31 - Gioco d'azzardo nei boschi

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Non appena scesi dalla macchina fui accolto dal silenzio. Un piacevole e morbido silenzio che odorava di bosco e di fresco. Nella penombra riconobbi di essere in un parcheggio sterrato dall'aria familiare.
Attorno a me svettavano alberi alti a coprire per buona parte il cielo stellato, Hua Cheng presto fu al mio fianco, lo percepii scivolarmi silenziosamente accanto. Non riuscii trattenere un sorriso dolce.

In quel momento dall'ultima curva della strada comparve l'auto di Ming Yi, parcheggiò accanto a quella di Hua Cheng e i due nostri amici ci raggiunsero al limitare del bosco.

- Dove siamo?
Chiese Shi Qingxuan, la sua confusione era palpabile.

- In un bel posto, a gege piace.
La spiegazione di Hua Cheng non era stata per nulla illuminante, ma nè Ming Yi né la mia collega insistirono. Mi incamminai lungo il sentiero tra gli alberi, lo scalpiccio dietro di me mi segnalava che ero seguito. Presto raggiungemmo la piccola baita, era piacevolmente illuminata come la volta precedente che Hua Cheng mi aveva portato lì.

- Wow. In che fiaba siamo finiti?
Sussurrò alle mie spalle Shi Qingxuan, le sue parole mi suscitarono una risata:

- Non è nulla in confronto alla discoteca, ma è carino.

- Scherzi? È meraviglioso, forza entriamo.
Shi Qingxuan spinse avanti Ming Yi costringendolo a entrare nella piccola baita, nel momento in cui la porta si aprì un'odore di focolare e legno mi solleticò il naso, da dentro il locale oltre a un buon odore proveniva della musica folk a basso volume. San Lang tenne la porta aperta per me e mi fece entrare.

- Va meglio?

- Sì, grazie, San Lang.

- Figurati gege.

Gli altri due ragazzi avevano già preso posto attorno a un tavolino basso da quattro persone, Shi Qingxuan sventolò una mano in aria per farci segno di raggiungerli. Mi sedetti di fronte a lei, accanto a Ming Yi e Hua Cheng.

- Scusate.
Mormorai abbassando lo sguardo sul tavolo, le venature del legno non mi erano mai parse tanto interessanti.

- Per cosa?

- Per avervi fatto andare via dalla discoteca, probabilmente volevate divertirvi e io ho rovinato tutto.
Un sospiro esasperato mi scivolò fuori dalle labbra, alle mie parole seguì un attimo di silenzio, in cui non osai alzare lo sguardo.

- Ma dai, non preoccuparti Xie Lian. Qui è bellissimo, mi dispiace solo che là tu sia stato stato male. Colpa mia. - Esclamò di buon umore Shi Qingxuan. - L'unico difetto di questo posto, è che è un po' più freddo di una discoteca e io non ho decisamente gli abiti adatti.

Ming Yi, senza dire una parola si tolse la giacca di pelle e gliela tirò addosso con poca grazia, la mia collega sembrò tuttavia apprezzare il gesto e si affrettò a indossare l'indumento volentieri.

- Ecco, problema risolto.
Sentenziò Shi Qingxuan chiudendo il discorso, poi sventolò la mano in aria e ordinò da bere. Vederla allegra e di buon umore, come se bere insieme in quella baita fosse stato fin da subito il programma della serata, mi tirò su il morale. Non mi tirai indietro davanti al bicchiere di Maotai che mi venne offerto poco dopo. Lo bevvi tutto d'un sorso.

- Gege... Non esagerare.
Borbottò Hua Cheng bevendo il terzo bicchiere di fila.

- So che può non sembrare, ma reggo molto bene l'alcool. Non esagerare tu, invece.

Shi Qingxuan scoppiò a ridere e batté una mano sul tavolo: - Facciamo un gioco.

- No.

Rispose Ming Yi. La sua risposta demoralizzata non riuscì a smorzare l'entusiasmo della mia collega. Prima che io potessi rispondere aveva già iniziato a spiegare le regole del gioco.
- Scommettiamo su qualcosa e chi perde è obbligato a eseguire un ordine del vincitore.

- Va bene, su cosa vuoi scommettere?
Alla mia domanda scoppiò a ridere e a scuotere le spalle vagamente. Hua Cheng tirò fuori dalla tasca due dadi a sei facce, di un rosso brillante.

- Sul tiro più alto?
Propose innocentemente. La mia collega batté le mani e buttò giù un altro bicchiere di Maotai.

- Sì.
Prese un dadi e lo tirò. Lei ottenne un quattro, Ming Yi un tre, Hua Cheng un sei ed io un uno. Vista la mia catastrofica sfortuna me l'aspettavo. Sospirai: - Chiedi pure tutto che vuoi, San Lang.

- Sii sincero e rispondi a questa domanda: cosa pensi di Jun Wu?
Chiese senza pensarci troppo, non mi sfuggì la gelosia nei suoi occhi. Quella sera scoprii con piacere che Hua Cheng dopo qualche bicchiere non era più in grado di nascondere del tutto le sue emozioni.

- È un tipo a posto, un po' strano a volte. Non ho capito se posso ritenerlo un amico o un conoscente.

Hua Cheng rispose con uno sbuffo e ritirò i dadi. Cinque.
Shi Qingxuan sei e Ming Yi cinque. Io uno, ovviamente.

- AHAH TOCCA A ME, bene Xie Lian allora... Ti obbligo aa stare in braccio a Hua Cheng.

- Oh?
Sorrise Hua Cheng tirandosi un po' indietro per lasciarmi lo spazio. Io arricciai le labbra poi presi posto tra le gambe di San Lang. Avevo paura di essere un fastidio per lui, ma sembrava godersi quella vicinanza, con un braccio mi spinse ad appoggiarmi al suo petto per non essere costretto a stare sbilanciato in avanti. Potrei essere arrossito.

Ritirai il dado, tre. Wow. Mi sentii fortunato. Hua Cheng cinque, Ming Yi sei e Shi Qingxuan due.

- Ohh, Ming-xion a quanto pare è il tuo turno. AHAH voglio proprio vedere che ti inventi.
Rise la mia collega, Ming Yi senza la guardò serio.

- Stai zitta per un minuto se riesci.
Shi Qingxuan ammutolì offesa. Io scoppiai a ridere e lei mi indirizzò uno sguardo tradito.
Tra una scommessa persa, una vinta, un tiro sfortunato, altre bottiglie di Maotai e lanci fortunati la serata procedette in maniera comica e piacevole. L'unico effetto che l'alcool aveva su di me era mettermi sonno.

Dopo un po', persi a chiacchierare, smettemmo di giocare a dadi. Sbadigliai e mi appoggiai al petto di San Lang, ebbi proprio l'impressione di sprofondarci dentro. E, mentre ascoltavo il blaterare di Shi Qingxuan, reso un po' troppo allegro dall'alcool, e Ming Yi che raccontava della sua vita al conservatorio e Hua Cheng che lo prendeva in giro, chiusi gli occhi. Stavo piuttosto bene ed era stata una bella serata. Era da tanto che non mi divertivo così, in compagnia.

Mu Qing e Feng Xin un po' mi mancavano, ad essere sinceri. Un pensiero dopo l'altro, la mia coscienza scivolò via e mi addormentai stretto tra le braccia di San Lang, mi risvegliai la mattina dopo, nel mio (suo) letto, con un'inspiegabile sensazione di serenità nell'animo.

A. A.
Eccomi qui signori, spero non ci siano errori. Sono fusa sta sera, è stata una giornata intensa. A prestoo.

Memorie d'autunno || HualianTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang