33 - Affogarsi nel caffè

159 24 15
                                    

Qualche giorno dopo, alla fine di una lunga giornata di lavoro, ero seduto al bancone della "Città dei Fiori". Yin Yu di fronte a me stava strofinando con meticolosa attenzione un bicchiere. Stavo aspettando Hua Cheng, aveva lezione di danza con Sun Yang e ci eravamo dati appuntamento lì.

La porta alle mie spalle si aprì, mi voltai di scatto aspettandomi di vedere entrare la figura famigliare vestita di rosso e nero di Hua Cheng. Le mie aspettative andarono in frantumi quando notai sulla soglia solo una ragazzina. Non doveva avere più di 15 anni. Non appena si chiuse la porta alle spalle la riconobbi: era la ragazza del teatro. Che coincidenza trovarla lì.

Xia Chen entrò nel negozio togliendosi la sciarpa, non riuscì molto nel suo intento: la sciarpa le si aggrovigliò attorno alla testa, finendole sugli occhi e rischiò di andare a sbattere contro un vaso. Mi scappò un sorriso tenero.

Si sedette accanto a me, al bancone. Non mi aveva ancora riconosciuto.

- Ciao Yin Yu.
Borbottò.
- Voglio un caffè.

Yin Yu la guardò alzando un sopracciglio: - Tuo fratello non vuole che lo bevi.

- Non è vero che mi fa male al cuore. Non ascoltare quello che dice lui, tanto lo odi.

- Non lo odio.

- Ah no? Dovresti dirglielo perché ogni giorno si dispera dicendo: Shixiong non vuole vedermi, mi odia e blah blah blah. Non ti fa pena?

Yin Yu sospirò e senza protestare ancora le preparò il caffè. Assistei a tutta la scena trattenendo una risata. Quei due parevano conoscersi da una vita. Poco dopo la ragazzina si voltò appena per prendere la tazza che Yin Yu le porgeva, i nostri sguardi si incrociarono per caso e quando mi riconobbe per poco non cadde dalla sedia.

La presi al volo per un polso e le impedii di cadere rovinosamente per terra.

- Ciao. Tutto bene?

Lei restò a guardarmi con la bocca aperta, poi si girò verso Yin Yu e sussurrò tra i denti: - Perché non mi hai detto subito che lui era qui?!

Yin Yu alzò le spalle e le porse il caffé. Xia Chen raddrizzò le spalle e forzò un colpo di tosse cercando di darsi un contegno. Era davvero buffa e tenera.

- Sto bene, grazie mille davvero. Scusa per il disturbo.

- Nessun disturbo.

Alle sue parole seguì un silenzio imbarazzato, io non sapevo cosa dire, Yin Yu si godeva la scena svolgendo i suoi lavori da dietro io bancone e Xia Chen fissava il suo caffé come se desiderasse affogarci dentro. Probabilmente si stava domando se l'avessi riconosciuta e se avesse dovuto dire qualcosa.

Alla fine presi coraggio e mormorai:
- Ti chiami Xia Chen, vero?

Alle mie parole spalancò gli occhi e annuì con veemenza.
- Ti ricordi quindi?

- Certo che mi ricordo, mi ha fatto piacere incontrarti. Da quando ho smesso di ballare non sono state molte le persone che sono venute a domandarmi un autografo.

Xia Chen annuì, poi dopo un istante disse.
- Ho sempre desiderato incontrarti. Amo il modo in cui danzi... È semplicemente... wow. Ogni volta che ti guardo io...

Balbettò confusa, poi chinò il capo con le guance tinte di rosso. Istintivamente tesi la mano e le diedi una amichevole pacca sulla testa.

- Grazie. Mi dispiace di aver smesso. Ho deluso tutti voi
.
Le parole di Jun Wu avevano lasciato un marchio indelebile nel mio cuore, non potevo non sentirmi una delusione ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette.

Memorie d'autunno || HualianWhere stories live. Discover now