2 - E inciampiò sul gatto

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Stavo servendo una signora dall'aria annoiata quando il mio telefono squillò. Vidi lampeggiare sullo schermo il numero del mio insegnante di danza. Era passata appena una settimana dalla mia ultima esibizione, aveva già bisogno di me?

- Mi scusi un secondo, è importante.
La signora mi guardò malissimo, io risposi con un'occhiata desolata mentre rispondevo al telefono.

- Ma guarda un po' questi giovani di oggi... Sempre attaccati a quei cosi.
La sentii borbottare mentre si allontanava a guardare da sola tra gli scaffali.

- Pronto?

- Ciao Xie Lian! Sei al lavoro?

Risposi con uno starnuto, la polvere di quel posto mi mandava letteralmente in palla il sistema respiratorio.
- Okay, sei al lavoro. Tra quanto finisci?

- Alle cinque. Tra mezz'ora.
Risposi tirando su con il naso, il desiderio di passare una rilassante serata sul divano con un buon libro cominciò a diventare sempre più irrealizzabile man mano che ascoltavo il mio insegnante.

- Avresti voglia di passare? Ho una classe alle cinque e mezza, ma mia madre è inciampata sul gatto e si è rotta un'anca, credo, e devo portarla in ospedale.

- Oh?

- Rimanderei la lezione, ma alcuni tra i ragazzi hanno un concorso la settimana prossima e non posso... Non serve che fai molto, vai là, li guardi e dai loro qualche consiglio...

- Posso farcela... Augura buona guarigione a tua mamma da parte mia.

- Oh non preoccuparti, è una donna forte. Per lei queste sono bazzecole. Buona fortuna.

- Ma...?

Prima che potessi finire la domanda il mio ex insegnante aveva già riattaccato. Fantastico. La signora dall'aria annoiata tornò al bancone.

- Ha finito la sua telefonata urgente?

- Sì, mi scusi.

- Meglio per lei, avanti. Si sbrighi a farmi lo scontrino, ho un appuntamento dalla mia parrucchiera tra cinque minuti.

- Sì, mi scusi.

La feci pagare il più rapidamente che potei poi con sollievo la vidi uscire dal negozio. Prima della lezione avevo bisogno di andare a casa a recuperare un cambio e magari farmi una doccia veloce per togliermi di dosso la polvere di questo posto. In mezz'ora non ce l'avrei mai fatta. Per fortuna in quel momento arrivò la mia collega o il mio collega, ad essere sincero non ero ancora riuscito a capire se Shin Quing Xuan fosse un uomo o una donna, mi pareva una domanda maleducata da fare e sembrava andargli bene qualsiasi pronome usassi con lui o lei.

- 'Sera, Xie Lian. Come va?

- Bene, ma avrei bisogno di un favore enorme.

- Certo dimmi tutto.

Mi grattai imbarazzato la nuca: - È un po' complicato, ma un mio amico che insegna danza sta portando sua mamma in ospedale perché è inciampata su un gatto e mi ha chiesto se posso sostituirlo durante la lezione. Solo che devo partire ora... se no arrivo tardi.

- È inciampata sul gatto?
Rise lei scostandosi i lunghi capelli dal viso e raccogliendoseli in una coda per evitare che si riempissero di polvere.

- Mi chiedo come abbia fatto. Ma non ridere delle disgrazie altrui.

- Io? Ridere? Ma no.
Rispose lei ridendo, alzai gli occhi al cielo e la guardai ridacchiare divertita. - É un problema se vado via ora? Se ti metto tanto in difficoltà resto e...

- Tranquillo, amico mio. Vai pure. Tanto ora non c'è nessuno. Posso farcela.

- Grazie. Grazie. Grazie. Appena posso prometto che ti invito a cena per ringraziarti.

- Per così poco, figurati. Ora vai se no farai tardi.

- Volo!

Presi il mio zaino e uscì velocemente. Avevo 50 minuti, potevo farcela.

___

- Buongiorno.
Entrai nella sala da ballo con un minuto di ritardo, i capelli lunghi ancora un po' bagnati. Non avevo nemmeno fatto in tempo a raccoglierli. Non appena feci il mio ingresso il brusio nella stanza tacque.

- E tu che ci fai qui?
Disse seccamente Mu Qing. "Merda, il mio insegnante non mi aveva detto che avrei avuto la loro classe. No, Xie Lian niente parolacce, sii gentile."

- Ehi, Mu Qing. Sun Yang oggi non c'é, lo sostituisco io.

- Mica eri diventato disabile?
Chiese infastidito Feng Xin. Okay, devo ammetterlo, quelle parole fecero male. Scoppiai in una risata nervosa e scossi la testa:

- Mica ho bisogno di saltare qua e là per insegnarvi. Ora basta storie, cominciamo con un breve riscaldamento, qualche esercizio alla sbarra, poi mi fate vedere le vostre coreografie per il concorso.

I cinque ballerini nella stanza annuirono, Mu Qing e Feng Xin mugugnarono qualcosa infastiditi, ma non protestarono, indicai una ragazza a caso.
- Come ti chiami?

- Xi Shi.
Rispose lei. L'avevo già vista in giro, ma non avevo mai avuto modo di parlare con lei. Mi fece strano atteggiarmi da insegnante con alcuni dei miei vecchi compagni di corso, ma non potevo fare molto altro.

- Bene, Xi Shi. Ti affido il compito di guidare i tuoi compagni nel riscaldamento.

Mu Quing mi fissò scettico.
- Sei tu l'insegnante, non lei.

- Mi sbaglio o spesso Sun Yang fa la stessa cosa? Ora smettetela di fare storie e iniziate il riscaldamento.

Xi Shi annuì fiera del compito che le avevo appena assegnato e si mise all'opera; mentre io in un angolo mi toglievo le scarpe osservai attentamente i ragazzi. Xi Shi non aveva un corpo molto flessibile, ma in compenso aveva una padronanza dei suoi movimenti incredibile. Forse prima di fare danza aveva studiato arti marziali. Mu Qing era bravissimo, come al solito. In quella sola settimana era migliorato. I movimenti di Feng Xin erano meno precisi di quelli di Mu Qing, ma molto più espressivi. Mi soffermai poi sulle altre due allieve di cui non ricordavo assolutamente il nome: una delle due era bellissima, i suoi movimenti erano delicati e silenziosi, l'altra ragazza, invece, era flessibile in maniera quasi inumana.

- Posso sapere i vostri nomi?
Chiesi avvicinandomi.

- Yuan Li.
Rispose la ragazza dai movimenti delicati.

- Ma Yanli.
Rispose la ragazza flessibile.

- Grazie.
Probabilmente nel giro di dieci minuti li avrei scordati di nuovo.

- Mu Qing devi lavorare sull'espressività.

- Sto facendo riscaldamento.

- Lo so, allenati sulle mancanze a partire dal riscaldamento se vuoi migliorare.

- Ah-Ah.
Lo derise Feng Xin, Mu Qing stava per ribattere quando mi intromisi per evitare che cominciasse una delle loro assurde litigate.

- Tu, Feng Xin, cerca di migliore la precisione dei tuoi movimenti e il controllo sul tuo corpo. Mu Qing, non commentare e concentrati su di te.
Sentenziai tappando la bocca una volta per tutte a quei piantagrane, mi guardai attorno.

- Ottimo lavoro, ragazzi. Manca qualcuno?

Mi rispose Xi Shin nascondendo una risatina:
- Manca il novellino.

- Il novellino?

Proprio in quel momento la porta della sala si aprì ed entrò un ragazzo, bello quanto spettinato.
- Scusate il ritard-

Quando mi vide si bloccò. - Voi?

- Ciao, mi chiamo Xie Lian. Per oggi sostituirò il vostro insegnante. Raccogliti i capelli poi unisciti ai tuoi compagni per il riscaldamento.

- Certo...
Mormorò lui lasciando cadere in un angolo il borsone, si raccolse i lunghi capelli neri in una coda arruffata, poi si unì al gruppo. Mi bastò osservarlo un istante per capire che quel ragazzo poteva diventare la nuova stella di questa accademia.

A. A.
Ed ecco qui il secondo capitolo. Spero non ci siano errori e in quel caso scusatemi, ma ho l'influenza e sono più confusa che mai. A presto si spera.

Memorie d'autunno || HualianWhere stories live. Discover now