Il demone del fuoco celeste

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Violet era solita recarsi sulle nuvole, ammirava il paesaggio sottostante mentre sbatteva le ali bianche osservando solo una persona. Stava seguendo con lo sguardo due figure una dagli aculei rosa e una dagli aculei blu. La ragazza continuava a parlare mentre il ragazzo sembrava perso nei suoi pensieri , sembrava non volesse interessarsi ai discorsi della amica tanto che alzò lo sguardo al cielo. Violet si nascose dietro le nuvole, non poteva farsi vedere. Sarebbe stato contro le regole far vedere le ali. Iniziò a volare via e si diresse verso il palazzo. Un ragazzo biondo platino le corse incontro, le prese il viso e le stampò un brevissimo bacio a stampo. "Ciao Violet, come stai ?"
"Bene dai, ho fatto un piccolo giretto guardando un po' cosa facevano gli umani, sono abbastanza pittoreschi"
"Ti ho detto che non dovresti metterti in mostra, potrebbero vederti"
Violet lo guardò e rispose: "E sarebbe un grande problema? Per la cronaca lo farei lo stesso..." si girò , sospirò e chiuse gli occhi. "Comunque devo dirti una cosa, mio papà ha deciso di chiamare un'altra ragazza, dovrò decidere tra te e lei. Tra pochi giorni sarò incoronato e ho bisogno di una consorte".
La ragazza dai capelli castani si girò sbigottita: "Un'altra ? È uno scherzo ? Io non vado bene ?"
Simon si avvicinò a lei, la abbracciò e disse: "No Violet tu vai benissimo, sei perfetta. Buona e altruista. Come potrei meritare angelo migliore di..." gli occhi del ragazzo si spostarono. Una ragazza dai lunghi capelli biondi avanzò verso di loro, aveva degli occhi neri stupendi. Un fisico da paura e uno sguardo angelico, più del suo.
Il ragazzo mollò la presa e si spostò verso l'altra, le baciò la mano e sorrise "Incantato di conoscerla signorina Tiffany"
"È un piacere conoscerla sua altezza" la ragazza guardò Violet, "penso lei invece sia Violet, l'altra ragazza che aspira a diventare sua moglie" la guardò con scherno. Gli occhi della castana brillarono per un secondo, si avvicinò ai due e disse: "Esattamente, sono io"
"Be allora credo che la scelta sarà ovvia..." Tiffany guardò Simon, lui iniziò a farle fare un giro per il castello mentre Violet iniziò a volare in giro, non aveva alcuna speranza. Lei sembrava un vero e proprio angelo, non era come lei, sospirò evitando di pensare a questo fatto. Per l'ennesima volta si trovò nuovamente a guardare quei soliti umani, ed erano sempre loro. Probabilmente si riunivano li, l'angelo era affascinato da quei due, sopratutto perché vedeva l'amore che provava la ragazza per lui. Anche se notava un'altra cosa, il riccio pareva non essere interessato. Ogni giorno Violet si recò li osservando i loro comportamenti, che erano sempre gli stessi. Ogni giorno lei tentava di avvicinarsi al porcospino ma lui la rifiutava. Non capiva il motivo del perché lui la rifiutasse. Solo un giorno cerco di ascoltare e sentì dire da lui: "Amy... ascolta, io non sono interessato in te." Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime e scappò lontana da lui. Povera ragazza pensò Violet. Una mano le toccò la spalla, era una guardia: "Miss Violet, è ora della decisione del principe Simon, venga con me" l'angelo si alzò e iniziò ad andare dietro alla guardia che apriva la porta del castello. Arrivò nella stanza del trono, di fianco a lei c'era Tiffany che la guardava con aria di superiorità. Alla castana quell'angelo procurava un forte fastidio, in tutti i giorni era riuscita a interrompere le uscite col principe. A Violet sembrava di stare in quel programma umano chiamato Uomini e Donne, non sopportava questi tiri.
Il principe si posizionò davanti a loro, "Care ragazze, ora farò la mia scelta. Una di voi diventerà regina degli angeli nonché mia moglie" disse sorridendo Simon. Violet sorrise lievemente e aspettò con trepidazione l'arrivo del principe, che però non arrivò mai. Simon si era recato vicino a Tiffany e la baciò:"Scelgo te Tiffany, come regina degli angeli". Violet guardò i due, il suo cuore era in frantumi. Dagli occhi scesero delle lacrime, iniziò a battere le mani e disse: "Congratulazioni..." si girò e camminò in fretta fuori, Simon non cercò nemmeno di bloccarla. La ragazza dai capelli castani iniziò a correre, corse più forte che potè. Si recò verso la terra, si mise in un angolino e pianse. Non piangeva quasi mai, ma per una volta era distrutta. Senti una presenza davanti a lei: "Allora sei tu che mi guardi da lassù" Violet alzò gli occhi e si trovò davanti a quel porcospino blu, "C-come ?" chiese in lacrime la castana. "Ti ho vista più volte che mi osservi, ma che ti prende..."
Lo guardò: "N-niente di grave e niente che ti debba interessare" sussurrò la ragazza tra le lacrime. Si sedette vicino e lei e gli porse la mano: "Io sono Sonic" la ragazza guardò la mano per poi dire "Violet". "Sei un angelo vero ? Magari sei pure il mio angelo custode !" Violet ridacchiò asciugandosi le lacrime: "Non credo proprio, sono sicura di non esserlo visto che disapprovo che rifiuti quella ragazza dai capelli rosa"
Lui roteò gli occhi: "È ossessionata da me, ma io non provo niente per lei"
"Almeno potevi dirglielo con più gentilezza eh"
"Senti, non sono bravo con le parole" ridacchiò. I due iniziarono a parlare del più e del meno. Finché lui non chiese nuovamente: "Perché piangevi?"
Lei sospirò e decise di dirlo, tanto non avrebbe avuto così tanta importanza:"Io ero una delle consorti del principe, ma ha preferito un'altra a me" si strinse le spalle. "Ha scelto un' ignobile creatura che andrà al comando del paradiso" sussurrò.
Lui la fissò e mise una mano sulla sua spalla:"Forse nemmeno te sei fatta per essere buona, devi provare a capirti. A comprendere chi sei e cosa sei"
"Io so di essere un angelo" disse Violet un po' stizzita. "Gli angeli non possono commettere atti impuri"
Sonic si alzò e disse: "Sarà ma devi essere te a decidere se essere o meno un'angelo. Comunque ti ringrazio per la chiacchierata Violet, spero di vederti molto presto" le sorrise teneramente e corse via come un fulmine. Forse aveva ragione. Nei mesi prima delle nozze del suo ex sposo, Violet continuò ad andare sulla terra e a parlare con il porcospino dagli aculei blu. Ormai la loro era una solida amicizia con dei fondamenti. Il giorno prima delle nozze la riccia sembrava impanicata: "Non voglio andarci, ma sono obbligata a farlo essendo la ex consorte"
"Cerca di stare tranquilla e calma, andrà tutto bene Vio" disse il suo soprannome abbracciandola teneramente. Lei posò le sue ali attorno a lui "Grazie per il cuscino, non lo disdico" lei gli dette uno schiaffetto sul braccio ridendo:"Che scemo che sei Sonic". "E che scemo dovrei dire" gli fece l'occhiolino per poi ridere. I due rimasero fino alla sera a parlare finché per lei non fu ora di andare. Il giorno dopo Violet si recò con un abito grigio verso la chiesa, quell'abito le risaltava gli aculei bianchi e azzurri. Si mise al suo posto, iniziò a parlare il sovrano: "Cari sudditi, è un piacere vedervi tutti qui a celebrare la nostra felicità, io e Tiffany siamo onorati di avervi qui. Tesoro vuoi parlare anche tu ?" Tesoro? Bleah , che schifezza pensò irata Violet mentre li guardava. "Certo che si caro, prima di tutto vorrei ringraziare una persona per avermi dato questa fantastica opportunità" sorrise e un riflettore abbagliò la riccia "E che cazzo..." sussurrò. "Cara Violet, ringrazio te per avermi concesso veramente di sposare il sovrano. Se non fosse stato per la tua goffaggine non avrei avuto alcuna speranza con lui" sorrise, gli occhi della ragazza divennero azzurri mentre stringeva i pugni.
"Non c'è di che ..." disse Violet mentre la guardava. Tiffany la guardò per poi fare un sorrisetto: "Meno male che sei sempre stata inadatta per questo ruolo..."
"Basta..." sussurrò Violet. I suoi occhi divennero completamente neri mentre le sue ali diventavano dello stesso colore. "Come prego ?"
Degli artigli si formarono sulle mani di Violet: "Io ... ho detto ... Basta !" Gli aculei divennero neri come la pece e le ali demoniache. Del fuoco azzurro apparve intorno a lei, i presenti iniziarono a scappare via da lei. Urlavano spaventati e terrorizzati mentre si recavano dietro di loro. Violet iniziò a ridere, nella sua mano apparve una falce demoniaca. "E così io sarei inadatta per essere una fottuttissima regina di sto cazzo come te eh ?" Toccò piano la lama della falce guardando i presenti negli occhi.
"V-Violet cosa stai facendo" chiese il sovrano Simon.
"Semplice, ora sono quello che dovevo sempre essere , caro Simon. Quante baggianate ho ascoltato sul comportamento da tenere. Tutte delle grandissime cazzate" del fuoco azzurro apparve attorno a lei incendiando la chiesa. "E inoltre" si avvicinò a Tiffany e sussurrò al suo orecchio:"Ci vediamo all'inferno puttana" posò le mani sul suo viso che iniziò a prendere fuoco. La ragazza iniziò a divincolarsi, il fuoco non si spegneva e più Violet iniziava a pensare stringendo il pugno, più la ragazza bruciava in fretta. Di Tiffany rimase solo cenere, si avvicinò a Simon, gli dette un bacio a stampo prendendogli il viso. "C-Cosa stai facendo Violet?" Lei ghignò e lo sgozzò in un secondo. Il sangue le macchiò il corpo, se lo leccò dagli artigli e si girò verso i presenti per poi dire : "Spero morirete tutti un giorno o l'altro. O anzi meglio ora" sorrise per poi scatenare un'esplosione di fuoco azzurro che ustionò ogni presente. Mentre lei nel frattempo scompariva verso la terra.
Davanti al suo sguardo si trovò una scena orribile la ragazza dai capelli rosa stava cercando di attaccare Sonic, irata Violet si posizionò davanti a loro e con il fuoco la respinse indietro.
Lei la guardò storto: "E tu chi saresti ?"
Il demone ridacchiò e disse:"Io sono il demone Vynil , mortale. Non osare avvicinarti a lui o la tua morte sarà anticipata a questo preciso momento" del fuoco si formò sulle sue mani. Sonic cercò di osservare la scena , Vynil riuscì a posizionarsi davanti a lei e risucchiò l'energia negativa della ragazza che tornò alla sua forma normale svenendo. Si girò e guardò il ragazzo che la guardava sbalordito, il demone sbattè le ali e gli fece l'occhiolino. "Stephan" guardò Sonic utilizzando il suo nome reale. "Non può essere..." sussurrò lui guardandola.

Two demons , One power Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora