19.

729 28 8
                                    

Ormai si era fatta notte fonda, eravamo in quel locale da molto tempo, avevamo mangiato e chiacchierato a volontà. L'ansia ormai era svanita, sono stati tutti gentilissimi con me, l'accoglienza di queste persone me la ricorderò per sempre.

-scusate- qualcuno richiamò l'attenzione di tutti dal microfono, era Neymar. Prima di continuare a parlare mi guardò -grazie a tutti per questa fantastica serata. Jenna ha avuto modo di conoscere tutti, ed è super contenta della vostra accoglienza. Grazie ancora, e ricordiamo -3!- disse quelle ultime parole contentissimo, ricordavo solamente ora che mancavano solo tre giorni al processo. Dopo che Neymar pronunció quelle parole, tutti, contenti lasciarono il locale, salutandoci allegramente.

Rimanemmo solo noi due, nel silenzio tombale. Andai verso l'attaccapanni per prendere il cappotto, ma Neymar me lo impedí, con un gesto rapido mi voltò per farmi ritrovare a pochi centimetri da lui. In quella stanza regnava il silenzio totale, accompagnato dai nostri fiati corti.

-quindi saremmo ancora solo amici?- mi sfidò con un sorrisetto ammiccante, non riuscii a contenermi e istintivamente mi morsi il labbro. Annuii, sorridendo, sapevamo entrambi che in realtà non era affatto così

-amici, semplici amici- mi distaccai, a malincuore,  interrompendo questo contatto. Lui mi guardò beffardo mentre io cercai di fare ciò che mi impedì lui stesso di fare. Presi il cappotto e lo indossai. Quando mi voltai notai Neymar seduto sul tavolo più vicino intento ad osservarmi attentamente da capo a piedi

-sai, quel vestito starebbe bene per terra- i suoi occhi risalirono sul mio viso. Mi ispezionò attentamente, senza tralasciare nessun dettaglio. Mi fece arrossire, il suo sguardo mi trafiggeva persino l'anima.

-Neymar finiscila- con un gesto fugace presi la borsetta che avevo posato per un momento per terra, dovevo scappare da lì, altrimenti non avrei più resistito. Scese dal tavolo, con nonchalance, camminò deciso in mia direzione, forse aveva bevuto un po' troppo -mi porti a casa?- domandai cercando di ignorare il suo sguardo che mi pietrificava ogni santa volta

-andiamo- tirò fuori le chiavi della macchina per mostrarmele. Si mise anche lui il giubbotto, mentre io lo osservavo incantata, la sua bellezza mi disarmava ogni volta -ci sei?- rise -dai non riesci a resistermi più ho capito- mi prese per il braccio per incoraggiarmi a uscire da quella porta. Io ancora abbastanza incantata riuscii a muovermi e solo dopo mi resi conto di ciò che era appena successo. Ignorai per un momento quella situazione e ritornai alla realtà.

Neymar mi aprì la portiera per farmi entrare in quella macchina lussuriosa. Mi soffermai ad osservarla -immagino che questa sia una delle tante?- domandai curiosa mentre passavo una mano sulla sterzo argentato. Quella macchina era decorata perfettamente: l'interno era tutto argento con qualche nota di oro, rendendo riconoscibile il proprietario

-eh, si- mi guardò -ma lei è la mia preferita- mise in moto -è il mio gioiellino- si concentrò sulla strada, lasciando stare per un attimo quel discorso.

Lo scrutai mentre guidava concentrato. Il suo sguardo era fisso sulla strada perciò non si sarebbe mai accorto che lo stessi osservando. Premette le labbra mentre cambió la marcia e per un momento mi soffermai sulla sua mano. Era tatuata anch'essa, come praticamente tutto il resto del suo corpo. Aveva un certo fascino anche lei, le dita nodose si muovevano delicatamente sullo sterzo ad ogni curva. Sembravano curate, dopotutto cosa ti puoi aspettare da un uomo come Neymar?
Portò la mano sulla faccia, strofinandola sulla barba corta. Così il mio sguardo passò dalla mano, al viso, seguii ogni suo movimento. Di profilo era ancora più bello: le labbra schiuse dimostravano la sua concentrazione mentre la fronte corrucciata era segno del fatto che stesse pensando a qualcosa che lo stava infastidendo

-a che pensi?- chiesi notando la sua espressione infastidita

Neymar
In questo momento in testa avevo solo Bruna, quando in realtà volevo che ci fosse solo Jenna.
Il suo viso angelico, contrario al suo carattere da diavolo, mi perseguitava. Perché avrei dovuto lasciarla prima di commettere questo grande errore, ovvero quello di tradirla. Ma ormai era troppo tardi, e in qualche modo dovevo farmene una ragione perché in questo momento non l'avrei sicuramente potuta lasciare. La tentazione di scriverle un messaggio di addio era molto alto, ma avrei aspettando il suo ritorno per poterla lasciare definitivamente. Non so neanche quando tornerà, ma solo l'idea mi fa venire la nausea. La voce di Jenna mi riportò alla realtà. Mi chiese a che stessi pensando..

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrWhere stories live. Discover now