|41| Ho bisogno di vivere

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CHANEL
Prima che Carter si chiuda il cancello alle spalle, rientro in casa guadagnandomi gli sguardi caratterizzati da un misto di preoccupazione e curiosità da parte della mia famiglia.
"Chanel? Stai bene?" Dylan si alza e viene verso di me, prendendomi le mani. Da quel che posso immaginare, in questo momento non dovrei essere nelle mie migliori condizioni.
"Sei sconvolta." Parla mia madre a qualche centimetro da me.

"Mamma, potrei parlarti? Non ci vorrà molto." Lei annuisce e si alza. Saliamo le scale ed io presto attenzione a non inciampare sui miei tacchi.
"Che succede, tesoro?"
Respiro profondamente per prepararmi a quello che le sto per dire e mi rendo conto con sorpresa che la tranquillità domina la paura.
"Mamma, io sto partendo." Le dico tutto d'un fiato. Con le sopracciglia aggrottate, mi osserva in silenzio per qualche secondo e per un istante dubito persino di aver parlato.
"Non credevo avessi viaggi in programma."
"Sto partendo con Carter. Andremo alle Maldive." Spalanca gli occhi e con sorpresa si porta una mano sulla bocca.
"Non potete. Desterete sospetti nella stampa. Nessuno sa della vostra relazione."
Scuoto la testa con energia. Non voglio sentir parlare della stampa e tantomeno dei paparazzi. Non provo interesse verso ciò che potrebbero dire di noi. Ho passato troppo tempo della mia vita a curarmi di ciò che il mondo avrebbe detto di me. Vorrei smetterla di pensarci per un po'. Ne ho bisogno.
"Non mi interessa, mamma. Sono stanca."
"Chanel ci sarà un impatto mediatico troppo potente. Non faranno altro che parlare di voi. Immagina se sapessero che siete volati alle Maldive insieme!" Elizabeth alza la voce. So che cosa sta provando. Lei è sempre attenta ad ogni particolare, proprio come me. Sapere ciò che potrebbe portare tutto questo la destabilizza.
"Mamma, ripeto: non mi interessa."

"I social media impazziranno. La stampa avrà pane per i suoi denti. Hai idea di quanta curiosità desterebbe la vostra relazione? Siete i figli dei Taylor e degli Stewart. Due delle famiglie più importanti in tutti gli States e nel mondo."
Presa da un attacco di impazienza, non riesco più a trattenermi.
"Non mi interessa, mamma! Ho attacchi di panico da mesi! Mesi! E tutto per colpa di questa vita sotto quei maledettissimi riflettori! Sono stanca!" Grido. È come se in questo momento le stessi rinfacciando tutto ciò che ho tenuto dentro in questo lungo periodo di tempo.
"Io voglio allontanarmi da tutto. Per un secondo. Saranno solo pochi giorni e forse neanche lo noteranno." Una lacrima scende lungo la sua guancia e per un attimo credo che sia per i sensi di colpa che la divorano. Non vorrei mai che lei si definisse la causa di quei momenti in cui la paura prende il sopravvento. So che tutto ciò che i miei genitori fanno è solo per proteggerci. Ma così non ci aiutano. Non fanno altro che peggiorare la situazione.

"Mamma, io ho bisogno di vivere davvero."
Si passa la mano sulla guancia per ripulire un'ultima lacrima e mi abbraccia delicatamente. I suoi capelli biondi ad incorniciarle il viso dai lineamenti delicati e gli occhi colmi di preoccupazione.
"Fate attenzione." Si raccomanda, prima di lasciarmi un bacio sulla guancia.
"Qualche pettegolezzo in più non fa mai male." Sorride ed io ricambio. Effettivamente, un altro gossip non rovinerà la serenità della nostra famiglia. I giornali avranno sempre qualcosa da dire. Siamo abituati a questo, anche se per un secondo, l'idea della mole di articoli che usciranno nei prossimi giorni mi spaventa.
Chiudo gli occhi, come a voler scacciare quel pensiero e comincio a preparare la valigia. Restano solo venti minuti prima che Carter arrivi ed io devo ancora pensare a come riempirla.

Chiudo i bagagli con fatica. Presa dalla fretta, ho portato con me così tanti vestiti che ho dovuto impiegare tutte le mie forze per far sì che entrasse tutto senza difficoltà.
Il telefono vibra sul lenzuolo e sussulto non appena noto che si tratta di un messaggio di Carter. È arrivato il momento di andare via.

Carter <3: Sono qui giù.

Esco da camera mia e mi dirigo verso le scale. Prima di scendere ed imbattermi nella mia famiglia, prendo un profondo respiro. Mi aspettano domande, rimproveri, sguardi preoccupati e vari tentativi di dissuasione.
Infatti, non appena scendo l'ultimo gradino, gli sguardi di tutti cadono su di me e poi, inevitabilmente, sulla mia valigia.

"Che..." Dylan pare parecchio confuso dalla situazione e Candice mi guarda come a volermi chiedere cosa stia succedendo.
"Ti spiego dopo." Mimo con le labbra.
Guardo mio padre che pare sapere già cosa stia accadendo e, per questo, ringrazio mia madre di avergliene già parlato. Non avrei avuto le forze di affrontare una tale conversazione proprio adesso.
"Chanel sta partendo per una sorta di sopralluogo nelle Università a cui ha fatto richiesta." Spiega mia madre alla famiglia. Le sorrido quando mi guarda per incoraggiarmi. Sono grata che lei non abbia detto la verità. Ha sfruttato la propensione della mia famiglia verso la preparazione di un mio futuro per farmi andare via senza troppe domande ed impedimenti.
"Oh, ma è fantastico! Facci sapere, tesoro."
"Certo, zia. Adesso devo proprio andare."
Mi salutano tutti calorosamente e, mentre sto per andare via, guardo mio fratello e la mia amica per intimarli di seguirmi. Voglio che sappiano dove sto andando. O meglio, dove stiamo andando.

"Adele? Potresti venire un secondo?" So quanto sia importante per Carter sua madre e lo è anche per me. Per questo, vorrei che lei e suo marito sapessero da noi la verità sulla partenza.
"Sì."
E quando finalmente giungiamo fuori dalla villa Taylor, trovo Carter in una delle sue auto lussuose che mi attende con la musica a ricoprire il silenzio in macchina.

"Adele, io e Carter stiamo partendo. Andremo alle Maldive per qualche giorno. I miei genitori lo sanno."
"Cosa?!" Esclamano Dylan e Candice all'unisono stupiti da questa notizia inaspettata.
"Sarà solo per qualche giorno. Ho avuto l'ennesimo attacco di panico. Ho bisogno di andare via per un po'."
La mamma del mio ragazzo prende la mia mano e sorride.
"Andate. Ci occuperemo noi di qualsiasi articolo di giornale." Guarda suo figlio e mi pare di percepire un senso di fierezza nei suoi occhi.
Non posso che comprenderla. Mi sta dando tutto se stesso, incondizionatamente. Mi ha donato se stesso, le sue mani rassicuranti ed i suoi baci colmi d'amore.
"Buon viaggio." Dice un ultima volta, prima di lasciare un bacio veloce sulla guancia di Carter e tornare dentro. Adele è una donna meravigliosa. Lo penso da quando l'ho conosciuta ed ogni giorno ne ho la conferma.

"Tornate presto." Sussurra Candice mentre ci stringe tra le sue braccia. Dylan fa lo stesso e mi sorride quando i miei occhi incontrano i suoi.
"Cerca di stare bene. Okay?"
"Okay." Lo stringo forte prima di lasciarlo andare. So quanto sia preoccupato e quanto cerchi di nasconderlo. Ma sono cosciente anche di quanto sia desideroso di vedermi serena.
"Carter?" Richiama il suo migliore amico, mentre apriamo gli sportelli dell'auto.
"Sì?" Il mio ragazzo si gira a guardarlo.
"Grazie. Per tutto quello che fai per lei. Anche se, probabilmente, tutto questo porterà solo guai, sono sereno se so che è con te."
Carter gli sorride dolcemente ed io sento il mio cuore battere forte per l'emozione.
Dylan e Carter sono come fratelli. Si vogliono bene e sono legati da anni e tutto ciò è meraviglioso.
"Non ringraziarmi. Sai cosa provo per lei." Mio fratello annuisce un ultima volta. L'auto si accende e noi siamo ufficialmente pronti a partire. Carter mi prende la mano posata sulla mia gamba, stringendola forte, mentre usa l'altra per guidare.
Piano piano, ci lasciamo Villa Taylor alle spalle ed io non posso fare altro che sorridere.

SPAZIO AUTRICE 🌷:
Holaaa! Finalmente sono tornata con un nuovo capitolo! Chanel é pronta a staccare da tutto per un po' ed io non vedo l'ora di assaporare la dolcezza e l'adrenalina di questi giorni alle Maldive con lei e Carter! E voi?

XOXO
A

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HEAD AND HEARTWhere stories live. Discover now