Nonni. 1/3

2K 137 74
                                    

Christian aprì gli occhi.

Li richiuse appena un attimo dopo, venendo accecato dalla luce presente nella stanza, e si mise una mano sul viso per proteggersi.

Che bella dormita.

Si sentiva come se avesse fatto la dormita migliore degli ultimi suoi anni, come se avesse dormito per mesi e solo ora stesse ritornando ad aggiornare la sua vita.

Si stiracchiò debolmente, tirando le braccia in direzioni opposte, quando si accorse di una presenza nel suo letto.

Si voltò verso destra.

Ah, ecco perché aveva dormito bene.

Mattia riposava tranquillo a pancia in giù, con il viso schiacciato contro il materasso e sul cuscino, sparsi, i suoi capelli biondi.

Gli guardò la schiena nuda, coperta in maniera scomposta dalla coperta bianca, e guardò il soffitto ricordando la serata del giorno prima.

Mattia lo aveva invitato a salire a casa sua, dicendogli che "ormai è tardi, i miei dormono".

Ricordava di aver anche insistito per rimandare quella notte insieme, con qualche scusa tipo "non è proprio il caso", ma con qualche supplica in più alla fine aveva ceduto.

Ricordava pure come il biondo fosse stato capace di convincerlo a rimanere a dormire lì, dato che i suoi genitori la mattina seguente sarebbero andati a lavoro o qualcosa del genere.

E Christian, stanco morto dalla giornata passata, stanco morto da tutto e da tutti, pensò che le braccia del suo fidanzato fossero un premio che si meritava.

Perciò si era accoccolato al suo petto, dopo aver fatto l'amore, e Mattia aveva riso dolce fra i suoi capelli e glieli aveva accarezzati con cura, mentre con la mano libera gli stringeva le spalle e gli lasciava qualche grattino anche lì.

Sì, Mattia era decisamente la risposta a tutti i suoi malanni.

E sinceramente non sapeva nemmeno come fossero finiti per separarsi, ma ormai aveva appurato che entrambi si muovevano molto durante il sonno.

Quindi, dopo buoni dieci minuti passati a riflettere su tutto ciò che era successo il giorno prima, finalmente riuscì a connettere con il cervello e invogliarlo a fare qualcosa che lo connettesse al presente.

Perciò si allungò, prendendo il suo cellulare sul comodino.

Andò su whatsapp.

C'erano dei messaggi da parte di Luigi, così controllò.

L'amico gli aveva mandato una foto di un graffio sulla portiera di una macchina.

Luigi Strangis:
Modi per nasconderlo???
[08:10.]

Christian Stefanelli:
Ma che è successo?
[08:32.]

La risposta arrivò appena un secondo dopo, segno di disperazione.

Luigi Strangis:
NON LO SO, TE LO GIURO NON LO SO.
[08:33.]
La macchina era parcheggiata male che Alex ieri andava di fretta e l'ha messa a cazzo, allora dato che dormiva e il vicino mi ha chiesto di spostarla sono sceso io.
[08:34.]
Perché okay che sono stato bocciato due volte all'esame, però l'ho portata spesso, NON DOVEVA ESSERE NIENTE DI DIFFICILE.
[08:35.]
Ti prego dimmi come lo devo nascondere.
[08:35.]

Il moro si mise a ridere silenziosamente.

Christian Stefanelli:
Ma che stupido mio Dio...
[08:36.]
Niente, non fare niente, torna sopra e fingi che non sai niente di niente. Probabilmente Alex se ne accorgerá tra un mese e crederà di averlo fatto lui.
[08:36.]

Come le Maschere di Pirandello. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora