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Mi allacciai le scarpe prima di poter tirare in porta quella palla. Il mister mi stava facendo perfezionare il tiro quindi ero rimasto solo io e me ne mancava solo uno. Voleva che arrivassi al massimo delle mie prestazioni e io non lo ostacolavo nel suo intento, perché alla fine era anche il mio

-forza, Neymar, l'ultimo e ti vai a cambiare- mi disse

Misi le mani sui fianchi, guardai la palla, poi la porta, alternai lo sguardo in questo modo per una decina di volte finché presi i passi giusti e sganciai quel tiro che inevitabilmente finì in porta. Distrutto da quell'allenamento mi accasciai per terra, il mister mi raggiunse e mi diede una pacca di conforto -sappi che tutti questi sforzi li stai facendo per un motivo- mi disse -Neymar, forse tu ancora non te ne rendi conto, ma sei uno dei calciatori più forti del mondo- si fermò fissando un punto fisso -del mondo cazzo!- urlò -non sai che onore ho di allenarti- disse queste ultime parole e mi rivolse un sorriso di compassione, per poi andarsene.

Quelle parole mi fecero riflettere. Effettivamente ho sempre sottovalutato la situazione, per me tutt'ora non sono niente, ma sentire tutti questi complimenti da persone sconosciute e addirittura dal proprio mister non è una cosa scontata.

Forse avrei dovuto iniziare ad avere più stima in me stesso.

Dopo un tempo indecifrabile mi alzai da quel campo e tutto sudato mi avviai in spogliatoio, dove ad aspettarmi c'erano i soliti Kylian e Marco. Sembravano essersi già fatti la doccia, quindi mi affrettai a spogliarmi.

Quando mi tolsi la maglietta notai i due borbottare qualcosa tra di loro, mentre ridevano -che c'è?- chiesi io mentre loro avevano lo sguardo fisso sulla mia schiena

-cazzo fratello, vacci piano con Jenna, guarda che cazzo ti ha fatto- disse Kylian scoppiando a ridere.

Mi guardai allo specchio più vicino, mi voltai per capire cosa intendessero e alla mia vista non potei che essere solo soddisfatto: ero pieno di graffi sulla schiena, feci un sorrisetto e mi avviai nelle docce -ieri è stata una scopata bellissima, dovevate sentire come urlava- dissi dalla doccia, non mi feci problemi a dirlo perché sapevo che ci fossero solo loro.

Al pensiero di Jenna nuda, che urlava di piacere provocato da me, mentre mi graffiava tutta la schiena, iniziai a sentire alzarsi la bandierina, guardai in basso e confermai le mie tesi dato che avevo una grande erezione. Sbruffai, in questo momento non avrei potuto fare niente, se non continuare a pensare a Jenna.

Mentre mi lavavo sentii dei passi provenire da lontano e quando mi voltai saltai dallo spavento nel vedere Kylian e Marco che si piegavano in due dalle risate -che avete da ridere voi due?- dissi coprendomi quel che potevo coprirmi, dato che ormai avevano già visto abbastanza

-mi sa che pensare a ieri non ti ha fatto molto bene-
disse Marco indicando proprio la mia erezione che stavo cercando di nascondere tra le mani

-ma che cazzo, riuscite a farvi un po' i cazzi vostri?- dissi mentre loro non smettevano di ridere.

Mi arresi e continuai a farmi la doccia, con loro in sottofondo che se la ridevano.

...

Jenna mi aveva appena scritto che aveva una sorpresa in serbo per me ed curiosissimo di sapere di cosa si trattasse...

Mi vestii in fretta, indossando dei vestiti molto basic ma non troppo, che a lei sarebbero sicuramente piaciuti.

Stavo andando verso casa di Jenna a piedi, quando qualcuno mi prese per il braccio e mi fermò, mi voltai e rimasi sbalordito da chi avevo davanti, che cazzo ci faceva qui?

Jenna
Stavo preparando tutto alla perfezione per l'arrivo di Neymar, gli avevo promesso che gli avrei fatto una sorpresa e che verso le 19 sarebbe arrivato.

Bene, erano le 18:30 e mancavano solamente 30 minuti. Mi affrettai per andare a spegnere il fuoco in cucina e osservai il contenuto della pentola: un bel arrosto cotto alla perfezione, a vederlo mi venne l'acquolina in bocca, non vedevo l'ora di assaggiarlo.

Corsi in salotto, e dopo essermi assicurata di aver pulito ogni angolo della casa apparecchiai allegramente la tavola, solamente per due, me e Neymar. Presi una bottiglia di vino e la misi sopra al tavolo, accompagnata da un apri tappo.

Andai verso la porta, dove avevo tenuto il sacchetto pieno di finti petali. Li cosparsi per tutta la casa, creando una specie di percorso che arrivasse fino alla camera da letto, dove potevo solo fantasticare su quello che sarebbe successo all'interno.

Soddisfatta, li sistemai per bene, e li riempii del mio profumo, quello che lui amava tanto. Infine mi cambiai: aprii l'armadio indecisa su cosa mettermi e iniziai a prendere un intimo nero, semplice. Lo indossai, ma guardandomi allo specchio non mi convisse tanto... Quando però i miei occhi ritornarono sull'armadio intravidi nascosto un intimo particolare, che mi ero persino dimenticata di avere. Lo tirai subito fuori, era perfetto, di pizzo bianco, lo slip in brasiliana e il reggiseno push up.

Lo indossai e soddisfatta cercai un vestitino adatto per quella serata intima, riservata solo a noi due. Dopo molte ricerche ne trovai uno aderente e non troppo corto, in poche parole perfetto. Era bordò, con qualche dettaglio nero, lo avevo indossato si e no un paio di volte, solo in occasioni particolari.

Dopo aver messo anche quello potevo finalmente ritenermi pronta. Mi guardai un'ultima volta allo specchio, in faccia non avevo niente, preferivo mostrarmi al naturale, sapevo di piacergli ugualmente.

Arrivata in salotto guardai l'orologio, erano le 19 in punto, perfettamente in orario. Mi sedetti sul divano in attesa che lui arrivasse. Ogni minuto sembrava un'eternità, mi sentivo abbastanza in ansia nonostante non ne avessi un motivo esatto per esserlo. Pensai che fosse leggermente in ritardo, come il suo solito.

Sfregai le mani sudate sulle gambe, dopo aver letto sul telefono che erano passati dieci minuti dalle 19. Mi guardai attorno, quel tipo di sorpresa solitamente era il maschio a farla, ma chi ha detto che anche le femmine non possano farlo? Poi per Neymar sarei capace di preparare anche le sorprese più strane...

Dopo mezz'ora, decisi di scrivergli, tutta questa attesa mi stava facendo impazzire, ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivato

Jenna- O'ney dove sei? Ti sto aspettando

Scrissi sbrigativa quel messaggio e notando che la risposta non arrivava, spensi il telefono e lo misi dov'era. Gironzolai per la casa, non so perché ma la sensazione che non si presentasse iniziava a dare il sopravvento.

Percorsi tutta la casa per circa 10 volte, finché non mi accorsi che era passata esattamente 1 ora da quando ci eravamo dati appuntamento. Non mi arresi, non poteva non presentarsi, mi avrebbe almeno avvisato. Magari era occupato, magari era successo qualcosa, ma sicuramente non era stato fatto intenzionalmente.

Iniziai a stappare da sola la bottiglia di vino quando vidi che ormai l'orologio indicava le 21. Versai attentamente il vino rosso nel calice. Portai il calice alle labbra, prima che una lacrima potesse rigarmi il volto. Il mio cuore ancora ci sperava in vano, ma la testa ahimè sapeva benissimo che ormai non si sarebbe presentato.

Iniziai persino a preoccuparmi, perché oltre a non essersi presentato non mi aveva avvisata, quindi presi il telefono e iniziai a chiamarlo, se gli fosse successo qualcosa?

Dopo vari squilli arrivò la segreteria, e dopo una seconda chiamata arrivò nuovamente la segreteria. Il mio viso ormai era inondato dalle lacrime che non smettevano di uscire. Presi un fazzoletto e mi asciugai quelle lacrime.

Aprii instagram, per vedere se avesse messo qualcosa sulle storie, ma niente, l'ultima risale a stamattina.

Aprii internet e quando cercai il suo nome, mi pentii subito. Vidi qualcosa che non volli per niente vedere. L'ultima cosa che pensavo avesse fatto, al posto di venire da me.

Ormai il mio pianto si era trasformato in un singhiozzo unico, in cui prevalevano gli urli liberatori. Non me l'aspettavo da lui.

SPAZIO AUTRICE
oggi sono riuscita a pubblicare prima! Se riesco stasera alle 23/23:30 pubblico un altro capitolo. Cosa pensate che abbia combinato Neymar?...

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora