20. HAILEY

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Sollevo una mano sopra la porta di legno scuro e... Mi blocco prima di bussare.

Che diavolo ci faccio qui?

Scuoto la testa tra me e me mentre ripenso a come sono finita in questa situazione. Taylor mi ha invitata a casa sua, io ho detto di sì, e adesso mi ritrovo a fissare la sua porta come una completa idiota.
Non so perché io abbia accettato il suo invito.

Bugiarda, grida una vocina nella mia testa.

Ok, forse non è del tutto vero.
Avevo tutte le intenzioni di dirgli di no, sul serio. Ma poi Taylor mi ha sfiorata, ricordandomi tutto quello che è accaduto tra di noi appena qualche giorno fa, e quando mi ha guardata in quel modo... la sfida nel suo sguardo era così palpabile ed appetitosa che non ho saputo resistere.

Smidollata, commenta di nuovo la vocina. E questa volta non posso fare altro che darle ragione.

Così, mentre camminavo fino a qui, ripetevo a me stessa che lo stavo facendo per staccare la spina dallo studio. Prendere una boccata d'aria, insomma. Al chiuso.

Dio, se potessi mi prenderei a schiaffi da sola.

Sto per ritrarre la mano e andarmene, pensando già quale scusa inventare, quando la porta si apre all'improvviso.

Taylor è affascinante come sempre mentre mi osserva, l'espressione sorpresa e leggermente divertita di fronte alla mia mano ancora sospesa per aria.

Che mi abbia letto nella mente?

«Come facevi a sapere che ero qui?» domando, prima ancora di dire ciao.

«Non lo sapevo» afferma, sollevando un sopracciglio «Stavo andando a buttare la spazzatura»

«Oh» l'occhio mi cade sulla busta di plastica che regge ancora in mano «Che tempismo»

«Eh già» il modo in cui se ne sta con la spalla appoggiata allo stipite è sexy oltre ogni paragone.

La tensione cala su di noi come un mantello pesantissimo e io non posso che chiedermi se sia stata una buona idea venire qui.
In ogni caso ormai, il danno è fatto.

«Allora..» riprende Taylor, spostando il peso da una gamba all'altra «Sei in anticipo»

Se non altro mi fa piacere non essere l'unica che cerca di capire come comportarsi.

«Sì beh, minacciava di piovere quindi ho accelerato il passo» mento.

La verità è che se fossi andata ad una velocità normale avrei avuto troppo tempo per pensarci, e sarei sicuramente tornata indietro.

«Aspetta un secondo. Se venuta fin qui.. a piedi?» Taylor mi rivolge un'occhiata incredula, e quando mi stringo nelle spalle, sembra ancora più sorpreso «Saranno tre chilometri Hailey»

«Quindi?» la sua espressione preoccupata mi mette a disagio, e cerco di scrollarmela di dosso. Con una mano fingo di scacciare una mosca immaginaria, riprendendo a parlare «Mi piace camminare, non è un problema»

«Potevo passare a prenderti» mi fa notare con tono severo, ma dolce.

«Ormai sono qui» dichiaro, mettendo fine al dibattito «Mi fai entrare o hai deciso di guardare la tv dal pianerottolo?»

Taylor mi guarda per un altro momento, come se stesse decidendo se lasciar perdere o no. Poi, scuote la testa e mi rivolge un sorriso mozzafiato.

«Accomodati principessa» con un cenno della testa mi indica l'entrata, facendosi da parte per farmi passare «Scendo a buttare questa e sono subito da te»

Sto per dirgli di fare con calma quando la porta si chiude alle mie spalle e io mi ritrovo all'interno dell'appartamento. Completamente da sola.

Il silenzio è interrotto soltanto dal rumore della tv, il volume appena un suono di sottofondo, e io mi prendo un momento per guardarmi intorno.

PROVA A RESISTERMIWhere stories live. Discover now