7.

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Jenna

Fortunatamente non incrociai nessuno nei corridoi, non ero in grado di parlare. Mi sedetti frettolosamente sulla mia sedia, picchiettando ripetutamente la penna in segno di ansia. Erano passati già 5 minuti dalle 8:30, spero che Neymar non mi abbia dato buca.

Sentii bussare qualcuno alla porta. Tremai.

-a..a-avanti- mi schiarii la gola cercando di apparire sicura

Appena la porta si aprì, vidi proprio la persona che mi aspettavo di trovare, in tutta la sua bellezza. Rimase per qualche secondo in silenzio, finché cercai di smorzare il silenzio, non so con quale coraggio

-accomodati pure- sorrisi sicura di me stessa. Fece come gli dissi.

-scusami, non posso fare finta di niente, noi già ci conosciamo- disse con voce sottile. Ma aspe, si ricordava di me?

-tu.. tu ti ricordi di me?- dissi incredula

-certo- sorrise facendomi arrossire, ecco, lo sapevo che sarebbe andata a finire così. Abbassai lo sguardo. -avanti, non essere timida, se fai questo lavoro devi essere una donna che si fa rispettare, dico bene?- sorrise nuovamente facendomi perdere un battito per quelle parole. Annuii solamente, schiarendomi nuovamente la gola.

-ok, perfetto.. Emh, racconta il motivo per cui sei qui- sapeva benissimo anche lui che già lo sapevo, ma in qualche modo dovevo iniziare a fare il mio lavoro

-come già sai, probabilmente, sono stato accusato di stupro- abbassò lo sguardo - io.. non c'entro niente, mi hanno messo in mezzo a questa situazione senza nessun motivo. A dire il vero è stata la ragazza che mi ha accusato, ad aggredirmi. Non so per quale motivo l'abbia fatto... Ecco, beh, stavamo per andare a letto insieme ma lei improvvisamente è impazzita- fece una pausa -iniziò a picchiarmi, riuscii a fermarla, senza farle male ovviamente. Ma giuro su quello che vuoi che io sono innocente, non toccherei mai una donna senza il suo consenso- seguii attentamente il suo discorso prendendo nota, gli credevo, ma dovevo essere certa che stesse dicendo la verità

-quindi, Neymar, mi dichiari che tutto quello che stai dicendo è pura verità?- domandai un po' tremolante

-assolutamente si- annuì ripetutamente con la testa per rendere ancora più veritiero ciò che stava affermando.

Notai la sua agitazione, si vedeva che era innocente, ora bastava solo acquistare la sua fiducia

-va bene. Neymar, io ti credo, e anche se non ti credessi sarei disposta a proteggerti giuridicamente. Spero di acquistare la tua piena fiducia, ce la faremo a farti giustizia- non so con quale coraggio dissi quelle parole che mi uscirono da sole di bocca. Cercai di rassicurarlo.

Parlammo ancora di quell'argomento per un ora, cercai di raccogliere più dettagli possibili. Fino a quando finimmo.

-ti starai chiedendo come faccio a ricordarmi di te?- cercò il mio sguardo, per un momento il respiro si fermò -tuo fratello è stato dolcissimo- mi sorrise, e io ricambiai

-se mai dovesse sapere che ti ho conosciuto, probabilmente andrebbe di matto, sei il suo idolo-
accennai una risatina che si alimentó quando anche lui iniziò a ridere.

-Jenna, grazie mille della tua disponibilità. Ci vediamo a presto- si alzò per andarsene e prima di chiudere la porta mi fece l'occhiolino.

Appena chiuse la porta tirai un sospiro di sollievo facendo aderire la mia schiena al muro: ce l'avevo fatta, non so come, ma ce l'avevo fatta, l'importante era questo.

Neymar
E chi l'avrebbe mai detto che una ragazzina così impacciata sarebbe potuta essere un avvocato. Sembra in gamba però... Sicuramente era l'ultima persona che mi sarei aspettato di trovare dietro a quella porta. Mi ha fatto bene parlare con lei, oltre che da avvocato, mi ha fatto anche da psicologa e ne sono grato per questo.
Non avevo nessuna voglia di tornare a casa quindi decisi di anticipare gli allenamenti.

Neymar- non torno a casa, vado direttamente agli allenamenti
Bruna- va bene..

Mandai un messaggio a Bruna, ed eccola che si offende subito, quei puntini alla fine della frase stavano a significare sicuramente che si era offesa. Me ne fregai poco e mi diressi verso il campo.

Appena arrivai al campo mi accolse Kylian. Non pensavo di trovarlo lì.

-Ney, com'è andata?- mi chiese avvicinandosi a me. Siamo migliori amici, sa tutto, perciò gli ho anche raccontato del colloquio che avrei avuto oggi.

-bene bene- sorrisi spontaneamente

-perché sorridi?- mi pizzicò un fianco

-niente- cercai di deviare il discorso

-nono tu ora mi racconti- mi fermò portando le mani alle mie spalle -fammi indovinare, il famoso avvocato è una ragazza, che a quanto pare è anche interessante-

Sgamato. No, che cazzo dico. Sei fidanzato Neymar.

-Ma va, semplicemente sono contento perché ho trovato qualcuno che sa fare bene il suo lavoro- ripresi a camminare cercando di trattenere quel cazzo di sorriso che mi spuntava sul volto

-mh certo- non me la diede vinta, ma per fortuna non proseguí il discorso

Andammo ad allenarci, per modo di dire.. C'eravamo solo noi due e stavamo facendo una specie di allenamento extra prima dell'allenamento ufficiale.
Ci divertivamo spesso a fare queste cose, dato che lo avevano concesso solo a noi, non so per quale motivo.

Stavo ridendo e scherzando fino a quando mi girai e trovai la persona che non avrei voluto trovare. Bruna. Ci stava osservando appoggiata allo stipite delle tribune, stando in piedi, sventolò la mano per salutarmi e io ricambiai. Appena lo feci, però mi girai e sbruffai, che fa ora mi perseguita?

-quando hai intenzione di lasciarla?- Ky si intromise notando la mia reazione

-non lo so Kylian, non riesco- dichiarai

-devi farlo Ney, la stai solamente prendendo in giro, non è bello- fece un sorriso a Bruna per non destare sospetti, annuii abbassando lo sguardo.

Mi avvicinai a Bruna, volevo capire perché era qua.

-che ci fai qui?- le chiesi freddo

-volevo vederti- sorrise

Mi avvicinai a lei e la abbracciai, non volevo ma in qualche modo dovevo esser grato per tutto quello che sta facendo per me. Nonostante molte volte mi faccia arrabbiare.

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin