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-quindi tu saresti l'avvocato di Ney?- disse Antonella mentre sorseggiava un bicchiere di vino

-si- risposi sorridendo, era da un po' che stavamo parlando, mentre i ragazzi giocavano alla play -te lo dico sinceramente, all'inizio ero super agitata, ma poi mi ha calmata lui stesso- risi

-eppure non sembra che tu sia solo il suo avvocato- si interruppe -parla sempre di te, io e lui ci vediamo spesso perché vengo a prendere Leo agli allenamenti, e ogni volta li noto intenti a parlare di te- rimango un po' spiazzata da quella frase

-beh, ci siamo visti un paio di volte, andiamo molto d'accordo- conclusi quel discorso -tu da quanto stai con Leo?-

Per fortuna ero riuscita bene a deviare il discorso perché aveva iniziato a parlarmi di come si erano conosciuti lei e suo marito. Non riuscivo a stare concentrata nell'ascoltarla perché dietro di lei vedevo Neymar ridere. La sua risata ogni volta mi faceva sorridere, ne ero praticamente diventata dipendente. Sarei rimasta tutta la vita ad ascoltarla.

-..ed è così che ci siamo conosciuti- di tutto quel discorso captai solamente queste parole, tutta colpa della risata di Neymar. Mi limitai ad annuire sorridendo, per essere convincente. Quando ci alzammo per raggiungere i ragazzi, sentii subito il bisogno di andare in bagno, mi stava per scoppiare la vescica.

-vado un attimo in bagno- gli altri annuirono, e io scappai in cerca del bagno

-in fondo a destra- urlò Ney

Trovai il bagno e mi ci fiondai dentro, senza aspettare un secondo di più mi sedetti sulla tavoletta. Feci i miei bisogni e mi alzai rimettendomi su i pantaloni. Sospirai perché stavo trattenendo la pipì da un sacco di tempo.
Mentre mi lavavo le mani, sentii la porta bussare e subito dopo la vidi aprirsi. Entrò Neymar con tutto il suo fascino.

-non ho detto avanti, e se ero sul water?- risi

-ho sentito l'acqua del lavandino- fece spallucce -sono venuto a controllare che non fossi caduta nel cesso- rise

-sono ancora viva per fortuna- mi asciugai le mani sotto lo sguardo di Neymar. Cercai di uscire dal bagno ma fu lui stesso a non permetterlo.

Mi prese per i fianchi. Sentii una scossa elettrica appena mi sfiorò. Respiravo a tratti, faticosamente. -Neymar- ansimai, cercando di capire cosa stesse facendo

-shh- mi strinse di più a se guardandomi con quegli occhi che sogno ogni volta che vedo qualcosa di verde. Mi ammutolì posando le sue labbra sulle mie. Non mi sembrò vero. Non lo respinsi, anzi, assecondai ogni suo movimento. Mi appoggiò alla porta, facendomi aderire la schiena perfettamente. Mi sembrò di stare sulle stelle mentre lo baciavo. Non mi era mai capitata una cosa del genere. Mi staccai tremolante, stavo morendo dentro, le sue labbra soffici mi avevano fatto impazzire.

-scusami- dissi scansandomi -n-non avrei dovuto continuare- cercai di andarmene ancora

-sono stato io a baciarti- mi guardò intensamente -e non mi sono pentito affatto- rimase immobile, guardandomi, con gli occhi più belli del mondo. Sorrise, facendomi vorticare la testa.

-siamo solo amici vero?- non so perché dissi quelle quattro parole, infatti mi pentii subito

-si- rispose lui, notai un po' di delusione nel suo sguardo

-andiamo- riuscii a dire, stavo andando a fuoco, avevo bisogno di aria -devo prendere un po' di aria- cercai la porta, mentre tutti mi vedevano uscire.

Varcai quell'enorme porta, sotto lo sguardo di tutti, ma per ora non mi interessava. Presi aria ripetutamente, me ne serviva e anche molta. Metabolizzai solo ora tutto ciò che era successo, è stato solo un frainteso, io e Neymar siamo solo amici. Osservai le stelle che splendevano in questa serata serena. Mi concentrai solo su quelle per un momento. Ma una scintilla proveniente dalla casa davanti mi fece ritornare alla realtà. Ripercorsi tutto quello che era successo in un secondo, non era granché, ma aveva un peso enorme.

Neymar
-che è successo?- chiese Kylian una volta tornato in salotto. Non potei mentirgli, né a lui, né a tutti gli altri

-ho fatto una cazzata- abbassai lo sguardo -ho tradito Bruna- dichiarai tutto d'un fiato. Gli altri non erano stupiti, sembrava che in qualche modo se lo aspettassero.

-cosa ti aspettavi Neymar? È da troppo tempo che vai avanti con questa finta relazione. Ti avevo detto di lasciarla- intervenì Leo, aveva ragione

-poi credi che non ci siamo accorti del modo in cui guardi Jenna?- Kylian mi guardò -non fai altro che parlare di lei-

-ma siamo solo amici- dissi

-e da quando gli amici si baciano?- adesso fu Antonella a parlare -va da lei-

Feci quello che mi aveva detto, percorsi la distanza tra dove mi trovavo, alla porta, con passi lenti. Ero rimasto male dal fatto che lei stessa mi aveva detto che fossimo solo amici, ma in qualche modo aveva ragione. Aprii la porta lentamente. La notai intenta a guardare il cielo, forse le stelle. Mi avvicinai a lei.

-scusami, non avrei dovuto- si girò verso di me

-tranquillo, io non ti ho neanche respinto- mi sorrise lievemente. Mi abbracciò, non me l'aspettavo, ma ricambiai l'abbraccio con affetto. -amici come prima?- sussultai, non amavo sentire quelle parole

-amici come prima- riuscii a dire, a malincuore. Lei non era al corrente del fatto che fossi "fidanzato" e se lo fosse venuta a sapere probabilmente si sarebbe incazzata a dir poco.

Sciolsi quell'abbraccio che sembrava essere durato un eternità e mi ritrovai per l'ennesima volta a guardarla negli occhi, non potevo fare a meno di farlo. Erano così semplici i suoi occhi, ma per me significavano tanto.

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora