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Tre anni prima

Spengo la sigaretta sul gradino della scala su cui sono seduto; è una sorta di scala di emergenza o qualcosa del genere, posizionata sul lato della palazzina universitaria adibita agli studenti di medicina.

È leggermente nascosta dalla folta vegetazione che cresce rigogliosa nel giardino della struttura, e ciò mi permette di starmene in pace, da solo, mentre aspetto la lezione successiva.

Sfortunatamente, oggi ho compagnia. Non perché la presenza di Stella mi infastidisca, ma oggi avevo voglia di starmene da solo e nonostante lei non frequenti l’università, ha pensato di venire a trovarmi. Che piacere.

Si è affezionata ancora di più a me da quando suono al Red Bob, il locale in cui lavora. La prima volta che mi sono esibito su quel palco è stato un trauma.

Ho sbagliato qualche accordo, ho stonato più di una volta, ma nonostante ciò è stato un successo e il proprietario del locale ha deciso di concedermi una serata alla settimana, solitamente il giovedì.

Quindi passo più tempo con Stella e credo lei si sia convinta che le devo qualcosa per avermi presentato al suo capo.

L’ho ringraziata e le ho offerto da bere, le farò un regalo se servirà, ma non mi metterò con lei. Credo sia questo a cui lei sta puntando e dovrò mettere le cose in chiaro.

«Dovresti andare, Stella, fra poco ho lezione» dico interrompendo il silenzio imbarazzante che si è venuto a creare tra noi.

«Oh, ok» mi risponde, raccogliendo le sue cose e alzandosi. «Ci vediamo dopo? Passo quando hai finito le lezioni» aggiunge.

«No, ho da fare» mento.

Mi guarda con aria interrogativa, come un cagnolino abbandonato. Mi dispiace veramente per lei, ma io non posso farci nulla. Non voglio una ragazza, l’ho chiarito più di una volta, provo affetto per lei ed è già un passo avanti per i miei standard, ma non la amo e non potrei mai farlo.

La guardo allontanarsi in fretta, si è offesa probabilmente. Le parlerò prima o poi. Mi metto lo zaino in spalla e raddrizzo il colletto del mio giubbotto di pelle, uscendo dal mio nascondiglio segreto.

Il mio sguardo viene però attirato da una ragazza che non avevo mai visto prima.

Ha le braccia piene di libri, che tiene stretti al petto, e cammina velocemente verso la palazzina della facoltà di medicina. Un paio di pantaloni larghi e una maglietta altrettanto larga, le ricoprono il corpo dalle forme abbondanti.

Quelle curve sinuose meriterebbero di essere valorizzate con un abbigliamento più adatto alla sua età, ma tutto di lei fa intendere che vorrebbe sparire se potesse, nascondersi.

Ho incontrato molte ragazze belle, ma qualcosa di lei la rende particolarmente interessante. Sarà quell’aria da secchiona, quell’essere sfigata senza sforzarsi nemmeno di nasconderlo.

Per la prima volta nella mia vita sento l’impulso di volerla conoscere. E non per andarci a letto, solo per sapere come si chiama, per scambiarci due chiacchiere.

Che cazzo ti succede Gordon? Da quando sei così sentimentale? Non so che mi prende. Non ho mai pensato una cosa del genere in tutta la mia vita e mi andava bene così.

ENERGY 2: Lottare per amoreWhere stories live. Discover now