19. TAYLOR

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Mentre cammino per il campus cerco di tenere a mente l'obbiettivo.

Trovare Hailey, parlarle, provare ad ottenere delle risposte.

Quando ieri sera, dopo aver risolto il casino che aveva combinato Jace, sono tornato a cercarla, di lei non c'era più nessuna traccia.
Ho girato come una trottola, chiedendo a chiunque se l'avesse vista, ma il massimo che ho ottenuto in risposta sono stati dei "boh" biascicati da gente totalmente ubriaca.

Solo quando Allie è venuta da me ho saputo finalmente che fine avesse fatto.

Mentre la mia amica mi spiegava con calma come stavano le cose, non sono riuscito ad impedire al mio sorriso di spegnersi.

Hailey se n'era andata.
Così, senza dire niente. Semplicemente era andata via.

A detta di Allie, Hailey non le aveva raccontato molto di quello che era successo nel bagno, e una parte di me pensa sia meglio così.

Ho passato la notte a ripensare ossessivamente ad ogni cosa che posso aver detto o fatto, cercando di capire se potessi aver sbagliato qualcosa. Qualunque cosa che potesse spiegare il suo comportamento.

Ma tutto ciò a cui sono riuscito a pensare era la sensazione che ho provato quando si è lasciata andare, ricambiando il mio bacio. A come sembrassimo una cosa sola mentre ci divoravamo a vicenda.

Nonostante tutto quel contatto fisico però, ho percepito una certa distanza tra di noi. Come una specie di barriera fredda, sottile ma solida, che non ci permetteva di andare fino in fondo. La stessa che ho scorto nei suoi occhi la prima volta che l'ho vista.

Speravo che fosse solo una facciata. Una sorta di armatura che indossa per impedire che la gente la creda debole, o ingenua.
Ma ora sono certo che ci sia molto di più.

E sono intenzionato ad andare in fondo alla cosa. Ora più che mai.

Cammino veloce e senza meta, quando all'improvviso sbatto contro qualcosa.

«Guarda dove vai» commenta quel qualcosa quando mi giro verso di lui «Taylor?»

Gli occhi azzurro ghiaccio di Jace mi osservano incuriositi, l'espressione che si rilassa quando mi vede «Dove stai andando amico?»

«Io.. da nessuna parte» mi affretto a dire, guardandomi intorno.

«Davvero?» Jace alza un sopracciglio «Perché sembra che tu stia girando come un pazzo alla ricerca di qualcosa» afferma, seguendo il mio sguardo in giro per il campus prima di rivolgermi un sorriso malizioso «O forse dovrei dire qualcuno»

Riporto l'attenzione su di lui «Taci»

Jace scoppia in una risatina fastidiosa, ma per fortuna è abbastanza intelligente da capire che è meglio cambiare argomento «Allora, sei proprio sicuro di non voler venire stasera?»

Qualche giorno fa i ragazzi hanno proposto una serata di gruppo, ma tra lo studio in arretrato e i nuovi sviluppi con Hailey non credo di avere ne il tempo ne la testa per poterci andare.

Mi stringo nella spalle «Credo che stasera passerò... troppo da studiare» mentre pronuncio le ultime parole la mia attenzione si sposta verso qualcosa sullo sfondo, non troppo lontano da noi, e una massa di capelli ramati entra nella mia visuale.

Jace segue il mio sguardo fino alla meta, per poi esibirsi in una smorfia divertita «Certo. Lo studio»

Non bado al suo commento e prendo a camminare, piantandolo in asso, e la sua risatina da liceale mi segue per tutto il tragitto fino ad Hailey, seduta su un muretto poco più avanti.

Ancora qualche falcata, e parlo prima di poterci ripensare.

«Ehi»

Lei solleva gli occhi dal libro aperto sulle sue cosce, puntandoli nei miei «Ehi»

Dentro quelle misteriose pozze di verde non riesco a scorgere neanche un indizio su quello che le sta passando per la testa, ma il piccolo sorriso che mi rivolge è più che sufficiente a farmi andare il cuore in panne.

Indosso la maschera di naturalezza migliore che mi riesce e ricambio il sorriso con più enfasi «Che fai di bello?»

Che fai di bello?
Sul serio Taylor? Non ti veniva in mente di meglio?

Prendo nota di prendermi a schiaffi più tardi.

«Sto studiando... più o meno» risponde con uno sbuffo frustrato, sfogliando le pagine come se desiderasse strapparle una ad una «Non ci capisco un bel niente di questa roba»

Nel vederla così impettita fatico a trattenere un altro sorriso, ma so che se lo facessi non farei altro che irritarla. Quindi, faccio un passo verso di lei, allungando un braccio per leggere il titolo sulla copertina. Nel farlo sfioro inavvertitamente il suo ginocchio, e una scintilla di desiderio esplode dentro di me. Attraversa la mia mano e scorre velocemente in ogni parte del corpo.

Nonostante il tessuto dei suoi jeans crei una barriera tra noi, quella debole sensazione di calore è così intensa da farmi perdere per un attimo la ragione. Dal piccolo scatto delle sue gambe, capisco che è lo stesso anche per lei.

«Fisica?» Sollevo un sopracciglio «Non è poi così male» commento «C'è di peggio»

«Non ti credevo un cervellone» ribatte Hailey con uno sbuffo.

«Ahi» con un gesto estremamente drammatico mi porto una mano al petto «Dritto al cuore principessa»

Hailey alza gli occhi al cielo, ma intravedo comunque il piccolo sorriso che tenta di nascondere.

I capelli le ricadono sul giubbino di pelle scura, incastrandosi tra le borchiette incastonate sulle spalle e creando degli strani disegni. Mi perdo per un momento a guardarla, anelando il contatto con ogni centimetro della sua pelle. Fantasticando di poter disegnare io stesso dei cerchi con le dita... sul suo corpo. Scoprire tutto di lei, fuori e dentro.

Con una scrollata di spalle, mi ricompongo in fretta.

«Ti andrebbe di vedere un film questa sera?» propongo di botto, infilando le mani in tasca «I ragazzi sono fuori per una serata di gruppo» spiego, captando la sua domanda prima che possa farla «Io ho deciso di tenermi lontano dalla festa per una sera»

Hailey piega leggermente la testa, scrutandomi attentamente. Al contrario di quel che mi aspettavo, la mia proposta non sembra averla infastidita. Tutt'altro.

Se non la conoscessi almeno un po', direi che sembra quasi... Incuriosita?

«Un film» ripete, come se parlasse a sé stessa più che con me «Con me»

«Sì» ripeto «Con te»

«Perché?»

«Serve per forza un motivo?» Quando lo domando la sua espressione si incupisce leggermente, lasciandomi capire che a quanto pare sì, serve un motivo.

«Perché ho voglia di vedere un film» sostengo il suo sguardo, scrollando le spalle con finta nonchalance. Consapevole che ogni movimento o gesto potrebbe far pendere la bilancia a mio svantaggio «E ho voglia di farlo con te»

Il suo corpo sembra tendersi come una corda di violino alla mie parole, quindi mi affretto a correre ai ripari.

«Potrai scegliere tu il film» affermo con un ghigno di sfida che spero possa smorzare la tensione «Ma solo per questa volta»

Hailey assottiglia lo sguardo leggermente, soppesando la mia proposta.
Soppesando la mia sfida.

Ed è il sorriso più sexy del mondo quello che mi rivolge quando si sporge verso di me «E film sia, Taylor Logan»

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