25. TAYLOR

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Mi sveglio con un fascio di luce accecante negli occhi, mettendoci qualche secondo in più del dovuto per mettere a fuoco la stanza.

Con molta fatica, e la testa che pesa quanto un macigno, mi metto seduto. Il materasso cigola sotto il mio peso, e il freddo del pavimento mi brucia le piante dei piedi quando decido di alzarmi.

Procedo a passo lento verso la finestra, strofinandomi gli occhi e tirando le tende fino ad oscurare quel che basta della luce del giorno. Non che ci sia il sole, ma la lucentezza del cielo grigio di dicembre è quasi più fastidiosa di quella durante una giornata assolata.

Cammino verso il comodino e afferro il telefono. Dopo aver toccato lo schermo, non riesco a trattenere un'imprecazione.

«Cazzo»

Sono le una del pomeriggio.
Come diavolo ho fatto a dormire così tanto?

Di solito sono un mattiniero. I ragazzi mi odiano per questo, ma io trovo che sia il miglior modo per recuperare dopo una sbronza.

Fortunatamente oggi non ho lezioni in programma, o sarei nella merda.

Non perdo tempo e mi avvio verso il bagno, liberandomi della maglietta grigia e buttandomi sotto la doccia solo pochi secondi più tardi.

Non ho tempo di godermi il momento che la piacevole sensazione dell'acqua calda viene spazzata via da un miscuglio di ricordi della serata precedente.

" Ti importa? "
" No "
" Bugiarda "

Hailey che trascina il mio culo ubriaco fino alla macchina... Lo sguardo ferito che aveva negli occhi... L'esitazione che ha avuto quando le ho chiesto se le importava qualcosa.

Oh cazzo.

Ieri sera dopo la conversazione con Jace ho cominciato a bere, e non sono più riuscito a fermarmi. L'unica cosa che ricordo è di aver pensato a lei. Credevo che sarebbe riuscita a farmi sentire meglio, a cancellare l'angoscia che stavo provando con una delle sue battute sarcastiche.
E avevo davvero bisogno che lo facesse.

Avevo bisogno di lei.

Ed ero disposto a tutto pur di vederla. Persino a prendere le chiavi della macchina e guidare fino a Red completamente ubriaco.

Porca puttana. Ho fatto un casino.

Frammenti della nostra breve conversazione mi tornano alla mente, e non posso fare altro che prendermi la testa tra le mani.

Se avevo ancora una piccola possibilità di sistemare le cose con Hailey, dopo ieri sera ho rovinato tutto.

Non vorrà più vedermi.
E la cosa frustrante è che in tal caso, non potrei nemmeno biasimarla .

Sono stato un'idiota.
E da idiota quale sono, l'unica cosa a cui riesco a pensare in questo momento è che se non altro ho scoperto che le importa.

Le importa.

Non so come o perché, ma le sue parole... Il linguaggio del suo corpo... Non lasciano altra interpretazione.
Il mio stupido cuore fa una capriola nel comprendere cosa significa tutto ciò.

Devo trovare un modo per aggiustare le cose. A qualsiasi costo.

Finisco di lavarmi e infilo la prima maglietta che pesco nell'armadio, una t-shirt verde militare che mi ha ceduto Jace. Mi va un po' stretta, ma la farò andare bene comunque.

PROVA A RESISTERMIWhere stories live. Discover now