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⚠️contiene contenuti espliciti

Mi affrettai per arrivare al più presto davanti a quel bar, stamattina prima di andare a lavoro sarei andata a fare colazione con Carl e ovviamente gli avrei anche proposto di venire alla partita di stasera con me.

Andai contro ad una marea di gente, con spallate e spinte varie accompagnate da una mia scusa, finché finalmente arrivai davanti a quel bar. Era la prima volta che facevo ritardo, non mi era mai capitato che Carl fosse arrivato a destinazione prima di me. Lo guardai e lui mi guardò stranito, poi aprii bocca avvicinandomi a lui

-che miracolo, prima tu di me- dissi con il fiatone che mi fece faticare a parlare

-oggi, l'unico giorno in cui sono in anticipo, tu sei in ritardo- disse contento -si sono scambiati i ruoli- si girò e fece per entrare in quel piccolo ma accogliente bar.

Presimo subito posto in un tavolo a due e dopo esserci tolti i cappotti e tutti gli indumenti che ci avrebbero ostacolato, iniziammo a parlare come nostro solito

-hai da fare stasera?- chiesi di getto

-c'è la partita, quindi non mi chiedere niente perché sarò sul divano a guardarla- disse tutto d'un fiato, sapevo fosse un fan sfegatato del calcio, lo segue sempre e sa ogni cosa, proprio per questo volevo portare lui

-e se ti chiedessi di venirla a vedere allo stadio?- lo guardai di sottecchi, con un tono innocente. Realizzò e poi mi guardò subito stupito, come se gli avessi proposto di andare sulla luna

-ma sei seria?- chiese lui

-certo- deglutii -me l'ha chiesto Neymar- sfoggiai un sorriso soddisfatto prima di ricominciare a parlare -saremo in tribuna vip- a quella frase Carl si agitò ancora di più

-e me lo chiedi pure?! Certo che verrò!- subito dopo quella risposta arrivò il cameriere per prendere i nostri ordini. Io ordinai un cappuccino e una brioche vuota, mentre Carl ordinò solamente un caffè.

Quando il cameriere se ne andò, Carl non perse un secondo per iniziare a parlare -quindi come va la vostra relazione?- chiese curioso, si mise comodo per sentire cosa avessi da dire

-bene- dissi secca, non volevo dilungarmi troppo

-solo?- rimase insoddisfatto da quella risposta

-cos'altro dovrei dire?- alzai le spalle

-scopate abbastanza?- rise

-Carl!- lo rimproverai -no apparte gli scherzi siamo andati a letto insieme solo 2 volte- feci spallucce neanche credendo a quello che avevo detto nonostante fosse solo pura verità

-entro domani avrete già raddoppiato- ridemmo insieme e il cameriere ci portò i nostri ordini. Ringraziammo cordialmente il ragazzo e ci concentrammo sulla nostra colazione. A dire il vero ora che osservavo quelle due pietanze non avevo molta fame, ma avrei dovuto mettere qualcosa in corpo per poter sopravvivere durante questa lunga giornata.

Dopo aver fatto colazione, siamo subito corsi in ufficio, non rendendoci conto dell'orario stavamo persino facendo ritardo.

Oggi non avevo molto da fare, quindi mi riservai a sistemare un po' l'ufficio che ora sembrava un ammasso di immondizia. Mi sedetti un momento sul divanetto di quell'ufficio per poter squadrare bene la stanza e capire tutto quello che avrei dovuto fare. La mia indole da perfettina stava venendo fuori perché in un attimo mi ero ritrovata con una scopa a spazzare per terra. Pulii ogni angolo della stanza, senza tralasciare nessuno spazio, e una volta spazzato il pavimento mi dedicai a sistemare le cose sulla scrivania. Era piena di fogli e documenti e, probabilmente se il mio capo avesse visto tutto quel disordine sarebbe stato capace di licenziarmi. Spalancai gli occhi e dopo vari sbruffi mi misi all'opera, misi ogni foglio e documento al loro posto e dopo aver dato un'occhiata alla porta decisi di andare a cercare qualche strofinaccio e detersivo per poter pulire sia il pavimento che la scrivania.

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrWhere stories live. Discover now