|35| Il ballo delle debuttanti III

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"I want you in my arms
Oh, let me hold you."

CHANEL
È giunto il momento tanto atteso da tutte noi debuttanti, dalle nostre famiglie esigenti, dalle nostre madri perfezioniste e dai nostri accompagnatori impazienti.
Stiamo per fare il nostro ingresso in sala. Ci mettiamo in fila, una dietro l'altra. Una donna sulla cinquantina è infondo alle scale. Indossa un vestito nero lungo fino alle ginocchia, arricchito da alcuni particolari in pizzo che denotano la sua eleganza, sottolineata maggiormente da uno chignon attillato che le tira i capelli.

"Buonasera a tutti e benvenuti alla cinquantesima edizione del ballo delle debuttanti!" Un applauso si leva dalla sala al piano di sotto e, sporgendomi a malapena, riesco a vedere la quantità di persone e famiglie altolocate che hanno preso posto a tavola per attenderci.

"Non desidero perdere tempo, perciò... che abbia inizio l'evento mondano più atteso dell'anno!"
Sorrisi entusiasti illuminano i volti delle madri e sguardi fieri si disegnano su quelli dei padri che guardano orgogliosi le loro mogli.

Sarò la terza a scendere. Guardo dall'altro lato della scala, per vedere se Carter è già arrivato e lo trovo a ridere con Dylan mentre cercano di sistemarsi al meglio il papillon nero. Vicino a loro noto Evan ed un po' più distante Landon Collins. Mi chiedo chi sarà la mal capitata tra le sue braccia. La risposta non tarda ad arrivare.

"Diamo il benvenuto ad Amelia Brown, figlia di Richard e Grace Brown. Accompagnata da Landon Collins, figlio di Liam ed Allison Collins. Il suo sogno è donare una piccola parte della sua eredità alle famiglie in Africa."
Ad accogliere una ragazza con una coda alta e ben tirata è Collins. Scendono le scale con delicatezza, per evitare di inciampare.

"Heidi Forester, figlia di Charles ed Emily Forester. Accompagnata da Evan King, figlio di Lily e Noah King. Da grande vorrebbe studiare medicina presso una facoltosa università e, poi, specializzarsi in oncologia."
"Davvero notevole." Aggiunge la presentatrice.

Sospiro. Tocca a me.
Inspira. Espira.
Inspira. Espira.
Il cuore batte forte per l'emozione e la paura di essere giudicata. Temo di non piacere agli spettatori, alla stampa. Sono figlia di una famiglia famosa prima di tutto negli USA, poi nel mondo.
Mi sento in dovere di rappresentare i Taylor al meglio ed ho paura di non essere abbastanza.

Quando mi rendo conto della quantità delle persone presenti in questa grande sala, dell'importanza che ricoprono nella società, il respiro diviene affannoso. Carter è davanti a me, a pochi passi, con il suo smoking elegante ed i capelli in ordine. Alzo lo sguardo verso di lui, in cerca di conforto e lo trovo nei suoi occhi scuri, con una tenerezza tale nelle iridi da farmi sentire al sicuro. Mi fa un occhiolino e stende le sue morbide labbra in un sorriso. Sa cosa sto provando, lo legge nei miei atteggiamenti, nella mia postura tesa, nel mio volto impaurito.
Mi conosce più di quanto possa conoscermi io.

Faccio un passo avanti e lo fa anche lui. Ora tutti possono vederci. Sono tanti o, almeno, più di quanti mi aspettassi. Mi prende la mano, proprio come un principe farebbe con la sua principessa ed un re con la sua regina.
"So che stai tremando, ma non devi. Non temere. Sei meravigliosa, la più bella in questa sala con lampadari di cristallo e caratteristiche di oro." Sorride ancora.
"Tu sei il particolare più bello in questo palazzo."

Ho i brividi.
Qualsiasi paura svanisce sotto il suo tocco, sotto i suoi occhi color cioccolato. Ogni tremore lascia spazio alla pelle d'oca provocata dalle sue parole e dalla sua stessa presenza nella mia vita.

"Chanel Taylor, figlia di Elizabeth e William Taylor. Accompagnata da Carter Stewart, figlio di Adele e Walter Stewart. Una volta aver terminato i suoi studi preso college facoltosi, desidera prendere parte nelle attività lavorative della sua famiglia."
Ed è vero. Non c'è cosa che desideri di più. Voglio diventare una stilista, brava come mia madre e devota come mio padre. E desidero che al mio fianco ci sia mio fratello.

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