32.

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Andai ad aprire la porta entusiasta, contenta di rivedere Neymar. Appena lo feci, lo ritrovai tutto incappucciato dietro la porta che fissava per terra, ma che quando mi vide, mi rivolse un sorriso a 32 denti, il sorriso più bello del mondo. Gli saltai addosso, lui cinse le braccia attorno ai miei fianchi e gli lasciai un bacio sulla guancia, ma non sembrò piacergli perché mi prese il viso tra le mani e non contento mi baciò sulle labbra, lasciò un bacio a stampo lento, sentii ancora il suo sapore addosso.

-mi sei mancata- disse sciogliendo l'abbraccio

-anche tu O'ney- sorrisi e lo feci entrare.

Chiusi la porta alle mie spalle e andai sul divano buttandomi a peso morto, stanca ormai da quel viaggio. Erano passate due orette dal mio arrivo e si erano fatte le 16. Mia mamma e Luis avevano deciso di alloggiare in un hotel, ho insistito per farli venire qui ma loro hanno preferito lasciarmi sola...

-quindi quando vengono?- chiese Ney guardandomi con il suo sguardo intenso che mi penetrava ogni volta fino ad arrivare all'anima.

Per un momento non riuscii a rispondere, perché i suoi occhi nei miei mi facevano un certo effetto, ma quando distolsi lo sguardo presi coraggio a parlare -saranno qui a momenti- annuì lievemente.

Neymar si stava strofinando le mani e continuava a fare avanti e indietro per la stanza senza smettere di espirare molto pesantemente, segno che probabilmente era in ansia, ma per cosa? Lo guardai finché non riuscii a porgli quella domanda -ma sei in ansia?-

Si fermò guardandomi, sembrava in un altro pianeta -si- rispose di getto

-e perché?- chiesi io

-e se non piacessi a tua mamma?-

Quella frase permise al mio cuore di smettere di battere, sorrisi, lui voleva piacere a mia mamma, perché evidentemente voleva cercare di costruire qualcosa di serio con me. Stavo per iniziare ad urlare a questo pensiero, Neymar poteva sembrare tanto sicuro di se ma alla fine era solamente un tenerone, e questa scena ne è stata totalmente la testimonianza

-che carino che sei, le piacerai sicuramente, vieni qua- corsi ad abbracciarlo nuovamente. Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, poteva sembrare una cosa banale, ma per me non lo era affatto.

Il suono del campanello ci fece staccare facendo concentrare la nostra attenzione totalmente sulla porta. Mandai uno sguardo rassicurante a Neymar e andai ad aprire, ma prima lo feci andare in cucina.

Spalancai la porta, mia mamma mi guardò sorridente -finalmente lo conosco questo Neymar di cui mi parli sempre- la fulminai subito, a quella frase Luis si guardò ripetitivamente intorno, verificando la presenza di Neymar, ma prima che potesse controllare in cucina corsi da lui per chiudergli gli occhi

-non puoi vedere- gli tappai per bene gli occhi con le mani -vieni, ti guido io- lo guidai fino in cucina e in un attimo mi ritrovai davanti a me Neymar che sorrideva nel vedere quella scena -3,2,1, eeee- tolsi le mani dal suo viso per permettergli vedere e appena spalancò gli occhi Neymar aprii le braccia e lo accolse in un tenero abbraccio. Lo tirò su e quella scena mi fece solo sorridere e ragionare sul fatto che Neymar è proprio la persona adatta da presentare ai bambini. Sembra essere come portato, ha una dote di cui nessuno parla, ma che dovrebbe venire allo scoperto. Non riuscii nemmeno a capire cosa si dicessero perché parlavano talmente basso che riuscii a sentire solo dei borbotti

-che state spifferando voi due?- nel frattempo dietro di me c'era mia mamma che guardava già con occhi innamorati Neymar, proprio come immaginavo. Quei due sembravano andare già d'amore è d'accordo, tanto che ora se la stavano ridendo per qualcosa che probabilmente aveva detto Neymar, ma che non riuscii a capire. Risero di gusto, fino a che lui non lo mise giù e si presentò finalmente a mia mamma che non vedeva l'ora di conoscerlo.

Sei tutto ciò che voglio. || Neymar jrजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें