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Apro gli occhi. Mi gira la testa e sono confusa. Il senso di nausea mi pervade ed un dolore lancinante alle tempie mi spinge ad alzarmi per andare verso il bagno, così da poter bagnare il viso con dell'acqua fresca.
Non ricordo molto di ieri sera, a parte il mio attacco di panico e il ballo sfrenato in pista. Sono immagini confuse e prive di senso. Vorrei non aver bevuto a tal punto da sentirmi in questo modo.

Mi chiudo la porta alle spalle ed incontro mio fratello in corridoio intento ad andare al piano di sotto. Anche lui sembra essere nel mio stesso stato. Scendiamo lentamente le scale prestando attenzione a dove mettiamo i piedi. I miei genitori stanno facendo colazione, ma assumono delle espressioni preoccupate mentre osservano il giornale che mio padre ha tra le mani.
"Buongiorno." Dico passandomi una mano tra i capelli. Guardo mio fratello e noto che anche lui li scruta attentamente, tentando di capire cosa stia passando per la loro testa.
"Dylan, Chanel, sedetevi per favore."
Scambio un'occhiata di intesa con mio fratello e prendiamo posto uno accanto all'altro. Verso del succo di frutta ad entrambi, mentre il silenzio diventa sempre più imbarazzante.
Mio padre appoggia il giornale sul tavolo. Lo guardo a stento, immaginando ciò che possa esserci scritto.
"I fratelli Taylor ad una festa privata insieme al figlio degli Stewart." Leggo. Sapevo che non saremmo dovuti andarci ed anche Dylan ne è consapevole, considerando il modo in cui guarda il titolo di giornale.
"I signori William ed Elizabeth Taylor non erano in città. Che sia una marachella dei due fratelli?"
Conclude Dylan con gli occhi colmi di impazienza e collera. Cerco di mantenere la calma, ignorando i battiti accelerati che sta compiendo il mio cuore, ma non posso fare a meno di riflettere sul fatto che non abbiamo una vita normale, che non posso andare in nessun luogo senza avere la preoccupazione di essere fotografata.
"Perché siete usciti?"
"Perché abbiamo una vita sociale, papà?" Risponde a tono Dylan, riportandomi a mente il ricordo della sera di qualche settimana fa in cui cercava di difendermi.
"Tuo padre intende chiedervi perché siete andati ad una festa." Spiega nostra madre con occhi colmi di comprensione che Dylan non ignora.
"Non volevamo andarci, inizialmente. O meglio: sapevamo di non potere. Ma Carter ha pensato di procurarsi berretti e occhiali da sole per non farci riconoscere." Spiega.
Sospiro e cerco di riordinare i pensieri, tentando di formulare una frase che abbia un senso compiuto. Quando sembra che ci stia riuscendo, mio padre poggia un altro figlio di giornale sul tavolo che attira la mia attenzione in modo repentino, scatenando una sensazione di vuoto allo stomaco.

La foto ritrae me con uno shot di vodka tra le dita. Un'altra mi raffigura mentre cerco di berlo tra un movimento scatenato e l'altro. Un'altra ancora mi raffigura tra le braccia di Carter e sopra un titolo scritto a caratteri cubitali.
"La figlia dei Taylor e l'erede degli Stewart pronti ad intraprendere una relazione?"
Gli occhi sgranati, in cerca di quelli di Dylan che si gira a guardarmi sbigottito.
"E questa? Come ce la spiegate?"
Resto in silenzio, cercando le parole per spiegare quelle immagini. Ma non ho scusanti.
"Appartenete ad una famiglia importante. Non siete dei normali adolescenti."
"Vorremmo che non fosse così." Ripeto, consapevole che quelle parole sono inutili quanto il desiderio di tornare indietro e di non aver bevuto dei super alcolici ieri sera.

Sono sul letto a fissare il soffitto, quando sento il telefono squillare. È Landon.
"Ciao." Lo saluto affettuosamente, contenta di ricevere una sua chiamata.
"Ciao, Chanel."
Mi chiede come sto, dopo ciò che è successo ieri sera e mi racconta di Evan e del vomito sulla strada del ritorno. Rido al solo pensiero.
"Ti va di uscire oggi?"
"Sì."
"Ti passo a prendere più tardi."
Chiudo la telefonata non appena mia madre entra nella mia stanza. Si siede sul letto e mi porge una tisana.
"Preparati. Questa sera verranno Adele e Walter Stewart a cena da noi. Discuteremo dell'articolo di giornale." Afferma.
Ho appena confermato a Landon la mia presenza per stasera e adesso dovrò annullare tutto. Spero non ci rimanga troppo male. Dopo il suo silenzio negli ultimi giorni, speravo in un cambiamento.
"Va bene."

HEAD AND HEARTWhere stories live. Discover now