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Mi svegliai lentamente a causa dei russi di qualcuno provenienti dal lato opposto del divano enorme. Alzai il busto per capire chi fosse e quasi scoppiai a ridere nel vedere quella scena: Marco abbracciato a Kylian che gli russa praticamente in faccia. Non so come faccia Marco a non svegliarsi.

Dopo aver adocchiato anche Rafaella che occupava mezzo divano, e aver lasciato un bacio leggero a Neymar che stava a fianco a me, mi alzai delicatamente per non svegliare nessuno.

Sbadigliai e per prima cosa mi avviai in bagno per capire in che situazione mi trovassi. Quando mi vidi allo specchio fui sorpresa di non essere in condizioni orrende, quindi mi limitai a sciacquarmi il viso per riuscire a svegliarmi. Dopo aver fatto anche i miei bisogni mi diressi in cucina dove mi venne in mente un'idea: preparare la colazione a tutti. Non conoscevo perfettamente quella cucina ma me la sarei cavata comunque.

Aprii il frigo in cerca di qualche idea ma all'interno vi erano pochissime cose, che non sarebbero sicuramente state in grado di essere degne di una colazione ricca. L'unica soluzione era andare a comprare qualcosa.

Corsi in camera di Neymar dove presi una felpa qualunque e dopo essermi accertata di avere una tuta non esageratamente casalinga mi fiondai all'ingresso della casa. Misi il giubbotto e presi il mio telefono, per poi uscire di casa. Erano le 7, avevo dormito solamente 3 ore dopo aver fatto baldoria ieri sera, ma nonostante tutto non sentivo stanchezza.

Sono sempre stata così, ogni volta che mi si da l'occasione di avere vacanze, non le sfrutto mai abbastanza. Ma alla fine ho voluto svegliarmi io, quindi niente mi pesa in questo momento.

A passi svelti raggiunsi una pasticceria aperta nelle vicinanze. Stavo per entrare quando sentii una presenza dietro di me, mi girai e venni quasi invasa da paparazzi. Non ce ne erano molti, ma io di certo non ne ero abituata. Uno di questi mi chiese la mia situazione sentimentale e io lo ignorai solamente, sperando funzionasse a farli andare via, ma non se la diedero vinta

-qual è la sua situazione sentimentale? Che ci fa qui vicina alla casa di Neymar?- chiese uno di questi, così irritata risposi sicura

-sicuramente non sono tenuta a dirvi queste cose, sono affari miei e ora vi prego di farmi andare, grazie- dissi con un sorriso per cercare di essere cortese.

A fatica riuscii ad entrare dentro a quella pasticceria, come se fossi riuscita ad arrivare sul monte Everest. Ad accogliermi ci fu una signora abbastanza anziana che mi sorrise allegramente. Mi feci avanti e lei capendo la mia esigenza, mi guardò per farmi avanti a parlare.

Osservai cosa ci fosse di appetitoso dentro quella piccola vetrina. C'erano molte cose, ma le prime che attirarono la mia attenzione furono inevitabilmente le brioche.

-5 brioche vuote grazie- dissi indicandole.

Si mise i guanti e con delle pinze le prese mettendole in un sacchetto, poi alzò lo sguardo verso di me

-desidera altro?- chiese sempre con il sorriso.

A fianco alle brioche vi erano dei macarons molto invitanti e colorati, quindi non feci a meno di prendere anche questi

-una decina di macarons, e poi basta così, grazie- terminai la frase guardandola sorridendo.

Pagai tutto e uscii da quella pasticceria pronta ad assaggiare tutto. Speravo non si fossero ancora svegliati per potergli fare una sorpresa a tutti gli effetti...

Mentre camminavo abbastanza svelta mi guardai attorno, studiando e scrutando ogni particolare di quella magnifica città francese. La torre eiffel era in bella vista e si notava solo la punta, sovrastata da diversi palazzi. Il clima come sempre era abbastanza freddo, ma non molto rispetto agli altri giorni, oggi era previsto sole nonostante fosse il primo di gennaio. Un nuovo anno è arrivato senza che neanche me ne accorgessi. La città sembrava essere già abbastanza trafficata e attiva nonostante fossero solamente le 7 di mattina. Sui marciapiedi vi erano poche persone perché la maggior parte erano in macchina che guidavano per chissà quale rotta.

Tra questi potei anche scorgere un viso che avevo già visto. Quasi faticai a ricordarmi di chi si trattasse, ma subito dopo mi venne tutto alla mente. Davanti al semaforo, fermo ad aspettare di poter attraversare c'era il mio nuovo collega, che se non mi sbaglio si chiamava Albert. Lo affiancai, dovendo anche io sorpassare le strisce pedonali, speravo mi riconoscesse, così da poterlo salutare senza dover far finta di niente.

Si girò in mia direzione con una sigaretta in bocca -ciao!- lo salutai

-ciao Jenna!- mi salutò sorridendo, buttando la sigaretta per terra. La spense pestandola e quando scattò il verde camminammo entrambi verso l'altro lato del marciapiede -ci vediamo a lavoro- disse riservandomi un ultimo saluto.

Questo incontro molto casuale non mi disturbò più di tanto, se non fosse stato per il fatto che ero in condizioni non molto eccellenti, ma tanto non mi dovrebbe interessare dato che lui è solamente un collega di lavoro.

Fui curiosa di sapere dove fosse diretto, ma scacciai quel pensiero in cerca di pensare a qualcos'altro.

Quando arrivai finalmente a casa di Neymar tirai un sospiro di sollievo perché fortunatamente stavano ancora tutti ronfando. Quindi con calma sistemai tutto sul tavolo e dopo aver finito ammirai il mio capolavoro.

E proprio in quell'esatto istante qualcuno mi circondò i fianchi con le braccia, intuii fosse Neymar e infatti quando mi girai confermai le mie tesi. Lo vidi con i capelli tutti arruffati e lo
sguardo da sonno, ma per me era sempre perfetto. Sorrise e senza nemmeno proferire parola si fiondò sulle mie labbra lasciandoci un bacio leggero

-buongiorno- disse con voce roca e impastata

-buongiorno a te O'ney- dissi e mi spostai per fargli vedere il mio capolavoro, quando lo notò il suo sguardo cambiò diventando meravigliato

-wooow, hai fatto tutto tu?- chiese

-certo- risposi soddisfatta -svegliamo quei dormiglioni- guardai alle sue spalle vedendo i tre dormire ancora beatamente esattamente come li avevo lasciati prima.

Neymar non se lo fece ripetere due volte che corse verso i ragazzi e iniziò a urlare cose abbastanza insensate. Fece versi e sbattè le mani ripetutamente, finché Kylian si portò le mani alle orecchie

-coglione fammi dormire- urlò lui che sembrava essersi già ripreso dalla sbronza di ieri

-dovete svegliarviii- fece una pausa in attesa che si alzassero -c'è la colazione che vi aspetta-

Dopo quella frase Kylian scattò in piedi, costringendomi a scoppiare a ridere, nel frattempo anche Marco era scattato in piedi, vedendo Kylian che lo aveva fatto.

Kylian ancora spaesato si guardò intorno -ma perché sono qua?- chiese stropicciandosi gli occhi

-perché hai fatto baldoria ieri- dissi io, lui si girò in mia direzione

-ah buongiorno Jenna- disse ancora totalmente addormentato -quindi qual è questa colazione?-

-se vieni in cucina te la faccio vedere- dissi.

Marco raggiunse la cucina prima di Kylian che dopo di lui si leccò i baffi vedendo tutto quel cibo sul tavolo. Rafaella era ancora sdraiata sul divano quindi procedetti a svegliarla.

Andai da lei e la toccai -Rafa, sveglia- dissi e dopo numerosi richiami finalmente aprì gli occhi. Anche lei non sembrava capire niente, mi guardò a mala pena in faccia e dopo alcune occhiatacce parlò

-ma che cazzo ci faccio qui?- chiese

-post sbronzata di capodanno- feci spallucce, cercando di farle tornare alla memoria ciò che era accaduto la scorsa notte

-ah, però non mi ricordo niente-

-meglio così fidati- dissi accennando una risata.

Andammo tutti a fare colazione, per fortuna fu tutto di loro gradimento e mi presi solamente i ringraziamenti, mentre mi godevo quelle delizie.

SPAZIO AUTRICE
Scusate se questo capitolo è un po' noioso 😑

LEGGETE⬇️
comunque volevo dirvi che d'ora in poi aggiornerò ogni giorno alle 23/23:30, e se riesco anche verso le 13/13:30. Fatemi sapere se secondo voi le 23 vanno bene o se è troppo tardi, nel caso cercate di dirmi un orario, proverò a soddisfarvi nel caso le 23 fossero troppo tardi.

Un bacione, al prossimoo❤️

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrWhere stories live. Discover now