Amici.

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Non so se questi due capitoli hanno senso, ma mi sono divertita troppo a farli.

Buona lettura❤







Christian Stefanelli:
Ehi, sei a casa?
[17:48.]

Mattia:
No.
[17:50.]
Ora sto da Francesco, torno più tardi.
[17:50.]
Perchè?
[17:50.]

Christian alzò gli occhi al cielo a quella domanda inutile, mentre guardava nello specchietto retrovisore. Controllando che non ci fosse nessuno dietro di lui, mise la freccia e girò il volante, svoltando in un vicolo.

Christian Stefanelli:
Perchè volevo sapere se potessi venire a rubare nella tua stanza, ovviamente.
[17:52.]

Okay, era vero, il telefono non avrebbe dovuto minimamente considerarlo mentre era alla guida, e forse avrebbe fatto meglio ad accostare, ma era stata questione di due minuti: il tempo di ricevere quella risposta da parte del più piccolo.

Si ritrovò a guidare verso casa di un suo amico, giusto per passare un po' il tempo in compagnia, forse perché se fosse rimasto a casa sua, sarebbe morto d'ansia.

Christian guardò male la busta accanto a lui, quella sul sedile del passeggero, e quasi come se quella fosse davvero una persona che avrebbe potuto ricambiare quella fulminata, portò di nuovo gli occhi sulla strada intimorito.

Sbuffò di nuovo, mentre rallentava fino a frenare per lasciare la precedenza ad una macchina che stava uscendo dal parcheggio.

Guardò il cellulare.

Mattia:
Sei così spiritoso, credo che morirò le risate.
[17:52.]
Ora dove sei?
[17:52.]

Christian stava per rispondere, quando vide che l'auto davanti a lui era ormai partita e dietro di lui ne stava arrivando un'altra. Così rimise in moto, mettendo il pollice destro sul tasto del registratore vocale.

Si avvicinò il telefono alle labbra.

«Sto andando da un mio amico per passare un po' il tempo. Di' ai tuoi che ti accompagnano i genitori di Francesco, che ti passo a prendere io più tardi.»

Inviò, rallentando e girando a destra.

Abbassò lo sguardo vedendo che Mattia aveva visualizzato e stava ascoltando.

Chissá se Francesco sapesse di loro, chissá se Mattia avesse mai parlato di lui.

Dal canto suo Christian avrebbe voluto conoscerlo; giusto per capire meglio qual era il loro rapporto -dato che si vedevano davvero spesso, anche durante la settimana- e anche per capire con che tipo di persone Mattia usciva.

Forse, anche sapere che persone frequentasse avrebbe fatto sì che lo conoscesse di più.

Mattia:
Ma stai guidando?
[17:53.]

Christian alzò gli occhi al cielo: ti pareva che non notasse proprio quello.

Sbuffó, digitando un semplice "no."

Vide che stava registrando un audio, e Christian tiró un po' ad indovinare che cosa stesse per dire.

Forse ora lo avrebbe rimproverato perché il telefono alla guida non si usa perché anche un solo secondo può essere fatale, o forse gli avrebbe risposto a quello a cui Christian voleva essere risposto.

Come le Maschere di Pirandello. Where stories live. Discover now