The future

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Gi stava balzando in ogni dove, cercava di evitare accuratamente i raggi di energia di quel lupo. E si... l'ennesimo scagnozzo della sua nemesi. Prima di questo stava tranquillamente bevendo un caffè in santa pace, ma quel lupo glielo aveva fatto rovesciare tutto addosso alle scarpe ustionandola. Hyperion mi deve delle scarpe nuove pensò mentre tentava di schivare i raggi di energia.
"Piccola porcospina blu" disse con una vocina orribile. "Non ti sei ancora stancata di scappare ?".
"Ora che mi riesci a fermare ce ne vuole sai amico ?" disse spavalda facendogli la linguaccia.
Lo sguardo del lupo si fece duro:"Il mio padrone ha ragione quando dice che sei insopportabile". Mentre schivava saltando l'ennesimo colpo, gli fece l'occhiolino:"Grazie per il complimento, mi sento onorata di queste belle parole". Il lupo si innervosì ancora di più iniziando ad aumentare la velocità con cui sparava i colpi.
D'improvviso però una figura incappucciata apparì al suo fianco, si tolse il cappuccio:"Oh tu guarda chi ci delizia della sua presenza! Sua maestà demoniaca" disse ridendo Gi mentre guardava il suo acerrimo nemico Hyperion. "Mi devi delle scarpe nuove Hyperion, il tuo lacchè mi ha fatto ustionare" ripete schietta con una risatina.
Hyperion la guardò truce:" Io non ti devo proprio un bel niente ratto" lo sguardo di Gi divenne ancora più divertito:"Oh che scortese da parte di un sovrano rivolgere tali cattiverie ad una signorina" si era spostata sopra un tetto facendo i versi a entrambi.
Hyperion corse verso di lei prendendole un braccio, le iridi di Gi cambiarono drasticamente. "Levami le mani di dosso" con gli artigli gli graffiò il braccio.
Hyperion rimase stupito dal graffio che gli provocò un lieve dolore. Come era possibile, i mortali non potevamo recargli danno.
Gi aveva gli occhi ridotti a fessure mentre lo guardava, non capiva perché gli desse quel senso di familiarità mentre le sfiorava il braccio. In quell'attimo però il raggio la colpi alla schiena. "Ci si vedrà più avanti maledetta porcospina" l'ultima cosa che vide fu Hyperion e il suo braccio sanguinante.

***
Qualche ora dopo, Gi si svegliò in un giardino. Era un po' indolenzita, tentò con cautela ad alzarsi.
"Dove diavolo sono ?" sussurrò mentre guardava il giardino, era bellissimo pieno di piante in fiore bianche, rosa e azzurre. Quel posto era davvero incantevole.
Iniziò a guardarsi in torno notando in alta siepe attorno al giardino. Notò con la coda dell'occhio, qualcosa muoversi dietro i fiori. Pensò si trattasse di un animale che si muoveva, finché non si trovò una falce sotto il naso. Che diavolo... guardò non molto in alto trovandosi davanti un porcospino dagli aculei neri , con delle strisce verdi e gli occhi azzurri. Gi estrasse la sua falce puntandola dietro la testa del ragazzo, guardandolo con serietà. I suoi occhi brillarono:"Chi sei ? E cosa ci fai dentro casa mia ?" chiese in tono freddo il ragazzo.
"Guarda me lo stavo chiedendo pure io perché fossi qui" lui iniziò a guardare Gi perplesso.
"Come ti chiami ?" domando con finto fare buono. Non poteva dire il suo vero nome poteva essere scoperta.
"Allison..." disse Gi guardandolo negli occhi.
"Bene Allison mi spiace dirtelo ma sei finita sulla proprietà dei miei genitori, non ti conviene farti vedere da loro. Papà e mamma sanno essere molto molto crudeli se trovano un intruso" Gi in quel momento pensò wow pure i genitori psicopatici ha questo.
"Be potresti farmi uscire in modo che i tuoi non mi vedano ?" chiese in tono gentile Gi guardando il ragazzo.
Lui fece una faccia pensierosa per poi fare un ghigno familiare:"Potrei, ma cosa ricevo in cambio ?"
"Stai scherzando ? Vuoi anche qualcosa ?" lui la fissò per poi girarsi:"Mamma !" urlò il ragazzo che però venne fermato da Gi. Gli aveva messo una mano davanti alla bocca.
"Cosa vuoi avanti...aspetta come ti chiami ?" lui si girò e disse:"Perché vuoi sapere il mio nome ? Non dovrebbe essere tanto importante inoltre il coltello dalla parte del manico lo ho io signorina Allison" il suo ghigno le dava fastidio. "Desidero vedere la sua forma umana signorina"
Gi spalancò gli occhi:"No bambino non se ne parla proprio, piuttosto mi faccio affettate dai tuoi genitori visto che dici che sono molto cattivi"
Il ragazzo le punto la falce contro che però venne calciata via da Gi molto agilmente:"Puntamela ancora e vedi che fine fai"
Il ragazzo disse:"Odio che mi si chiami bambino, non lo sopporto ho già diciotto anni non di meno" sembrava visibilmente scocciato.
Gi lo guardò per poi ridargli la falce:"Hai del potenziale, per essere un ragazzo della mia età e sapere già maneggiare la falce devi essere molto costante negli allenamenti" il riccio le rivolse un sorriso:" Mia mamma ci tiene che io sappia usare la sua arma"
Finalmente non era l'unica a usare come arma la sua amatissima falce. Iniziò a pensare a cosa dare al ragazzo, tirò fuori dalle sue tasche una confezione di bounty, i suoi preferiti. Li porse al ragazzo che fece uno sguardo adorante:"Ti piacciono anche a te ?" Gi si mise a ridere:"Non hai idea di quanto mi costa darteli, però se ti piacciono prendili pure" il riccio dagli aculei scuri le sorrise:"Mi chiamo Leviathan, come uno dei demoni. O almeno è il mio nome da riccio"
"Sei un demone quindi ?"
Lui iniziò a mangiare la merendina:"Gran parte del mio sangue è demoniaco, per via di mio padre. Era il sovrano dell'inferno perciò sono maggiormente un demone"
Gi lo guardò:"Ecco perché mi hai messo in guardia , i tuoi sono demoni"
Leviathan si girò verso di lei: "Non proprio, papà è un demone puro mia mamma è tipo metà demone o una cosa simile"
Gi pensò di trovarsi davanti a un antenato di Hyperion, ecco perché gli assomigliava. Quindi non tutti i re dei demoni sono del tutto purosangue.
Iniziarono a sentirsi dei rumori provenire da dentro la casa, Leviathan si alzò:"Oh cazzo, Papà...vieni ti porto io dove tornare nel tuo tempo"
"Cosa ? Sono andata dietro nel tempo ?" domando la porcospina mentre il ragazzo la fissava.
"Si sicuramente , ti ho vista che cadevi da un portale quindi sono sicuro"
Si mise dietro alla siepe, chiuse gli occhi e i suoi aculei divennero bianchi per un secondo finché davanti a lei non si aprì un portale. "È stato un piacere conoscerti Allison, buon viaggio e grazie per i dolcetti" disse felice mentre la guardava. Gi si addolcì avvicinandosi al portale:" Grazie a te Leviathan, sei stato molto gentile" gli sorrise per poi sparire dentro il portale.
"Di nulla mamma" sussurrò Leviathan per poi venir preso da un braccio. Calciò d'istinto dietro di sé prendendo in pieno la gamba di suo padre: "Jace ! Sei fuori ?" domando suo padre mentre schivava. Suo padre con i suoi capelli biondo cenere e gli occhi ambra lo fissava contrariato. "Ritorna alla tua forma normale signorino, è ora di cenare" Matthew prese il figlio che nel frattempo si trasformò nella sua forma normale. I capelli rosso rame e gli occhi del medesimo colore del padre. "Quando torna mamma ?" domandò a Matthew. "Mamma torna tra poco, ha avuto un piccolo contrattempo con degli altri capi"
Jace si girò: "Dimmi che mamma non ha ucciso qualcuno papà"
Matthew si girò divertito: "Tua madre ne sarebbe seriamente in grado campione. Dopo tutto persino te hai preso il suo bel caratterino".
Jace rise entrando dentro alla casa accompagnato da suo padre. Sua mamma aveva appena varcato la soglia venendo accolta da Matthew e il fratello del rosso. Vecchiaia o meno mia mamma rimaneva sempre allegra pensò Jace.
"Jace... non vieni a salutarmi? Guarda che mi offendo e non ti do più i bounty" disse Jade avvicinandosi al figlio. "Certo mamma" il ragazzo sorrise:" Lo sai che sei bellissima anche nella tua altra forma ?" Jade guardò confusa suo figlio "Perché Jace ?"
"Così mamma, volevo solo dirtelo" sorrise furbo per poi abbracciarla nuovamente.

Two demons , One power Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora