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Neymar

Avevo appena terminato l'allenamento, stavo per tornare a casa, ma qualcuno mi richiamò, era il mister.

-Neymar, vogliono intervistarti- mi disse appena si avvicinò a me.

-va bene- dissi

-vieni-

Mi diresse nella stanza delle interviste, appena misi piede in quelle quattro mura una miriade di giornalisti urlavano il mio nome. Migliaia di flash mi accecarono e non ci stavo capendo più niente ormai.

Mi sedetti alla postazione, sotto lo sguardo dei giornalisti pronti a dare aria alla bocca. Appena mi misi comodo aspettai che procedettero con le domande.

Sinceramente non avevo molta voglia, non vedevo l'ora di andare a casa per riposarmi. Gli allenamenti di oggi erano durati dalle 16 alle 20 e mi avevano distrutto.

Ecco che finalmente il primo giornalista si fece avanti.

-come prospetti questa stagione? Tutto il lavoro che stai facendo ti sembra apprezzato?-

Domanda tranquilla, a cui avrei risposto tranquillamente.

-questa stagione mi sta dando molte soddisfazioni. Questa squadra, il PSG, credo sia la migliore della Francia e sono contento di essere qui. Le ultime partite sono state a nostro favore, abbiamo portato a casa dei risultati che hanno fatto contento tutto il club, ma tutto questo è stato grazie al nostro lavoro, alla nostra fatica e allo spirito di squadra, solo con questi si raggiungono questi obiettivi.
Per quanto riguarda me, sono molto contento di come sta proseguendo questa stagione. Ho molta grinta e forza e spero di continuare così. Tutto il lavoro, i gol e gli assist sono sempre molto apprezzati- conclusi con un sorriso.

Il giornalista sembrò soddisfatto da quella risposta, quindi poterono finalmente proseguire.

-cosa ne pensi del soprannome che ti hanno associato, ovvero O'ney? Il paragone con Pelé pensi sia corretto?-

Un colpo al cuore. Non mi aspettavo minimamente questa domanda. Eppure quel nome tra le labbra di Jenna usciva diverso. Era più piacevole, sensuale, ma ora non potevo pensare a lei. Feci un sospiro e parlai

-sono molto contento che i tifosi mi paragonino a Pelé. Di certo lui è stato un gran fuori classe ed essere paragonato a lui per me è come un sogno, ma credo che io debba ancora lavorare sodo per raggiungere il suo livello-

E anche la seconda è andata, non è scivolata perfettamente ma sono riuscito a cavarmela. Ecco che arrivò la terza. E se la seconda mi aveva turbato, la terza lo farà ancora di più.

-si può sapere che cosa sia quel braccialetto che tieni al polso? In molti dei tifosi lo hanno notato, pensano che da quando hai indosso quello le tue prestazioni siano migliorate e ora siamo curiosi di sapere chi te lo abbia regalato e cosa significhi per te-

Mi guardai il polso, girai il braccialetto perché ora le due iniziali erano in bella mostra. Trattenni per un momento il fiato, non dovevano toccare questo tasto. Non alzai lo sguardo, non sapevo cosa rispondere. In questo momento tutto sembrava fatto apposta, perché ogni cosa mi riportava a Jenna, proprio ora che la volevo dimenticare, dopo quello che aveva fatto.

-scusatemi- mi alzai e lasciai quel posto, in cui arieggiava fin troppa pressione.

Mentre camminavo verso l'uscita sentivo le voci che mi chiamavano, che mi imploravano di restare lì e che si chiedevano perché non avessi risposto a quella domanda e perché avessi reagito così.

La risposta era molto semplice, ma sicuramente non l'avrei detta a loro, perché non sapevano nulla della mia vita privata e non ne dovevano sapere nulla.

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrWhere stories live. Discover now