12.

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Mi seguii fuori dalla porta. Chiusi a chiave e ci incamminammo verso l'uscita. Qualcuno mi chiamò

-ciaoo Jen- era Carl che mi guardava allegro sventolando la mano. Corsi a salutarlo e notai subito lo sguardo infastidito di Neymar.

Appena mi feci più vicina, con Neymar che ci osservava in lontananza riuscii a parlare -non farmi fare figure, te lo presento- sussurrai con uno sguardo serio -Neyy, vieni- urlai, mentre Carl si schiariva la gola dopo avermi fulminato con lo sguardo. Camminò per il corridoio con uno sguardo gelido, sembrava cambiato da prima. Quando ci raggiunse glielo presentai -Neymar lui è Carl- sorrisi ad entrambi

-Piacere, sono il collega di Jenna- si presentò Carl abbastanza agitato. Neymar rimase per un momento fermo e poi protese la mano verso il mio amico

-piacere- rispose Ney con un sorriso stampato in faccia. Non me la raccontava giusta. Pareva essersi arrabbiato da un momento all'altro senza una valida ragione, e ora gli era improvvisamente passato tutto

-bene, noi andiamo, avrete occasione di vedervi altre volte- parlai frettolosa -Carl tranquillo che ha altre preferenze- scherzai notando che lo stava mangiando con gli occhi.

-ma tanto sono occupato- Carl fece spallucce. Neymar parve più rilassato. Non me lo seppi spiegare il motivo. Salutammo Carl che mi rivolse un occhiolino alla fine e uscimmo finalmente da quella struttura.

-che facciamo?- chiese lui guardandosi intorno

-vieni ti porto ad un fast food qui vicino- d'istinto lo presi per mano e lo invitai a seguirmi. Notai che iniziò ad incappucciarsi tutto. Lo guardai interrogativo

-non devono vederci i paparazzi- sussurrò appena arrivammo davanti al fast food.

-va bene dai entriamo- dissi e si mise anche gli occhiali da sole. Era abbastanza riconoscibile, ma forse non avrebbe dato molto nell'occhio.

Appena entrammo rivolsi subito un leggero sorriso alla commessa pronta ad accoglierci

-salve un tavolo per due- sorrisi nuovamente cercando di essere cordiale. La signorina ci indicò i posti a sedere, lei non aveva riconosciuto Neymar, per fortuna. -devi mangiare con gli occhiali da sole?- sinceramente avrei preferito che se li togliesse, dopotutto i paparazzi cosa avrebbero potuto dire? Sono semplicemente il suo avvocato. Lui annuii affranto e la domanda mi sorse spontanea -ma di cosa ti devi nascondere? Al massimo diciamo che sono semplicemente il tuo avvocato- dissi mettendo in bocca un'arachide presente sul tavolo.

-non devono vedermi e basta, hai presente quanti scoop uscirebbero? Meglio risparmiarseli- tirò ancora più su il cappuccio

Neymar
La verità era che non me ne fregava niente dei paparazzi, se non fosse stato per il fatto che se fosse uscita qualche notizia su me e Jenna, Bruna sarebbe probabilmente subito impazzita. Non potevo permettere a Bruna di rovinare il rapporto stupendo che avevo instaurato con Jenna.

Jenna sembrava essere un po' delusa, da quando gli avevo io rivolto l'ultima parola, lei non si era azzardata a parlare

-hai perso la lingua?- chiesi ridendo cercando il suo sguardo soffermo sul menù

-nono ci sono, sto decidendo cosa prendere- non distolse lo sguardo da quel pezzo di carta

-guardami- la invitai a guardarmi. E fu nel momento che alzò lo sguardo che iniziò a mancarmi il fiato. I suoi occhi mi mandavano in tilt. -scusami, è solo per il nostro bene, più che altro per il tuo- riuscii a dire con i miei occhi fissi nei suoi. Lei per fortuna non poteva vedermi, perché i miei occhi erano nascosti dietro gli occhiali. Annuì cambiando espressione, per fortuna sorrise.

-io prendo l'hamburger con le patatine- chiuse il menù e aspettò una mia risposta

-io purtroppo devo seguire la dieta, quindi prendo l'insalata- sospirai, ormai ci ero abituato

Arrivò la cameriera, che prima di ordinare mi guardò per un istante, persi il fiato, avevo paura che avesse capito chi fossi.

-tranquillo puoi toglierti tutta questa roba, non faremo entrare nessuno con cattivo scopo- sussurra, bene aveva capito chi fossi. Gli sorrisi e mi fidai, altrimenti Jenna avrebbe veramente sospettato troppo. Tra l'altro eravamo in un tavolo abbastanza isolato dagli altri, quindi nessuno poteva fotografarci da fuori.

Ordinammo e aspettammo i nostri piatti. Nel frattempo mi arrivò un messaggio.

Papà- ho organizzato un gala prima del processo, così da far conoscere a tutti il tuo avvocato, dato che io in particolare lo devo conoscere. Me ne hai parlato bene quindi mi fido. Sarà questo venerdì.

Guardai prima Jenna, che mi stava guardando e poi ritornai a guardare lo schermo del cellulare. Risposi frettolosamente con un si e ritornai a guardare Jenna.

-venerdì sera mio padre ha organizzato un gala per farti conoscere ai miei familiari- appena pronunciai quelle parole mi venne subito in mente una cosa... Bruna.

Jenna
Non sapevo cosa rispondere. L'idea di andare ad un gala dedicato a me, mi spaventava, e non poco. Non potevo non accettare, ma facevo fatica a pronunciare anche solo una parola. E da quando Neymar si era tolto quei dannati occhiali, la situazione era peggiorata dato che i suoi occhi, o solo l'idea dei suoi occhi sui miei, mi faceva mancare il respiro.

-v-va bene- riuscii a dire abbassando lo sguardo

-stai tranquilla, ti vengo a prendere io- mi disse mentre arrivarono i piatti che avevamo precedentemente ordinato

-Neymar ho paura- dichiarai

-e di cosa? Tutti non vedono l'ora di conoscerti, ho parlato bene di te a tutti- mi rivolse un sorriso che mi rassicurò improvvisamente. Decisi di lasciar perdere quell'argomento, per ora. -mangiamo?- chiese infatti lui.

Ero affamata, stamattina non avevo fatto in tempo a fare colazione, dopo essermi svegliata tardi per l'ennesima volta. In quest'ultimo periodo era cambiato qualcosa, ma non riuscivo a decifrare esattamente cosa...
Cercai di non dare troppo nell'occhio il fatto che stavo morendo di fame, ma appena lui alzò lo sguardo su di me scoppiò a ridere.

-sei tutta sporca- disse sporgendo il petto verso di me -aspetta che ti pulisco- arrossii mentre prendeva il tovagliolo. Probabilmente lo notò perché parlò subito -ti sto solo pulendo- mise apposto il tovagliolo dopo avermi pulito. Non riuscii a muovermi dopo quel gesto -va bene non lo farò più ho capito- cercò di trattenere una risatina -ti attraggo così tanto da farti questo effetto?- si neymar. Mise in bocca una forchettata senza distogliere lo sguardo da me.

-no, adesso mangia- ritornai in me stessa, e continuai a mangiare

SPAZIO AUTRICE
Scusate se ieri non ho pubblicatooo, magari oggi se riesco ne pubblico un altro. Ci vediamoo

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrWhere stories live. Discover now