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Sorseggiai il caffè che mi aveva portato Carl. Oggi è stata l'unica volta che non mi sono svegliata all'alba, e di conseguenza non ho fatto in tempo a fare colazione. Non so esattamente cosa mi sia preso.

Ieri sera purtroppo mio fratello e mia mamma se ne sono andati, dopo aver festeggiato insieme il compleanno di Luis. Doveva tornare a scuola quindi si sono affrettati per arrivare ad un orario fattibile.
D'improvviso vidi Carl maneggiare una pallina di vetro color smeraldo. Mi vennero subito in mente i due occhioni che avevo incontrato il giorno prima, al parc des princes.

-mi stai ascoltando?- ad interrompere i miei pensieri fu proprio Carl. Scossi la testa e tornai alla realtà.

-si scusami, che stavi dicendo?- mi misi in posizione per ascoltarlo

-hai un nuovo cliente, non so bene di chi si tratti, ma mi hanno detto di riferitelo. Dicono che sia stato accusato di stupro- persi un battito. È sempre stato l'argomento di cui ho odiato parlare. Non so se lui sia innocente, ma fa comunque un certo effetto -da quanto ho capito, dovrebbe essere innocente- tirai un sospiro di sollievo

-odio affrontare questi argomenti- dichiarai fissando il vuoto -quando potrò sapere di chi si tratta?-

-domani mattina lo accoglierai in ufficio, ora vado- mi salutó sorridendo e se ne andò socchiudendo la porta.

Ultimamente sembra tutto incentrato in questo argomento, è tutto così stano.. Non che questa cosa mi abbia colpito personalmente, semplicemente mi ha sempre dato fastidio il fatto che qualcuno abbia potuto abusare su una qualsiasi donna innocente. La mia empatia e sensibilità con le persone in generale penso che abbia molto peso a riguardo.

Cercai di non pensarci su più di troppo e ripresi il mio lavoro sistemando alcune cose.

...

Come sempre, presi la borsa e la giacca e uscii dal mio ufficio per tornare a casa.

Non ero molto dell'umore di cantare, quindi per oggi lasciai la radio spenta. Fa freddo e diluvia da molti giorni, sono meteoropatica e penso che questa sia letteralmente la mia condanna. Se prima ero felice perché a momenti sarebbe arrivata la mia famiglia ora che scusa potrei usare? Nessuna. Questo è il periodo che odio di tutto l'anno: quello in cui non hai nessun motivo di essere felice. Esegui la tua vita monotona con le tue stesse abitudini, sveglia, lavoro, casa, mestieri, eccetera, fino a quando non ti stanchi.
Non c'è un momento preciso in cui arriva questo periodo ma so solamente che lo odio a morte. Mi sento inutile e l'unica cosa in cui mi possa concentrare è il lavoro. La cosa peggiore che mi possa capitare sarebbe fallire in questo, a quel punto penso che sarei proprio giù di morale come non mai.

Buttai le cose in un punto impreciso della stanza
principale della casa e mi precipitai sul divano.
Presi un libro e mi ci immersi dentro, varcai la porta della mia passione più grande: leggere.
Ho sempre amato leggere fin da piccola, inizialmente leggevo i fantasy, fino a quando, all'età di 12 anni, lessi il primo romanzo rosa, di cui mi innamorai subito. Tutt'ora leggo questo genere di libri. Fantasticare su una possibile relazione così perfetta, è distruttivo, ma allo stesso tempo mi fa sentire bene. Mi distacco per quelle poche ore dalla realtà ed entro nel mondo dei sogni, che puoi solo desiderare, niente di più. Mi chiedo se nella realtà possa esistere il vero amore, non penso di averlo mai provato e chissà se mai riuscirò a provarlo, non è assolutamente scontato trovare la propria persona.

Neymar
-mi hai tradito Neymar! Ti rendi conto? Ti rendi conto anche del gesto orribile che hai fatto?- sbottó Bruna in lacrime

-quante cazzo di volte te lo devo ripetere che non ho fatto nulla!- persi la pazienza, ero stato fin troppo calmo fino ad ora. Sbattei la porta ed uscii di casa per rinfrescarmi le idee

Ebbene sì, mi hanno accusato di stupro. Una stupida e infantile ragazzina di 20 anni, si è inventata tutto un piano per farsi notare. Sono sicuro al cento per cento di non aver mai toccato nessuna donna senza il suo consenso, non mi permetterò mai, e poi mai. Ora Bruna è incazzata con me, e non pensa al fatto che mi stiano incolpando di cose insensate, ma bensì ad altro, ovvero che io l'abbia tradita. I punti sono due: il primo, è che non l'ho assolutamente tradita perché non ho neanche toccato quella ragazza, e il secondo punto è che volevo tradirla. Stavo per portarmi a letto quella ragazza fino a quando ha iniziato lei ad aggredirmi senza permettermi neanche di parlare. Non so cosa le sia preso esattamente, so solo che non l'ho toccata.

Io e Bruna non andiamo d'accordo da un po' di tempo. All'inizio stava andando tutto gonfie e vele ma passati alcuni mesi insieme ci siamo distaccati dopo una grave discussione. Credevo di essermi veramente innamorato per una volta ma evidentemente non è così.
Non so esattamente cosa volessi fare quella sera, se fossi riuscito in qualche modo a tradirla come l'avrebbe presa? Starete tutti pensando che sono uno stronzo e me lo dico anche da solo. Devo lasciarla, non so in che modo ma prima o poi dovrò farlo.

Camminai ininterrottamente finché prese a squillarmi il cellulare. Risposi.

-Neymar, scusami, so che non faresti mai una cosa di questo genere, perdonami- sentii Bruna singhiozzare

-senti Bruna, mettiti nei miei panni, secondo te è bello non essere creduto neppure dall'unica persona che a tuo parere potrebbe crederti?- dissi con voce calma

-dai torna a casa-

-arrivo-

Misi giù la linea e sbruffai. Non volevo tornare a casa, non volevo avere Bruna tra i piedi. Calciai un sassolino per terra e mi incamminai verso casa.

Appena tornato non feci in tempo ad aprire bocca che mi squillò nuovamente il telefono, era mio padre, nonché mio manager

-papà? dimmi- ero confuso

-ho trovato un avvocato, domani alle 8:30 hai un appuntamento, ti mando l'indirizzo, purtroppo non potrò esserci ma fammi sapere come andrà- disse tutto d'un fiato mentre io ascoltavo attentamente

-va bene- lo salutai ed entrai in casa

Ad accogliermi ci fu Bruna che senza neanche parlare si fiondò tra le mie braccia, e io non potei che ricambiare l'abbraccio, so che non ero obbligato ma mi sentii tale.

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrWhere stories live. Discover now