CAPITOLO TREDICESIMO - parte 2

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-Brucia?-.
Jeff scosse la testa, ma il ghigno che aveva in volto sembrava dire l'opposto.
-Ho quasi finito- disse ancora la ragazza, mentre con fare esperto cospargeva le ferite con una crema densa e scura.
-Si può sapere cos'è quello schifo?- domandò lui, con un tono di voce finalmente rilassato.
La ragazza ridacchiò. -Questo schifo, come dici tu, farà guarire le tue ferite-. Terminato il lavoro richiuse saldamente il tappo del barattolo. -È una mia invenzione, una crema dotata di un potere cicatrizzante a dir poco incredibile-.
Jeff abbassò lo sguardo sulle proprie gambe, adesso ricoperte di quella sostanza melmosa. Sembrava impossibile; eppure, dal momento in cui quella roba aveva toccato la sua pelle, aveva avuto l'impressione che anche il dolore si fosse attenuato notevolmente. -Sei... Una specie di medico anche tu?- domandò, senza alzare lo sguardo.
-Mi stai forse paragonando a quello squilibrato di Dottor Smiley?- esordì la ragazza, fingendosi irritata. -Affatto-. Si chinò davanti a lui e sorrise caldamente. -Il mio nome è Dina, ma tu chiamami Judge Angel... O anche solo Judge, se preferisci-. Indicò poi il barattolo posato a terra lì accanto -Diciamo che sono piuttosto brava a mischiare le erbe... Probabilmente troppo, dev'esserci lo zampino di Slenderman-.
-Che vuoi dire?- domandò Jeff -È questo il tuo potere? Guarire gli altri?-.
-Non solo- rispose lei, scuotendo l'indice -Non solo- ripeté. -Io combatto per ciò che è giusto, e so usare la spada come nessun'altro-.
Il killer si limitò ad annuire.
-Resterai nel mio castello per ventiquattro ore... Dovrebbero bastare affinché la mia crema faccia effetto. Di certo non guarirai del tutto ma... Potrai camminare- aggiuse Judge, sorridendo ancora.
Il ragazzo sollevò la testa di colpo. -Davvero? Portò camminare?-.
-Molto probabilmente- rispose lei. -Ma solo se non farai cose stupide. Quindi resta seduto lì e non muoverti, adesso ti porto qualcosa da mangiare-.
Si incamminò a passò svelto e sparì dietro l'angolo, lasciando Jeff solo nella stanza. Il ragazzo sospirò pesantemente e si guardò ancora una volta intorno; si trovava davvero in un castello. Da un grosso finestrone ad arco, posizionato in alto, si poteva scorgere persino una torre.
Provò ancora una volta a muovere le gambe, ma senza successo; riusciva a malapena a girare la caviglia. Strinse i denti ed adagiò la schiena contro al muro.
-Ecco- esclamò entusiasta Judge porgendogli un vassoio. Lo aveva riempito con ogni genere di cibo, probabilmente tutto quello che aveva trovato nelle cucine.
Jeff allungò una mano ed afferrò un frutto; la sola idea di mangiare, però, gli faceva venire la nausea. Forse il suo stomaco era rimasto a secco per troppo tempo.
-Allora tu sei Jeff the Killer, uh?- la voce della ragazza ruppe il silenzio -Vorrei tanto sapere perché Slenderman cel'ha così tanto con te... Insomma, perché tra tutti ha deciso che la preda di tutto il gioco dovevi essere tu?-.
Lui sospirò ancora. Non gli andava affatto di parlare di questo, ma non poteva certo restare in silenzio. -Perché sono il vincitore della prima guerra, più o meno...-.
-Prima guerra?- il volto di Judge si distorse in una smorfia -C'è stata anche una prima guerra?-.
Lui inarcò le sopracciglia. -Non lo sapevi?-.
-Beh, io...- farfugliò lei, grattandosi la nuca -In realtà cerco di tenermi fuori il più possibile da queste faccende.... Insomma, non mi divertono affatto. E non ne comprendo il senso-.
-Ah, questo neppure io-.
Ci furono diversi secondi di silenzio, poi lei aggiunse: -Sapevo che dopo il laboratorio di Dottor Smiley saresti stato teletrasportato da me... E sapevo anche che se non fossi venuta ad aiutarti non saresti mai arrivato vivo...-.
Il killer annuì vagamente, come volesse cambiare discorso. Poi, improvvisamente, si ricordò di quello che era successo. -L'hai ucciso??- chiese con aria nervosa.
Lei ridacchiò e scosse la testa. -Ma no, sei pazzo? Quel dottore squilibrato è molto più forte di me. Sono semplicemente riuscita a trascinarti in tempo fuori da quel posto... Anche se, sinceramente, ero abbastanza sicura che non cel'avresti fatta a sopravvivere.... Forse ti ho sottovalutato-.
-Il mio fisico è resistente...- farfugliò lui -A volte vorrei che non lo fosse così tanto...-.

Spazio I3
Capitoli inconcludenti.... Capitoli inconcludenti ovunque... XD
Scusatemi per la lentezza con cui aggiorno, e scusate se forse i capitoli fanno schifo. Ho notato un calo preoccupante di commenti :/
Vedrò di fare di meglio!

Che guerra sia 2 Where stories live. Discover now