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La mattina arrivò subito. L'incontro con i calciatori sarebbe stato alle 11 ed ora erano solamente le 7:30. Decisi di far dormire ancora un po' Luis e mia mamma. Ero sempre stata la mattutina della famiglia, a contrario di mio fratello che preferiva dormire sempre piuttosto che alzarsi presto. È sempre stata mia abitudine alzarmi all'alba, certe volte poteva essere un bene ma altre volte maledicevo sempre questa cosa, perché nonostante potessi sfruttare tutta la mattinata per fare qualcosa di produttivo, avrei preferito dormire. Ma avevo come un blocco che mi faceva svegliare sempre alla stessa ora...

Oggi è domenica, e per fortuna non si lavora. È il mio unico giorno libero, ma non mi lamento, perché amo il mio lavoro, rifarei tutto da capo.

Presi il telefono per passare un po' il tempo, come al solito aprii instagram e nella schermata home mi apparve un'immagine di tutta la squadra del psg. In primo piano c'erano i tre più famosi: Mbappè, Messi e Neymar. La foto aveva una scritta al di sotto "vi aspettiamo domani alle 11", il post era di ieri sera.
Per curiosità decisi di andare a cercare il profilo di qualche calciatore, il primo che mi venne in mente fu Mbappè.

Non feci in tempo ad aprire l'account che qualcuno mi toccó la spalla -buongiorno- disse mia mamma facendomi sobbalzare

-buongiorno, mi hai fatto prendere un infarto- portai la mano al petto in segno di spavento e mi girai per poterla abbracciare per bene. -il piccolino dorme?-

-sí, sarà difficile svegliarlo dopo- andò verso il salotto per prendere una felpa -fa freddo oggi- disse tremolante

-eh si- accesi il telefono per vedere l'orario -dicono che alle 11:30 si metta a piovere- speravo il contrario, ma purtroppo credo proprio che non succeda.

-vado a farmi una doccia- annuii e se ne andò in bagno.

Decisi di iniziarmi a vestire, sapevo che dopo avrei anche dovuto vestire Luis quindi non c'era tempo da perdere.

Mi avviai in camera e aprii l'armadio. Non avevo nulla di questa squadra, mi piaceva ma non a tal punto da comprare una maglietta. Optai per un outfit dai colori del psg, ovvero blu, rosso e bianco. Misi una maglietta blu, con dei jeans e delle scarpe rosse e bianche. Mi guardai allo specchio facendo una smorfia, che schifo. Ritornai davanti all'armadio sbuffando, okay penso che avrei dovuto abbandonare solamente quelle scarpe orrende. Andai sul sicuro con le mie amate air force, mi incamminai nel bagno di camera mia per darmi una sistemata, non amavo truccarmi ma rare volte lo facevo, come oggi. Misi solo un po' di correttore, stando attenta a non coprire le mie lentiggini e misi un velo di mascara.

Ritornai allo specchio, squadrando la mia figura riflessa. Non potevo dire di avere un fisico perfetto, ma mi ci avvicinavo abbastanza. Era probabilmente l'unica cosa che apprezzavo di me stessa. Sono sempre stata molto insicura, e lo sono tutt'ora, ma ecco, la cosa in cui lo sono di meno è probabilmente il mio fisico.

Riguardai l'orologio per l'ennesima volta, sono le 10, okay è decisamente arrivato il momento di svegliare Luis. Andai in camera e silenziosamente mi avvicinai. Lo ammirai dormire beatamente su un lato, sembrava un angioletto.

-auguri amore, dobbiamo svegliarci- gli lasciai un lieve bacio sul collo prendendolo in braccio -ricordi la sorpresa?- lo sentii mugolare qualcosa che non capii, ma uscii dalla stanza con lui tra le braccia

-voglio dormire- muguló strizzandosi gli occhi ripetutamente

-non te ne pentirai, andiamo a vestirci-

Lo posai sul letto per poterlo vestire, presi la maglietta che mi aveva mostrato il giorno prima e un semplice pantalone della tuta nero.

-dove andiamo?- mi chiese ancora assonnato mentre gli mettevo i pantaloni

-è una sorpresa, lo scoprirai soltanto vivendo- lo riguardai da capo a piedi per verificare che tutto fosse perfetto.

Lo presi e lo misi per terra per poi accompagnarlo in cucina per fargli mangiare qualcosa. Sapevo che amasse le solite brioche confezionate, quindi mi ero preparata già qualche giorno prima nel comprarle. Preparai il latte con del cacao e glielo porsi.

-va bene?- mi riferii alla colazione. Lui annuì mentre addentava la sua brioche.

In poco tempo arrivarono subito le 10:30, era l'ora di partire. Per arrivare al parc des princes, avevo calcolato ci volessero 20 minuti dato che distava solamente pochi minuti dal posto in cui lavoro.

Mia mamma finalmente uscì dal bagno così la salutammo frettolosamente prima di uscire di casa. Presi per mano Luis, che era ancora molto pensieroso, poverino non aveva la minima idea di dove stessimo andando.

Luis si sedette nel posto anteriore, mentre io andai alla guida. Partì subito con allegria al pensiero della reazione che avrebbe avuto il mio fratellino. Amavo vederlo felice, se era felice lui lo ero anche io. Da quando è nato siamo subito diventati inseparabili. Ho sempre voluto una sorellina ma ora non posso chiedere di meglio, tutti i miei pregiudizi si sono annullati appena ho visto per la prima volta quella piccola peste che sorrideva mostrando le sue gengive ad ogni mio piccolo gesto.

Fermai la macchina: eravamo arrivati a destinazione. Mi girai per capire se Luis aveva finalmente capito dove fossimo diretti, e quando lo feci vidi subito la sua faccia stupita.

-q-questo è lo stadio del psg?- chiese ancora incredulo. Mi limitai ad annuire prontamente rivolgendogli un sorriso.

-andiamo Luis, tra poco vedrai il tuo idolo- feci l'occhiolino

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrWhere stories live. Discover now