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Appena pronunciai quelle poche parole Neymar frenò di getto facendomi persino sbilanciare in avanti. Lo osservai, aveva le mani salde sul volante e l'espressione fissa sulla strada. Non sembrava arrabbiato, ma tantomeno contento.

Aspettai che realizzasse che cosa gli avevo appena detto, ma dopo 30 secondi non arrivò nessuna risposta

-ti prego dì qualcosa- dissi infine, in attesa di qualche suo segnale.

Si girò, ora guardava solo e unicamente me, i suoi occhi erano nei miei. Sorrise. Quel gesto, mi aveva tranquillizzata, così sorrisi a mia volta.

Mi prese la mano, potei percepire le sue totalmente sudate. Abbassò lo sguardo per un momento verso il basso, ma l'attimo dopo i miei occhi si immersero nuovamente nei suoi.

-io...- si schiarì la voce -mi hai lasciato senza parole- disse infine

-non lo vuoi? Lo posso capire benissimo, abbiamo affrettato le cose, hai ragione, scusami- dissi frettolosamente in panico

-nono calmati Jen, tutto ciò che hai detto non è vero- prese una pausa -io lo voglio questo bambino- mi rassicurò con lo sguardo e stringendomi lievemente la mano -mentirei se dicessi che mai ho pensato di avere un bambino con te, perché ogni volta che ti vedevo passare di fronte a me immaginavo ogni volta che camminavi anziché da sola tenendo per mano un bimbo, nato dalla nostra unione, quindi semplicemente mi è difficile pensare che tutto ciò ora si sia realizzato, capiscimi- annuii -è vero, potrebbe ancora sembrare presto, ma non lo è, ho scelto la mia compagna di vita e sei proprio tu-

Mi aveva lasciata senza parole, come ogni volta che apriva bocca anche per dire una scemenza. Ero incantata nel guardarlo. Faticavo a credere che l'uomo che ho sempre desiderato ora lo ho con me, al mio fianco, che presto diventerà il padre del mio primo bimbo.

-ti amo- dissi decisa

-ti amo anche io, anzi, vi amo- mi diede un bacio, lieve e delicato.

In silenzio, senza dire nulla, mi alzó il maglione, era intento a guardare la mia pancia. La guardò, poi alzò lo sguardo su di me, sorrise e guardò di nuovo la pancia quasi impercettibile.

-quindi qua dentro sta crescendo un mini noi- disse con voce sottile

-esattamente, voti maschio o femmina?- il mio sguardo si accese, ero troppo curiosa di sapere la risposta.

-sinceramente basta che sia in salute, per il resto mi va bene entrambi, però dato che ho già un maschietto mi farebbe piacere provare anche l'esperienza di essere padre di una femminuccia- ci riflesse su per un attimo e subito dopo aprì nuovamente bocca -anzi non è vero, perché poi se somiglia a te mi tocca spaccare la faccia a qualcuno e mi tocca tenerla a bada... la mia gelosia non reggerebbe-

Scoppiai a ridere -povera bambina allora..-

Parlammo per tutto il tragitto fino ad arrivare nuovamente a casa. Ma stavolta Neymar avrebbe messo piede in quella casa con la consapevolezza di star per diventare padre per la seconda volta.

Quando Neymar aprì la porta di casa però apparve una figura proprio in salotto. Stranita lo guardai, ma lui non accentuava nemmeno un minimo di preoccupazione, al contrario sorrise quasi emozionato.

-lui è il mio tatuatore Joseph- disse infine.

Ero confusa, ma per il momento cercai di sembrare allegra e spensierata, senza alcun turbamento.

-oh, ok, io sono Jenna- sorrisi presentandomi, lui mi sorrise cordialmente e a quel punto calò il silenzio. Guardai nuovamente Neymar confusa e poi finalmente decisi di mettere fine a questa confusione -ma... che ci fa lui qui?-

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrWhere stories live. Discover now