CAPITOLO QUINTO - parte 2

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Jeff mosse il capo, e tentò di sollevare le braccia; tuttavia, si rese presto conto di non riuscire a farlo. Il suo corpo sembrava essere immobilizzato da catene invisibili. Si trattava forse del potere di uno dei proxy?
-Finalmente ci incontriamo ancora- echeggiò nella sua mente la voce disturbante di Slenderman.
Il ragazzo iniziò ad agitarsi; tentò di muoversi con tutte le sue forze, e tutto ciò che riuscì a fare fu un lieve movimento del busto. -Che vuoi ancora, mostro!- gridò esasperato.
La ragazza china a terra ridacchiò sotto ai baffi. -Rispondi a questa domanda, Jeff- disse Slenderman -Quale credi fosse il mio reale obbiettivo, nell'organizzare quella guerra?-.
-Dov'è Sally?!- esclamò ancora il killer, cercando la bambina con lo sguardo.
-Rispondi alla mia domanda, ed io risponderò alla tua- fece il mostro.
Jeff strinse le mandibole cercando di reprimere la rabbia; sospirò ed abbassò lo sguardo. -Lo avevi detto, il giorno in cui ci convocasti quì... L'obbiettivo era verificare chi tra noi fosse degno di essere un creepypasta-.
-Esatto- gioì l'altro -Ho detto proprio questo-.
-E adesso mostratemi la bambina-.
Il mostro abbassò la testa rivolgendo il suo sguardo alla ragazza seduta a terra davanti a lui. -Rouge, portala quì-.
Lei si alzò in piedi e si voltò di spalle, ed in quel momento Jeff ebbe la netta sensazione che ciò che bloccasse il suo corpo perdesse forza; era ovvio, ormai, che quel potere appartenesse a lei.
La proxy si allontanò a passo veloce lungo la stanza, ed aprì una porta posta in fondo; entrò e tornò fuori in pochi secondi, reggendo Sally tra le mani.
-Sally...- farfugliò il killer. Si accorse subito, però, che qualcosa non andava: il corpo della bambina pendeva giù troppo mollemente, e sembrava non muoversi. Solo dopo alcuni secondi notò un rivolo di sangue che scendeva dalle sue gambe.
-Cosa le avete fatto?!- gridò carico di rabbia.
La proxy sollevò il cadavere della bambina e glie lo lanciò letteralmente contro, per poi scoppiare in una risata isterica.
-Avevo detto che poteva esserci un solo vincitore- disse Slenderman -E dal momento che al termine della guerra Sally era svenuta e fu portata via da te, ha perso. Sei solo tu, Jeff the killer, il vincitore della guerra-.
Il moro sentì ogni speranza abbandonare il suo corpo; se non fosse stato bloccato contro alla parete dal potere di quella ragazza, si sarebbe lasciato cadere a terra. Ancor prima che potesse rendersene conto, una lacrima solitaria scese giù dalla sua guancia, percorrendola lentamente fino a cadere giù dal mento. Non poteva sopportare tutto questo, non poteva accettare la morte di Sally.
-Voi...- balbettò -Voi... Non avevate il diritto di farlo!- gridò con tutta la voce che aveva in gola -Non potete... Perché l'avete uccisa? Era solo una bambina!-.
-Sai perché sei quì, oggi?- disse Slenderman ignorando ciò che, a quanto pareva, riteneva superfluo. -L'obbiettivo della guerra non era che quello di stabilire chi sarebbe stato il protagonista del mio successivo gioco-.
-L'avete uccisa! Bastardi!- continuava a gridare il killer.
L'uomo alto senza volto indietreggiò di un passo, e si girò verso Brian. -Hoodie, perché non cerchi di attirare l'attenzione del nostro ospite?-. Il proxy annuì e si avvicinò velocemente a Jeff.
-Stai lontano!- gridò lui. Fece giusto in tempo a finire la frase, prima di sentire una fortissima fitta di dolore dietro alla nuca; alzò lo sguardo, ma notò che Brian non l'aveva ancora toccato. Al contrario, aveva le braccia intrecciate sul petto. Il dolore si amplificò e se ne aggiunsero altri, ancor più forti, provenienti da tutti i muscoli del corpo.
Il ragazzo gridò, impossibilitato a muoversi; strinse i denti e gridò con tutte le sue forze, finché finalmente il dolore non cessò.
-Basta così Hoodie- disse Slenderman -Allora, Jeff: sei pronto a scoprire cosa ti aspetta, nella tua nuova avventura?-.
Il ragazzo non rispose, ma abbassò lo sguardo. Era esausto, dolorante, stanco e soprattutto affranto. Credeva che quell'incubo fosse finito, e invece... La guerra non era stata che l'inizio.
-È stata la mia nuova proxy, Rouge, ad uccidere la piccola Sally. Lei è la mia nuova aiutante, che sostituisce il posto che avevo deciso di assegnare al defunto Toby-.
-E con questo...?- balbettò il ragazzo, ormai in preda alla disperazione.
-Sally era il creepypasta più forte della guerra, ed è bastato il mio proxy più debole per ucciderla. Dico questo, per darti un'idea della forza di cui ho dotato i creepypasta che dovrai affrontare nel mio nuovo gioco... Rispetto alla quì presente Rouge, si potrebbe dire che siano forti più del triplo-.

Che guerra sia 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora