27.

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Ammiravo dormire Ney al mio fianco, più bello che mai. Di mattina le sue labbra carnose erano ancora più gonfie, aumentando la mia voglia di baciarle.

Non riuscii a contenermi, quindi lasciai un piccolo bacio a stampo su di esse, stando attenta a non svegliarlo. Mi alzai lentamente, anche oggi ero riuscita a svegliarmi all'alba, dopo che tutto era tornato finalmente alla normalità e avevo tutto ciò che desideravo.

Quando arrivai in cucina mi guardai intorno, in cerca del mollettone che avevo lasciato lì ieri sera. Lo trovai e mi ci raccolsi i capelli, disordinatamente. Quando raggiunsi il frigorifero guardai il calendario per vedere gli impegni di oggi: stava scritto lavoro e basta. Scesi di qualche giorno, il 24 sarebbe arrivato tra pochissimo, non vedevo l'ora ma allo stesso tempo non volevo lasciare Neymar.

Segnai sul calendario, nel giorno della vigilia, un punto esclamativo accompagnato da 'natale da mamma' e una faccina sorridente.

Presi la mia solita coperta e corsi in balcone ad ammirare quello spettacolo mattutino. Stavolta, però, senza cappuccino, avrei aspettato Neymar per fare colazione. Erano solamente le 6:30 e si poteva notare dai colori dell'alba, non molto evidenti, ma spenti, che stavano per comparire. Si poteva già capire che oggi sarebbe stata una giornata soleggiata dal cielo completamente limpido.

Un rumore mi distrò dai miei pensieri, mi voltai e notai Neymar intento ad aprire la finestra. Aveva un'espressione confusa, non riusciva ad aprirla. Lo vidi in difficoltà, quindi dopo aver riso leggermente lo corsi ad aiutare, spalancai la portafinestra con facilità, così Neymar mi guardò stranito

-era così semplice aprirla?- disse con voce roca, ancora assonnata

-eh si- risi leggermente -dai vieni, sto guardando l'alba- lo invitai a sedersi a fianco a me

-che freddo- rabbrividì un po', portandosi le mani alle braccia, per riscaldarsi, io lo coprii ancora di più con la coperta

-sai che per colpa tua molte volte non sono riuscita a vedere questo spettacolo?- dissi puntandogli un dito sul petto

-ah si? E perché?- seguì ogni mio movimento, incantato

-perché hai scombussolato tutta la mia quotidianità- lo guardai negli occhi -mi sono sempre svegliata spontaneamente all'alba, ma quando sei entrato nella mia vita non è più successo- ora il mio sguardo passò alle labbra

-addirittura?- si morse un labbro -e io cosa dovrei dirti? Che al posto di farmi le seghe normalmente me le facevo su di te?- lo zittii subito

-ma Neymar!- lo rimproverai

-è la verità!- risi, anche abbastanza compiaciuta.

Rimasi incantata a guardarlo, mentre lui ammirava il cielo colorito di un azzurrino chiaro.

-sono innamorata dei tuoi occhi- attirai la sua attenzione facendo scivolare quelle parole dalla mia bocca senza accorgermene

-e io di te in generale- mi lasciò un bacio leggero sulla guancia fino ad arrivare alle labbra. Posò le mani sempre più in fondo alla mia schiena, ogni suo tocco mi faceva sussultare. Approfondii quei baci, rendendo tutto più passionale. Subito mi misi a cavalcioni su di lui, lasciando cadere la coperta per terra, ormai il mio corpo era talmente bollente da non averne più bisogno, e anche se c'erano pochi gradi, con lui vicino riuscivo solo ad avere caldo. Mi staccai per un momento, guardandolo negli occhi -mi fai impazzire, Jenna- sorrisi

-anche tu- continuai a baciarlo mentre il sole era già sorto nel cielo, splendente come lui.

-Jenna- si staccò prendendo fiato -se preferisci essere sfondata, puoi pure andare avanti, ma se preferisci andare a lavoro, ti consiglio di smetterla, perché ad un certo punto non riuscirò più a trattenermi- sussurrò quella frase lentamente, persi un battito e cercai di prendere fiato. Con queste frasi prima o poi mi avrebbe ucciso

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrWhere stories live. Discover now