19 - Visita dalla dottoressa amante della natura

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Io e Hua Cheng eravamo seduti uno accanto all'altro su due scomode sedie di plastica, nella sala d'attesa del reparto di reumatologia dell'ospedale. San Lang accanto a me sembrava di buon umore, forse questa sarebbe stata davvero la volta buona. La porta dello studio della reumatologa si aprì, il viso sorridente di una ragazza dai tratti delicati e lunghi capelli castani sbucò fuori dalla porta.

- Xie Lian.

- Eccomi.
Esclamai alzandomi di scatto, l'attesa era stata stranamente breve.

- Buongiorno.
Quando la giovane dottoressa riconobbe il ragazzo accanto a me si illuminò. - Hua Cheng, ciao. Entra anche tu se vuoi.

San Lang salutò la donna poi si girò verso di me. - Solo se a gege va bene.

- Non ci sono problemi, se ti va entra pure con me.

La dottoressa sorrise e ci fece accomodare nel suo studio, una piccola stanza dalle pareti bianche decorate con poster di montagne, boschi e campi fioriti, non avevo mai visto uno studio medico così rilassante.

- Eccoci qui, Hua Cheng mi ha parlato molto di te. Non vedevo l'ora di visitarti, sai, casi come il tuo sono molto rari.
Risi un po' a disagio. La dottoressa si sistemò il camice e si sedette dietro la scrivania facendoci segno di prendere posto di fronte a lei e mi tese una mano.

- È un piacere conoscerti Xie Lian, io sono la dottoressa Yushi Huang. Dimmi tutto. Raccontami un po' come stai.

Tirai fuori dal mio zaino la mia cartella clinica, disposi i fogli con i resoconti delle ultime visite e delle ultime analisi sul tavolo e cominciai a raccontare. La dottoressa ascoltò attentamente ogni mia parola, appuntandosi di tanto in tanto qualcosa di significativo su un block notes. Era la prima dottoressa che vedevo scrivere su carta e guardarmi negli occhi mentre parlavo, gli altri dottori ascoltavano tutta la mia spiegazione scrivendo al computer. Quando avevo esaurito le cose da dire, mi squadrò rapidamente poi mi indicò il lettino.

- Spogliati, per cortesia. Ti visito.

- Oh, sì. Certo...
Comincia a sfilarmi la maglietta, incrociai lo sguardo di Hua Cheng. Io arrossii e lui distolse rapidamente lo sguardo. Finii di spogliarmi restando solo in mutande, poi mi sedetti sul lettino. La dottoressa si alzò e indossò i guanti in lattice, per un istante mi sentii un po' come una cavia da laboratorio.

- Vediamo un po'... Alzati, cammina fino alla porta e torna indietro.
Eseguii sentendomi molto stupido, lanciai un'occhiata verso la scrivania dove era seduto Hua Cheng, lui continuava a evitare il mio sguardo.

- Okay, mettiti qui davanti a me, dammi le spalle. Così bravo.

La dottoressa improvvisamente premette un punto preciso sulla spalla inaspettatamente, lanciai un grido di dolore stupendo persino me stesso. Non mi aspettavo facesse così male. San Lang spaventato si girò di colpo verso di me, quando si rese conto che era tutto a posto tornò a fissare la parete.

- Hm, scusa. Ora ti toccherò altri punti, tu dimmi dove ti fa male.

- Qui?

- Ahia.

- Qui?

- Ahia.

- E qui?

- Ahia.

Dopo avermi toccato una ventina di posti simmetrici, dei quali mi facevano tutti male la dottoressa storse le labbra.

- Capisco... Mettiti sul lettino, sdraiati a pancia in su.

Eseguii ancora mezzo dolente, non pensavo che in certi punti potessi sentire così male. Mi controllò le articolazioni, la bocca, gli occhi, mi oscultò il cuore e la respirazione, senza commentare. Io cercando di non pensare a quanto fastidio mi desse essere toccato non la smettevo di osservare un poster che ritraeva un lago di alta montagna in un giorno di pioggia.

- A posto. Rivestiti e siediti di nuovo.

Si allontanò, si tolse i guanti e li gettò in un cestino in un angolo, io mi rivestii velocemente, stavo congelando e mi sedetti di nuovo accanto ad Hua Cheng.

- Dunque Xie Lian, c'è molto da dire. Innanzitutto voglio chiederti scusa per l'ignoranza dei miei colleghi, il tuo non è assolutamente un problema psicosomatico come ti hanno detto. Io sono d'accordo con quello che pensate te ed Hua Cheng, ovvero che sei affetto dalla malattia di Lyme. Cosa sai riguardo a questa malattia?

- Solo che non è mortale.

- Ed è corretto. La malattia di Lyme è classificata come malattia rara, sei il secondo paziente affetto che vedo in dieci anni di lavoro. È una malattia causata da un batterio e danneggia principalmente il sistema nervoso centrale, il sistema immunitario e l'intestino. Può intaccare a lungo andare anche gli occhi e il cuore quindi ti consiglio di andare a farli controllare appena puoi.

Annuii, nonostante stessimo parlando della mia salute precaria mi sentivo felicissimo. Finalmente mi stava venendo fatta una diagnosi sensata.

- I tuoi dolori, sono simili a quelli provocati dalla fibromyalgia, e sono causati da un sensibilizzazione del sistema nervoso centrale. Essenzialmente il tuo sistema nervoso ti fa sentire dolore anche senza la presenza di infezioni o infiammazioni. Questa sensibilizzazione può arrivare a provocare problemi del sonno e allucinazioni visive e uditive, se ti capita non spaventarti, è normale.

Sentire e vedere cose inesistenti non era la mia definizione di normale, ma okay.

- Quanto al sistema immunitario, ho bisogno che mi fai alcune analisi del sangue, devo accertarmi di alcune cose, sei a rischio malattia autoimmune.

Okay, non mi pareva nulla di positivo.

- Allora ti prescriverei, un ansiolitico da usare come sonnifero, un antidolorifico, è a base di oppiacei, cerca di non prenderlo troppo spesso. Speriamo che gli effetti collaterali non siano troppo strani e stai attento che Hua Cheng non te lo rubi per drogarsi.

- Ehi! Che bassa stima che hai di me, davvero.

La dottoressa si mise a ridere.
- Cercavo di sdrammatizzare, non prenderla sul personale. Poi ora ti prescrivo una serie di medicinali per aiutare il sistema nervoso, per ora puoi prendere le pastiglie, ma più avanti sarà opportuno fare delle iniezioni.

- Oh, dove?

- Natiche. Meglio se qualcuno ti aiuta le prime volte, ma ci penseremo quando sarà il momento.

Quando la dottoressa disse ciò rivolse un'occhiata eloquente ad Hua Cheng ed io non potei fare a meno di arrossire per l'imbarazzo.

- Ora è importante capire se hai il batterio ancora in corpo o se, come credono alcuni miei colleghi inetti, il batterio non lo hai più e queste sono solo le conseguenze della infezione di sei anni fa. Quindi ti prescriverei diverse analisi del sangue e ci rivediamo tra un mese.

Annuii.

- Siccome sono tanti esami e probabilmente ti verrà prelevata un'abbondante dose di sangue è meglio se ti fai accompagnare da qualcuno.

- Ci penso io.

- Grazie San Lang.
Gli sorrisi riconoscente cercando di ignorare il senso di nausea che l'idea di altre analisi del sangue mi aveva provocato. La dottoressa rimase zitta per un po' stampando diversi fogli, poi me li porse. I suoi occhi si ancorarono nei miei.

- Xie Lian, immagino che la malattia di Lyme sia tosta e che tu soffra molto, ma è importante che tu non smetta di fare un po' di movimento ogni tanto. Quando prendi l'antidolorifico che ti ho prescritto magari fai un po' di attività fisica, ma senza esagerare. Va bene?

Annuii e presi i fogli dalle sue mani.

- Bravo ragazzo. Per oggi abbiamo finito, ci vediamo tra un mese.
Chinai il capo.

- Grazie mille dottoressa.

- Figurati, è il mio lavoro.

Io e San Lang ci alzammo, quando eravamo ormai sulla porta la dottoressa parlò di nuovo.
- Hua Cheng.

- Hm?

- Mi raccomando prenditi cura del tuo amico.

A. A.
Giornoo, spero questo capitolo non sia stato troppo palloso e spero di non aver fatto errori spiegando la malattia. Se vi siete annoiati vi ricordo che Hua Cheng ha potuto osservare Xie Lian in mutande per tutta la visita, detto ciò mi eclisso. (:

Memorie d'autunno || HualianWhere stories live. Discover now