18.

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Jenna
Stavo mettendo l'ultimo strato di rossetto quando sentii il telefono vibrare. Neymar era arrivato, ma io ancora non ero pronta.. Mancavano ancora i capelli.

Neymar- Jen io sono giù

Jenna- aspetta ti faccio salire un attimo perché non ho ancora finito

Neymar- va bene

Ai capelli avrei fatto una semplice coda bassa molto tirata, non ci avrei messo tanto, ma neanche pochissimo. Andai alla porta ostacolata dal vestito molto lungo. Era nero, con uno spacco laterale abbastanza evidente. Era stato Carl a convincermi a comprarlo, secondo me era troppo per stasera, ma lui ha insistito per far sì che lo prendessi, diceva che mi stava divinamente, quindi lo ascoltai..

Rischiai di inciampare, ma arrivai alla porta sana e salva. Non immagino quando dopo dovrò mettere i tacchi.. speriamo almeno siano abbastanza alti da non far farmi inciampare nel vestito.

-ciao- sorrisi aprendo la porta. Inizialmente non rispose, si limitò ad osservarmi da capo a piedi

-ciao- sorrise anche lui entrando, gli lasciai un bacio sulla guancia per salutarlo. -sei bellissima, Jenna, stasera farai davvero una bella figura- fece l'occhiolino. Arrossii subito, e cercai di fare un sorriso compiaciuto.

Mi diressi in bagno per continuare ciò che stavo facendo -se vuoi aspetta sul divano, se no vieni con me- dissi camminando, notai che non mi seguii quindi intuii che volesse rimanere sul divano.

Ritornai allo specchio, mi guardai. Stavolta mi ero truccata più del solito, oltre al mio solito mascara indossavo del correttore, del blush e un rossetto rosso. Lo avevo usato solo una volta, cioè oggi, e ammetto che non mi stava per niente male.

Iniziai a spazzolarmi i capelli, per poi raccoglierli in una coda. Mi riempii di gel e lacca e dopo aver messo anche una forcina, avevo finalmente finito. Spruzzai il mio buonissimo profumo e diedi un'ultima occhiata allo specchio. Chiusi gli occhi e sospirai, questa serata la pensavo dal momento che Neymar me ne aveva parlato. Ho paura di quello che gli altri potrebbero pensare su di me, devo riuscire a stare simpatica a tutti per poter acquisire la loro fiducia.

Presi coraggio e varcai la porta del salotto. Notai Ney intento a scrivere al cellulare qualcosa

-andiamo?- attirai la sua attenzione, nel frattempo misi i tacchi

-possiamo andare- si alzò, non mi tolse gli occhi di dosso neanche per un momento.

Arrivò al mio fianco, ma nonostante avessi i tacchi non riuscivo ad arrivare alla sua altezza. Aprii la porta e lasciammo casa mia. Mentre chiusi la porta a chiave Neymar prese l'ascensore.

Arrivati in macchina prima di partire Neymar mi rivolse uno sguardo

-non so se riuscirò a resisterti stasera, amica- sottolineò l'ultima parola pronunciando quella frase in un sussurro. Lo guardai, avevo le guance in fiamme. Solo ora osservai cosa indossava. Aveva una camicia bianca un po' sbottonata e un pantalone.

-ci proveremo- sussurrai a mia volta con un sorrisetto

Dopo quella breve conversazione mise in moto, l'ansia iniziò a salire sempre di più. Pensai a quanto sarebbe stato bello se con me avessi avuto al mio fianco le persone più importanti della mi vita, ovvero Luis e mamma. Loro mi hanno sempre supportato nonostante magari mi sia capitato di fare cose sbagliate. In questo caso, il loro supporto mi sarebbe stato veramente di aiuto.

Iniziarono a tremarmi le mani e Neymar probabilmente lo notò perché continuava a mandarmi occhiate rassicuranti. Improvvisamente posò la mano sulla mia

-devi stare tranquilla- fermò l'auto, segno che fossimo arrivati. Mi passai l'altra mano sul viso

-non ce la faccio Neymar- presi aria -e se non dovessi piacere?-

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrWhere stories live. Discover now