|50| Eri il mio migliore amico

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CARTER
Nessuno dei tre proferisce parola. Tutti siamo immobilizzati dal timore di rovinare un equilibrio che credevamo indistruttibile.
"Hey! Che facce che avete!"
Scherza, mentre si siede sul divano accanto a Candice.
"Dylan... c'è una cosa di cui dobbiamo parlarti." Il suo sguardo si rabbuia all'istante, ma non del tutto.
"Che succede? Volete partire di nuovo?" Ci prende in giro ancora, ma vedendo che nessuno dei tre cambia espressione o pronuncia una singola vocale, il sorriso divertito sul suo volto si spegne e lascia il posto alla preoccupazione.
"Okay. Ora sono preoccupato." Annuncia, confermando ogni mia ipotesi.

"Dylan, è successo qualcosa. Qualcosa che cambierà le nostre vite per sempre." Continua Chanel, sfregandosi le mani ad ogni parola. Sento una voragine dentro di me che si espande, si espande e si espande ad ogni secondo che passa, ad ogni lettera pronunciata ed ad ogni sguardo perso del mio migliore amico.
"Di che stai parlando?"
"Dylan, per favore, non preoccuparti." Candice gli posa una mano sul braccio, accarezzandoglielo con pura dolcezza.
"È successo qualcosa a mamma e papà? Il jet ha avuto dei problemi?!"
Scuotiamo la testa con energia, per allontanare quel terribile pensiero dalla sua mente.
"No, mamma e papà stanno bene."
"E allora cosa sta succedendo? Parlate, per favore, o morirò prima che possiate dirmelo."

Sospiro e, con i gomiti poggiati sulle ginocchia, giro la testa verso Chanel.
Uno sguardo che vale più di mille parole. Nei miei occhi la paura di perdere il mio migliore amico. Nei suoi il desiderio di parlare.
"Dylan, riguarda me e Chanel."
"Vi siete lasciati?"
"No." Risponde sua sorella, trattenendo un sorriso divertito.
"Dylan, Chanel aspetta un bambino."

Sputo fuori, con rapidità. Avrei voluto aspettare qualche altro secondo, ma quelle parole erano incastrate nel mio petto e lo ferivano, ad ogni attimo che trascorreva, con l'attesa di essere tirate fuori.
"Cosa?"
"Dylan..." Sussurra Chanel, prima che la sua voce si rompa.
Il dolore che vedo negli occhi nel mio migliore amico è indescrivibile. È spaventato e, come una furia, istintivamente, si alza e viene verso di me.
"Brutto figlio di puttana!"
E quello che più temevo si traduce in un colpo dritto sul labbro.
"Dylan!" Urlano all'unisono Candice e Chanel, mentre sul suo viso cominciano a scorrere le lacrime.
"CHE COSA HAI FATTO?!" Sputa fuori, con tutta la delusione che prova nei miei confronti. Lui si fidava di me. Sapeva che Chanel era al sicuro al mio fianco, eppure, ora ogni sua certezza è stata abbattuta.
"Ti prego... Dylan." Farfuglio, con la voce spezzata, prima che punti il dito verso di me, con senso di accusa.
"Tu l'hai messa in questa situazione di merda! TU LA STAI GETTANDO IN PASTO AGLI SQUALI!" Grida, imprimendo ogni singola parola nelle mie orecchie e tra i ricordi che non avrei mai voluto possedere.
"TU! IO MI FIDAVO DI TE! Io credevo che l'avresti protetta! SEMPRE!"
"È quello che faccio ogni giorno, da sempre." Avrei voluto dirgli. Ma le corde vocali non vibrano. Restano ferme nel buio della mia gola e tra i movimenti affannati dei miei polmoni.
"Dylan, lui mi protegge. Lo ha sempre fatto. Ti prego, non dire..." Chanel, in una valle di lacrime, tenta di parlare.
"Sarebbe questo il suo modo di proteggerti?!"

Il mio cuore va in frantumi. Completamente. Sono sempre stato forte. Ci ho sempre provato. Ho sempre affrontato qualsiasi avversità che la vita mi poneva davanti con coraggio, sorridendo in qualsiasi momento. Sono stato coraggioso persino quando un pazzo ha puntato una pistola contro Chanel e mi sono scagliato davanti a lei per evitare che la colpisse. A tutti i costi. Ma ora, difronte al mio migliore amico che piange e mi urla in faccia tutto il suo odio, qualsiasi cellula del mio corpo cede e si abbandona ad una tristezza mai provata prima.

"Dylan, ti prego. Ascoltami. Io non avrei mai voluto esporla ad un pericolo mediatico così potente. Mai..."
Cerco di spiegare, mentre ogni singola cellula del suo corpo mi tratta con rabbia e delusione.
"Tu eri il mio migliore amico. Eri mio fratello." E quelle parole si infrangono con violenza sul mio cuore, poi sulla mia anima. Una lacrima scorre lenta sul viso di entrambi, portando con sé tutte le nostre emozioni.
"Posso esserlo ancora." Tento di farlo ragionare.
"No. Non dopo che mi hai fatto questo. Non dopo che l'hai messa in questa situazione."

Chanel si fa avanti. Con gli occhi lucidi, la guardo implorante per poi spostare lo sguardo su Candice che ha una mano posata sulle labbra e gli occhi tristi di una ragazza che osserva il ragazzo che ama andare in frantumi.
"Dylan, non è colpa sua. Questa situazione non ha colpevoli. È solo successo tutto nel momento sbagliato."
"Lui avrebbe dovuto proteggerti!"
"Ma lo ha fatto! Lo fa sempre! Ha saputo asciugarmi le lacrime in qualsiasi momento. Ha saputo calmarmi nei momenti in cui NESSUNO ci sarebbe riuscito! Ha picchiato Collins quando mi ha usata per questa strana vita che conduciamo. È diventato il mio scudo quando quel folle è entrato in casa nostra con l'intenzione di farmi molto, molto male. Si è lanciato verso quel proiettile, senza sapere se ne sarebbe uscito vivo. Stava sacrificando la sua vita per me. È finito in un letto d'ospedale per me. Ha vissuto momenti terribili per me."

Il mio cuore batte all'impazzata. Per le parole che la ragazza che amo sta pronunciando, per lo sguardo perso del mio migliore amico, per lo stupore di Candice e per tutto ciò che stiamo vivendo.
Siamo stati travolti da un tornado. Ma nonostante tutto questo, non posso fare a meno di pensare a quanto sarebbe bello tenere quel bambino tra le mie braccia, mentre Chanel tiene la testa appoggiata alla mia spalla, sul divano di casa nostra e canta la ninna nanna a quel piccolo, tenero mondo che viene cullato dal mio piccolo, determinato cuore.

"Io non nego che tu sia stato questo per lei. Tu sei tanto per lei, tanto quanto lo eri per me."
Respira profondamente.
"Ma ora tu non sei più niente per me. Niente."
E poi, prende il giubbotto di pelle appoggiato sul divano ed esce di casa, sbattendosi la porta alle spalle seguito da Candice, che prova a confortarmi con uno dei suoi gentili sorrisi prima di chiudere la porta di questa enorme villa.

Ho il cuore spezzato.
Ho perso il mio migliore amico.

Spazio autrice:
Hey! Capitolo straziante, vero? Quante lacrime abbiamo versato per oggi? Io molte.

Cosa vorreste leggere nel prossimo capitolo? Fatemelo sapere.
XOXO
A
❤️

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