Amare o odiare

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Dopo quella lunga giornata stressante Jade decise di buttarsi a letto, cercando di non ricordare ulteriori brutti momenti del suo passato. Nei suoi anni passati ,non era mai riuscita a trovare un ragazzo che riuscisse ad apprezzarla. Più che altro ci aveva provato ma inutilmente, ogni volta che un ragazzo le si avvicinava era o troppo sdolcinato per i suoi gusti o dannatamente timido. Aveva iniziato ad odiare la parola amore... vedeva tutti felici con una persona al loro fianco mentre lei rimaneva una paladina senza alcuna speranza. Probabilmente amare non era fatto per lei essendo in parte demone, era risaputo che i demoni avessero meno sentimenti rispetto agli umani. Delle volte avrebbe voluto essere nei panni di un demone puro  per sapere cosa provassero verso gli umani. Odio o disprezzo ? Non sapeva spiegarselo.
Dopo aver riflettuto a lungo cadde tra le braccia di Morfeo nel suo comodo letto. Pochi istanti dopo si ritrovò davanti una scena apocalittica, il paesaggio era rosso sangue , con strade nere e distrutte. Scorgeva solo una figura, sembrava un porcospino della sua età. Portava in testa una corona completamente nera e guardava fisso nel vuoto. Aveva dei tratti molto familiari, aculei bianchi come la neve accompagnati da strisce nere sulle spine. Era un re dei demoni, ne era certa che non fosse il suo antagonista Hyperion, sprigionava un potere troppo forte. Il suo mantello scuro svolazzava a causa della brezza infernale, nella sua mano si sprigionò una fiamma. La fiamma ardeva di un bagliore bluastro. Mentre la figura si girava la sveglia di Jade iniziò a suonare senza sosta. La ragazza si svegliò con il fiatone, chi poteva essere quell'individuo tanto forte ? Possedeva addirittura il controllo completo della fiamma demoniaca. Cazzo... speriamo non sia un ulteriore re dei demoni ,pensò la ragazza impanicata al pensiero di aver un ulteriore scocciatura simile a Hyperion. Si preparò di fretta prendendo solo un caffè per colazione e iniziando a correre verso scuola

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"Dannazione ! Io la ammazzo quella porcospina! Fosse l'ultima cosa che dico e faccio nella mia vita" esclamò arrabbiatissimo Hyperion sul trono dopo aver ribaltato un tavolo in vetro per terra. Chiuse gli occhi, prese un bel respiro per poi andare all'uscita. "Tornerò verso il pomeriggio, sfortunatamente gli obblighi mortali mi costringono ad andarmene" disse il demone ai servitori prima di teletrasportarsi nella sua camera da letto. Eccolo, nelle sue sembianze umane, Matthew. I suoi capelli biondo cenere erano sparati verso l'alto, gli occhi ambra emanavano stanchezza , il tempo negli inferi trascorreva troppo in fretta rubandogli parte del sonno. Si preparò velocemente la cartella, prese qualche biscotto e un succo di frutta salutando sua mamma. Prese il suo casco e la giacca di pelle salendo sopra la sua moto, una Ducati Monster fiammante nera opaca. Aveva aspettato tanto per quel bel regalo da diciottenne. Accese il motore e iniziò a correre per le strade per poi arrivare a scuola. Appena arrivato a scuola, un gruppo di ragazzine di prima superiore ,si fiondarono vicino alla sua moto iniziando a tartassarlo di domande. Odiava perdere tempo e per ciò iniziò a sbuffare finché i suoi occhi non vennero attirati da una chioma rossa, stava correndo a gran velocità verso in aula. Era la ragazzina dalla faccia tosta che gli era andata addosso. Per essere una ragazza, sembrava tanto aggressiva e determinata soprattutto mentre scandiva le parole. La trovava attraente nonostante non dimostrasse di aver la sua età, era così piccola per sembrare una di quarta superiore. Però disponeva di un bel caratterino. Iniziò a camminare verso la sua classe ,aspettando l'entrare del professore che avrebbe incominciato a spiegare la Seconda Guerra Mondiale, una noia mortale.

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Le ore di scuola passarono molto in fretta per il ragazzo, stranamente la lezione di storia non fu così pallosa. Appena tornato a casa mangiò di fretta e furia per poi fiondarsi a studiare per tre ore consecutive. Nelle ore a scuola, aveva escogitato un bel piano per cercar di mettere a tacere quella seccatura di Sonic Gi. Non aveva mai odiato così tanto una persona in vita sua. Nemmeno Annabelle era arrivata a quell'estremo,nonostante il torto subito. Dopo quelle ore di studio si teletrasportò nel suo regno apocalittico, appena vide la desolazione iniziò a sentirsi meglio. Solo una cosa lo infastidiva , la voce da gallina che sentiva dai corridoi. Anastasia, quella ragazza era completamente innamorata di lui nonostante lui avesse provato in tutti i modi a respingerla. Odiava quel tipo di ragazza tutta carina e appiccicosa, non erano proprio il loro tipo. La diretta interessata abbracciò e baciò Hyperion sulla guancia "Oh mio re, finalmente sei tornato per me" sussurrò dolce. Che schifo pensò cercando di ignorare i conati di vomito. "Ciao Anastasia, avrei un piccolo favore da chiederti" si girò facendogli posare la mano sul suo petto. Doveva essere convincente per farsi ascoltare. "Intendi per spiare quella ragazza ?" si era quasi dimenticato che poteva leggere il pensiero altrui. "Esattamente my lady" ghignò furbo per poi accarezzarle gli aculei "Faresti questo favore per il tuo re?" sussurrò seducente. Lei arrossì violentemente per poi annuire con forza:"Ogni cosa per te mio re" si teletrasportò via. Che sollievo penso Hyperion convinto di aver bisogno di una citrosodina.

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Jade stava beatamente camminando per strada in compagnia della sua amica Amelia, stavano discutendo dell'obrobrioso compito di matematica che avevano fatto. Però , la rossa sentiva qualcosa che non andava, si sentiva osservata. Cercò di guardarsi intorno senza destare nell'occhio,notò una ragazza dai capelli corvini dietro di loro. Probabilmente starà solo andando a casa come loro pensò. Dopo qualche minuto di camminata Amelia salutò l'amica salendo in casa. Jade continuò in pura solitudine la strada iniziando a riflettere su cosa avrebbe dovuto fare per fermare Hyperion, doveva trovare un modo per destabilizzarlo. Dopo già due demoni ,uccise non si sarebbe fermato. Nel frattempo non si accorse che la ragazza dai capelli neri era rimasta alle sue spalle, iniziò ad aumentare il passo. Doveva assolutamente pensare qualcosa per far sì che il re dei demoni , non cercasse di distruggere l'intera città. La ragazza mora intanto abbassò il cappuccio, si mise a lato di Jade e esordì con: "Vai tranquilla Jade, nessuno verrà a sapere dei tuoi piani, tranne il mio signore." Jade si girò ad occhi sgranati mentre nel viso della ragazza appariva un ghigno diabolico:"O dovrei dire Sonic Gi".

Two demons , One power Where stories live. Discover now