla ripetutamente alle spalle, Gi non riuscì a bloccare tutti i colpi che le aveva lanciato. Delle bruciature si crearono sul viso e una sulla pancia.
Cercò di curarsi ,ma Isabelle con i suoi artigli iniziò a percuoterla sbandandola contro il muro. Il sangue iniziò a uscire dal suo labbro inferiore, rigando il suo viso. La mano artigliata che precedentemente la aveva colpita la sollevò da terra prendendola per gli aculei. "Sei inutile come quando ti ho conosciuta, non sei in grado nemmeno di combattere contro un demone. Cosa mi dovevo aspettare, essendo una protettrice sono pressoché invincibile" esordì fiera di se stessa Isabelle mentre stringeva la presa sul collo di Gi.
Dalla bocca della ragazza stritolata uscirono delle parole, Isabelle strabuzzò gli occhi conoscendo la lingua che aveva parlato la porcospina. Lingua demoniaca. Le ferite che erano state inferte iniziarono a rimarginarsi, mentre la forma di Gi cambiò. Sprigionando un fuoco azzurro dove era presente il potere di Isabelle.
Gi iniziò a ridere nella sua forma demoniaca,"Povera illusa io ? Te oserei dire" la corona bianca simbolo dei protettori brillava sulla testa di Gi "Sono stata io ad ucciderti anni fa senza alcuna pietà" la voce di Gi era cambiata in maniera drastica. "Tu avevi causato così tanta sofferenza, non solo a me ma anche a tantissime altre persone. E sei diventata una protettrice" puntò la lama sul collo di Isabelle, trapassandole la carne."Spreco di risorse Hyperion, soprattutto per usare una pezzente come te Isabelle. Anni fa eri convinta che saresti stata importante. Be guarda che importanza, una pedina nella mani di un re." Iniziò a ridere nuovamente la parte demoniaca di Gi, affondando sempre di più la lama della falce contro il collo di Isabelle che piangeva dal dolore. "Fammi un favore copia mal riuscita di una protettrice, sparisci. O anzi, meglio ancora..." un ghigno si stagliò nel viso dell'eroina"Muori" tagliò il collo della ragazza senza alcun pentimento.
La sua figura svanì come cenere insieme alle fiamme della distruzione lasciate alle sue spalle.
La aveva uccisa per la seconda volta, ma stavolta lo aveva fatto senza rimorsi, la sua parte demoniaca era ben controllata perciò era stata in grado di realizzare quel desiderio dopo aver sentito le sue parole. L'erba cattiva non muore mai. Tanto valeva anche per gli idioti, pensò Gi tornando nella sua forma normale per poi tornare verso casa.

Two demons , One power Where stories live. Discover now