35. TAYLOR

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Dopo circa tre ore di viaggio, svolto a destra ed entro nel vialetto di casa mia.

L'espressione di Hailey nel vedere il grande giardino circondato da alberi e boschi è divertente, ma mai quanto quella che assume quando una volta parcheggiato, scende dalla macchina.

Riesco a vedere chiaramente il momento esatto in cui il freddo invernale la investe di colpo, e non posso fare a meno di ridere.

«Te l'avevo detto che qui fa più freddo» commento con un sorrisetto, scendendo a mia volta dalla macchina «Ma tu non mi hai voluto ascoltare»

Lo sguardo che mi rivolge è una via di mezzo tra un avvertimento e una minaccia, mentre si stringe le braccia attorno al petto nel tentativo di scaldarsi.

«Sì, beh» uno sbuffo d'aria fredda si materializza davanti a lei «Non pensavo che vivessi al polo nord» ribatte inacidita.

Quando qualche giorno fa ha accettato di venire da me per il week end di Natale non avevo capito che dicesse sul serio, e probabilmente anche lei ha pensato che stessi scherzando quando l'ho avvertita di portarsi solo cose pesanti.

E invece eccoci qui. Due stupidi diffidenti e ghiacciati.

«Tieni» scuoto la testa e mi tolgo la giacca, mettendogliela sulle spalle «Non ho intenzione di portarti in ospedale quando andrai in ipotermia per colpa della tua testardaggine»

Hailey sbuffa di nuovo, ma accetta la mia giacca senza pensarci un secondo. Mi volto dall'altra parte per trattenere una risata. Deve davvero morire di freddo per darmela vinta senza ribattere.

Sento dei passi pesanti venire nella nostra direzione, e quando mi volto di nuovo verso casa, un paio di occhi castani e dei capelli sbarazzini entrano nella mia visuale.

Senza pensarci due volte gli vado incontro, allargando le braccia e stritolandolo in un abbraccio.

«Vacci piano fratello» Kade ricambia le mie pacche con più forza del necessario «Le braccia mi servono ancora»

Gli regalo un altra gomitata scherzosa mentre percepisco la sua attenzione spostarsi alle mie spalle.

Hailey ci raggiunge nel giro di pochi passi, spostando lo sguardo da me a mio fratello con aria interrogativa.

«Bene bene» la faccia di Kade si apre in un sorriso sornione, quello che di solito preannuncia solo guai «È un piacere rivederti Jace»

«Eh?» Hailey mi guarda confusa, e io non posso fare altro che rivolgermi direttamente a mio fratello.

«Che vuoi dire Kade?»

Lui si limita ad osservare Hailey, mentre risponde «Quando la mamma ha detto che avresti portato un ospite, credevo si trattasse di Jace. Di solito è lui la tua dolce metà» il modo in cui se la sta mangiando con gli occhi non mi piace per niente «Non immaginavo di certo una come lei» con un sorriso, le porge una mano «Kade comunque, è un vero piacere conoscerti» le dice sognante, lasciandomi a bocca aperta per la sua sfacciataggine «E per la cronaca, sono molto contento che tu non sia Jace»

Hailey sulle prime sembra offesa, poi mi guarda, e prima di riuscire a fermarsi... Scoppia a ridere.

«Siete proprio uguali» dichiara tra le risate, portandosi una mano sulla pancia.

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