Delusione e disperazione

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Gi stava stravaccata sopra al tetto di una casa, guardava l'orizzonte. Era molto confusa, sapeva che se Matthew avesse scoperto la sua forma demoniaca sarebbero stati guai seri. Avrebbe potuto intuire la sua identità segreta...
Si alzò di scatto quando una figura incappucciata le apparse alle spalle, sembrava un gatto dalla pelliccia scura. Strabuzzò gli occhi quando si sentì prosciugata, cadde a terra, non seppe alzarsi e reagire. Perse definitivamente coscienza fino al giorno dopo.
Si risvegliò sopra quel dannatissimo tetto, che cazzo era successo pensò mentre si guardava intorno. Si alzò piano per poi andare a casa, lavarsi e correte al grest. Cavoli era più in ritardo del solito.
Appena arrivò si trovò davanti una folla arrabbiata di persone , una sua amica che le dette uno schiaffo a mano aperta:"Come cazzo ti sei permessa ad andare a tutto il grest che mi piaceva Samuele?!" disse Aurora, una delle sue care amiche.
Lo schiaffo che le aveva dato le aveva fatto girare la testa, lo sentiva pulsare poi disse: "Io non ho fatto niente di simile Aurora" un'altro pugno allo stomaco la fece cadere a terra. Iniziò a tossire violentemente finché non vide arrivare Matthew verso di lei. "Ehi perché...non gliene tiri uno ancora più forte" disse lui furibondo quando la guardò. Un'altro pugno le venne sferrato però da Matthew. I suoi occhi divennero neri per un attimo, pensò Jade non arrabbiarti non farlo. Si alzò piano tossendo, guardò pure Matthew, aveva la rabbia e il cuore a pezzi nuovamente. Non seppe resistere e tirò un calcio a Matthew in un punto molto sensibile: "Fottiti ! E te..." tirò un pugno in pancia a Aurora:"Mi hai rotto le scatole con i tuoi pugni " le sue iridi erano completamente azzurre mentre se ne andava via da quel putiferio.
Mentre camminava sentì una risata cristallina e gelida , Veronica. "I tuoi amici e il tuo amato ti trattano male Jade o dovrei dire Gi..." Jade si girò di scatto e la prese per il collo. "Dimmi , brutta puttana eri tu ieri ?! Mi è proprio piaciuto il tuo scherzetto...ne pagherai le conseguenze o non mi chiamo Jade" strinse la sua presa sul collo. Veronica iniziò a diventare paonazza ma apparve nuovamente Matthew, pareva ancora dolorante. Graffiò il polso a Jade, "Mollala, almeno lei è più onesta di te !" Le sue iridi tornarono nere , guardò in basso: "Posso almeno sapere , a cosa è dovuta questa cattiveria nei miei confronti?"
"Mi hai mentito, avevi detto che non eri un demone... e invece lo sei"
"Non ti ho mai dato una vera e propria risposta Matthew inoltre non dovrebbe interessarti cosa sono o no"
Veronica rise nuovamente:"Oh Matthew caro , lei non è soltanto un demone oh proprio no..."
Jade si alzò e le tirò un pugno in testa facendola svenire: "Stai zitta, meriti l'inferno più di quanto lo meriti io..." Matthew la guardava inorridito, dal suo sguardo pareva che non riconoscesse più quella ragazza. Come si poteva ben immaginare, essendo Hyperion, adorava vedere quella furia in una ragazza che sembrava così docile ,ma dall'altro doveva mantenere la sua identità segreta.
"Cosa stava dicendo Veronica ... altre bugie che non mi hai detto..."
"Io non posso dirti chi sono Matthew,lo sai bene che le regole parlano chiaro."
"Nonostante io ti dica che provo qualcosa per te ?" Disse Matthew guardandola negli occhi.
Jade rimase sbigottita da quella frase, lo guardò completamente rossa in volto:"Non posso, non posso Theo. Devi solo fidarti di me. Anche io provo qualcosa per te ma la mia identità non deve in alcun modo interessarti" disse un po' fredda infine.
Matthew sembrava dispiaciuto da queste parole finché non dette uno spintone a Jade.
"Considerati da sola allora Jade, con tutto il male che hai fatto anche qui, sarai sicuramente una tirapiedi di quel famoso demone"
Jade sbattè ma non cadde a terra, lo guardò e disse: "Intendi Hyperion ? Be potrebbe essere ma non dovrebbe essere lo stesso affar tuo... tanto hai detto che sono sola" lo guardò con rabbia per poi alzare nuovamente i tacchi.
Si diresse verso il tendone, iniziò a lavorare con i bambini, nonostante la sua mente vagava altrove. Iniziò a pensare il peggio , ma forse era meglio così. Era meglio che pensasse fosse una tirapiedi di Hyperion che sapesse la sua vera identità, lo avrebbe messo in pericolo. Non poteva pensare di risolvere tutto dicendo chi realmente era. Fece giocare i bambini tutto il giorno e per quello riuscì un po' a svagarsi. A quasi fine giornata decise di andare a far merenda, non era rimasto molto, solo un panino con la Nutella e un bicchiere con del the alla pesca. Lo bevve d'un fiato finché non si sentì osservata, si girò e non vide nessuno. Leggermente infastidita di questa brutta sensazione andò verso il campo da calcio , prese due bei respiri profondi per poi crollare a piangere. Jade non piangeva quasi mai, aveva dei sentimenti attenuati ma delle volte la sua parte terrestre saltava fuori, dopo tutto almeno dei sentimenti li provava. Non piangeva da anni, riteneva che piangere fosse da stolti, deboli e da coloro che non sapevano affrontare i problemi della vita. Si mise le mani tra i capelli mentre piangeva a dirotto. Odiava sentirsi così , non poteva far niente e come al solito si era cacciata in una situazione da cui non sapeva tirarsi fuori. Ad un certo punto un'applaudire si fece spazio tra i suoi pensieri e tra le sue lacrime, era sicura fosse ancora lei. "Persino persone come te piangono allora..." Le lacrime le rigavano il viso, non riusciva nemmeno a rispondere come al solito.
"Quanto sei debole, la cosa che mi stupisce di più è come una persona come te , possa essere diventata l'eroe più celebre al mondo" rise mentre sentiva il fruscio di un qualcosa dietro la sua testa.
Si girò piano, si trovò un coltello attaccato alla gola , singhiozzava a causa del pianto. "Sarà divertente ammazzare l'unico eroe presente sulla faccia della terra". Lo sguardo di Jade si incupì , come avrebbe fatto questa volta ?

Two demons , One power Kde žijí příběhy. Začni objevovat