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Vedere la faccia di quel bastardo mi fa ribrezzo, nonostante nella foto sia solo un ragazzino. Ma la cosa che mi sconvolge di più è che io il viso di quella bambina lo conosco fin troppo bene.

«Porca puttana...»
«Cosa?» chiede Liam, sporgendosi nella mia direzione, curioso di sapere per quale motivo sembra io abbia visto un fantasma.
«È Stella» rispondo ancora sconvolto senza staccare gli occhi da quelli della ragazzina che fissa l'obiettivo impaurita.
«Chi?» Ora Liam è veramente confuso e come dargli torto.
«Conosco la sorella di Ryan... era una mia compagna di classe, abita vicino a Roger. Si chiama Stella.»

Sapevo che Stella avesse un fratello, me ne aveva parlato, ma non l'ho mai visto né tantomeno lei mi ha mai mostrato delle foto. Non mi ha mai detto il suo nome. E soprattutto non hanno lo stesso cognome. Forse mi sto sbagliando. Probabilmente è una bambina che le somiglia particolarmente. Poi il mio occhio cade sui nomi dei genitori, riportati per intero. Stella porta il cognome della madre mentre Ryan quello del padre.

«Beh, questa sì che è una bella notizia» esclama Liam lasciandosi cadere sulla panca. Sembra come se un peso enorme gli si sia tolto dalle spalle. Per posarsi sulle mie. È davvero una bella notizia? Non lo so. Certo, questo è un passo verso la soluzione del caso, ma Stella ci aiuterà? Conoscendola non lo farà.

Avrebbe potuto dirmi la verità in qualsiasi momento, ma non l'ha mai fatto. Mai una parola sul fatto che suo fratello abbia incendiato il locale dove lavorava la mia ragazza e l'abbia quasi uccisa quando lei ha tentato di incastrarlo. Che mi abbia fatto arrestare ingiustamente sistemando delle finte prove nel bagagliaio della mia auto. Siamo persino usciti insieme dopo l'incidente e non mi ha detto nulla. Forse il fatto che lei sia sua sorella rende la faccenda ancora più complicata se possibile.

«Dal momento che sai chi è possiamo andare a parlarle ora!» dice Liam entusiasta sicuro di essere vicino ad ottenere giustizia per Hanna.
«Beh, non è così semplice...» attacco. Non saprei da dove cominciare. Oh Stella, sai, abbiamo indagato e scoperto che sei la sorella di Ryan, non è che vorresti aiutarci a capire chi altro vuole la mia ragazza morta?

«Si che lo è... dover cercare una ragazza per tutta New York non era semplice, ma ora è tutta un'altra storia.» Non voglio raccontargli tutta la faccenda quindi mi limito ad annuire. Lei non parlerà ed è tutta colpa mia, di nuovo. Sono un completo disastro. Non voglio dire a Liam che il mio rapporto con lei è cambiato nel corso del tempo, che non siamo più "amici" e che l'ho trattata male anche un'ora fa. Non voglio dirgli che se non ci aiuterà è perché mi odia, che saremo di nuovo punto e a capo solo perché sono uno stronzo.

Se avessimo dovuto cercare una ragazza che non conoscevo sarebbe stato più semplice. Avremmo potuto convincerla, ma Stella... Stella è una serpe velenosa e se potrà ci metterà i bastoni fra le ruote.

«Come possiamo contattarla?» chiede Liam distogliendomi dai pensieri che mi affollano la mente.
«La chiamo.» Inarca un sopracciglio, forse chiedendosi per quale motivo abbia il numero di telefono di quella che era una "compagna di classe" ma non fa domande.

Lascio squillare il telefono per quella che pare un'eternità senza ottenere risposta. Sbuffo e digito in fretta il numero di mio fratello, magari è tornata da lui per finire quello che ho interrotto prima. Mi risponde subito.

«Ehi, hai dimenticato qualcosa?» chiede subito.
«No, ma avrei bisogno di un favore. Stella è da te?» Rimane in silenzio e sono costretto a controllare che non sia caduta la linea.
«Sì» risponde con quella che sembra una domanda. «La conosci?»
Giusto. Dimenticavo che lui non sapesse di me e lei. Ci metto un attimo a realizzare il significato di questa consapevolezza.

«Tu sapevi che Stella è la sorella di Ryan?» So già la risposta a questa domanda, me l'ha confermato un'ora fa quando sono piombato in casa sua o l'ho trovata mezza nuda sulla porta della camera. "È la sorella di un amico" ha detto Roger quando gli ho chiesto se sapesse chi fosse. E quell'amico è Ryan. Porca puttana.

«E quando cazzo pensavi di dirmelo?» ringhio furioso. Deve smetterla di tenermi nascoste le cose perché poi, quando le scopro, divento una bestia.
«Senti non pensavo fosse una cosa importante, okay?»
«Non pensavi fosse una cosa importante?! Sei impazzito? Sai che sto cercando informazioni e pensi di nascondermi una cosa del genere?!» Sono tutti girati nella mia direzione, le grida hanno attirato l'attenzione di clienti e cameriere e sento che tra poco mi butteranno fuori di qui a calci.

«Lei è una brava persona, non volevo la tormentassi per gli errori di suo fratello!» Povero ingenuo. Come biasimarlo, d'altronde lei sa essere molto convincente e sicuramente avrà recitato la parte della brava ragazza spaventata e bisognosa d'affetto.
«Stella non è come pensi... puoi passarmela? Ho bisogno di parlarle» chiedo.
«Se ne è andata. Quando hai cominciato ad urlare ha sentito tutto e si è spaventata. Grazie tante, lei mi piace sul serio.»

Attacca il telefono senza aggiungere altro. Mi stringo la testa fra le mani, spingendo i palmi sulle tempie. Dio, che cazzo di casino. Mio fratello è veramente un coglione. Vede solo il buono nelle persone, si fida troppo, è gentile. Ma così facendo si fa sempre ingannare dalla gente sbagliata. Ha fatto la stessa cosa con i suoi vecchi amici, quelli che l'hanno tirato in mezzo al loro giro di droga e di spaccio, che l'hanno usato come corriere per i loro traffici, che l'hanno convinto a provare e a cui lui non è stato in grado di dire di no. E ora sta facendo la stessa cosa con quella manipolatrice di Stella.

Liam attende un spiegazione picchiettando le dita sulla superficie del tavolo. Le altre persone presenti nel locale sono tornate a farsi gli affari loro ma scommetto che stanno tendendo le orecchie nella speranza di farsi i cazzi miei.

«Quindi?» Gli racconto brevemente la conversazione avvenuta con mio fratello e il mio rapporto con Stella omettendo di esserci stato a letto e di averla vista ultimamente.

Mi sento sporco per essere uscito con lei quella sera. Inizialmente il senso di colpa era solo per il fatto di voler uscire con una ragazza mentre la mia fidanzata era in ospedale, in coma. Poi però la cosa è degenerata quando lei mi è saltata addosso nel suo appartamento. A cosa cazzo stavo pensando quando ho accettato di salire? Speravo fosse cambiata? Evidentemente non era così. Chissà se in quel momento usciva con mio fratello, se già scopavano, se a lui già piacesse. Non ne ho idea. Cerco di pensare a ciò che ho visto nel suo appartamento, se qualcosa mi ricordasse la presenza di un uomo. All'improvviso però ricordo un dettaglio ben più utile e spaventoso.

Non c'erano foto in casa sua di suo fratello ma c'era una foto di Stella con un disegno.

"Mio fratello aveva cominciato a chiamarmi Mumu" aveva detto lei.

🌋SPAZIO AUTRICE🌋

Eccoci giunti alla fine del quarantasettesimo capitolo di Energy.
Non dimenticatevi di lasciarmi una ⭐ o un 💌 il vostro parere è importante per me!
Gordon riconosce la bambina nella foto, si tratta della sua vecchia amica, Stella, sorella di Ryan. Questa informazione sembra essere utile per risolvere il caso finché poi non ricorda un dettaglio, il nomignolo con cui il fratello la chiamava... Abbiamo praticamente risolto il dilemma ma cosa ci riserveranno i prossimi capitoli?

Non vi resta che scoprire le risposte nei prossimi capitoli! Un bacione!
ArielaNodds 💕

ENERGY 2: Lottare per amoreWhere stories live. Discover now