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La luce del sole mi penetrò la pelle tanto che la sentii bruciare. Mi svegliai lentamente e sentii subito un fastidio sul braccio. Lo guardai, era totalmente rosso. Come avevo fatto ad ustionarmi in pieno inverno?!

Mi tolsi subito dalla luce che avevo ancora addosso e cercai di studiare per bene la situazione. Mi guardai intorno, ero sola, all'altro lato del letto non c'era Neymar.

Erano passati 2 giorni dal suo compleanno ed eravamo tornati perfettamente come prima, anzi il nostro legame si era rafforzato ancora di più.

Sbadigliai e subito dopo mi alzai per andare in bagno a fare pipì. Appena terminai i miei bisogni mi diedi un'occhiata allo specchio. Il mio aspetto non era dei migliori come da un po' di giorni ormai... Alzai la maglia, la mia pancia piano piano stava diventando più gonfia ma per ora non si notava quasi per nulla.

Ancora non lo avevo detto a Neymar. Non trovavo le parole e soprattutto il momento giusto. Temevo che l'avrebbe potuta prendere male e che a causa di questo mi avrebbe potuta abbandonare a gestire da sola un neonato.

Mi è sempre piaciuta l'idea di poter avere un piccolo essere nato dall'amore tra me e il mio partner, ma mai avrei pensato di poter rimanere incinta così presto. Stare con i bambini mi rilassa, nonostante siano molto esigenti. Ho avuto esperienza con il mio fratellino, ma vivere in prima persona il diventare mamma è una cosa totalmente diversa.

-perché ti guardi la pancia?- sobbalzai nel sentire quella voce, così soave ma che in quel momento mi mandò in panico molto in fretta.

Tirai subito giù la maglietta -nulla, mi sentivo un po' gonfia- Neymar era appoggiato allo stipite della porta del bagno e mi guardava con quello sguardo ancora addormentato.

-da quanto sei sveglio?- chiesi allora curiosa

-mah, da dieci minuti- si avvicinò a me protendendosi sempre di più verso il mio viso -tu invece?-

-qualche minuto anche io- dissi, mentre lui mi guardava dall'alto. Nonostante non fosse troppo alto affianco a me padroneggiava sempre con quell'aria altezzosa che lo avrebbe sempre caratterizzato.

-mh.. allora non ti dispiacerebbe ritornare nel letto?- mi prese per i fianchi -però non per dormire- sentivo dentro di me piano piano quel calore che si propagava in tutto il corpo. Gli occhi parlavano da soli, la sua idea non mi dispiaceva affatto. Dai fianchi risalì, mi sfiorò il braccio, provocandomi dolore dato che ero riuscita persino a scottarmi questa mattina.

-ahi!- spostai subito il braccio e ora lo sguardo di Neymar parve preoccupato

-che è successo? Ti ho fatto male?- mi guardò subito il braccio tutto rosso

-nono tranquillo, stamattina mi sono svegliata così- indicai le finestre -colpa del sole-

Neymar indietreggiò scoppiando a ridere -seriamente ti sei riuscita a scottare in pieno inverno?- tornò a ridere

-proprio così- ammisi mentre lui non faceva altro che deridermi.

-dai facciamo colazione e poi ti vado a prendere qualche crema, d'accordo?- chiese

-d'accordo- annuii con la testa.

Andammo velocemente a fare colazione con le solite cose. Il mio appetito era aumentato da quando avevo scoperto della mia gravidanza, ma soprattutto avevo voglie improvvise che purtroppo non sempre riuscivo ad accontentare.

-quindi vado a prenderti la crema?- mi chiese Ney mettendo l'ultimo boccone di fetta biscottata in bocca.

-va bene- dissi sorseggiando la mia tazza di latte.

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrWhere stories live. Discover now