CAPITOLO VENTISETTESIMO - parte 1

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Il piano di Jeff poteva funzionare, ma avrebbero dovuto metterlo in pratica immediatamente sperando di riuscire nell'impresa nonostante la situazione estrema in cui i due si trovavano.
Il burattinaio, questa volta, non esitò per un solo secondo: allungò la mano destra e ne fece uscire cinque fili dorati, che si allungarono nell'ambiente molto velocemente, passando a pochi centimetri di distanza da Hoodie e raggiungendo il corpo di Jeff, alcuni metri oltre.
Il moro era stato gettato a terra, e Rouge lo stava tenendo fermo con l'ausilio dei suoi artigli. Quando i cinque fili lo raggiunsero, oltrepassarono i vestiti e si conficcarono nella sua pelle; uno dietro alla nuca, due per entrambe le braccia e due per le gambe.
Fu una sensazione orribile, che si tramutò in pochi istanti in un dolore a malapena sopportabile. I fili continuarono a muoversi sotto alla sua pelle, fino anche non raggiunsero i nervi attraverso i quali avrebbero potuto controllare i movimenti di tutto quanto il corpo.
Solo un secondo dopo, Jeff era diventato un burattino; nonostante la sua mente fosse ancora perfettamente funzionante, non aveva alcuna possibilità di muoversi in modo autonomo.
Fu subito chiaro che la sua forza, in quella condizione, era raddoppiata. Pupp, attraverso i fili, gli ordinò di alzarsi. E lui lo fece senza alcun problema, scaraventando via Rouge come nulla fosse. Trovandosi poi in posizione eretta, il burattino scattò via in una rapida corsa, e raggiunse la proxy che, inerme, adesso se ne stava a terra. Aveva sbattuto la testa contro alla parete, e sembrava intontita. Senza esitazione, il burattino la afferrò per la gola e sollevò il suo corpo, per poi sbatterlo a terra di nuovo. Recuperò il coltello e lo portò alla gola della sfortunata vittima, facendo penetrare la lama nella sua carne quasi istantaneamente; tuttavia, non si fermò ad osservare con soddisfazione il sangue scarlatto che ne fuoriuscì abbondante. Aveva altro lavoro da fare.
Puppeteer sorrise ampiamente, mentre conduceva il burattino contro al seguente nemico, Hoodie. A quanto pareva il piano di Jeff stava funzionando molto bene, e se il combattimento fosse proseguito in quel modo avrebbero vinto senza troppa fatica. Aveva impresso in quei fili tutto quanto il suo potere, lasciandone al proprio corpo soltanto il poco che bastava a difendersi da eventuali attacchi; ciò significava che in quel momento Jeff era molto più forte di lui.
Hoodie non tentò in alcun modo di sfuggire all'attacco, nonostante avesse seguito il nemico con lo sguardo per tutto il tempo. Restò immobile con i piedi saldamente attaccati al pavimento, senza accennare a muoversi.
Il burattino era ormai ad un passo da lui, com il coltello stretto nella mano destra pronto a colpirlo alla gola. Allungò il braccio e lo colpì con un fendente, ma ciò che accadde dopo lasciò Pupp senza parole: la lama passò attraverso al corpo del proxy, come fosse un fantasma.
L'uomo impiegò qualche secondo per capire che cosa fosse appena accaduto; l'individuo che aveva appena ordinato a Jeff di attaccare non era davvero Hoodie, ma solo un suo ologramma. Ecco qual'era il potere del ragazzo con il passamontagna: creare ologrammi di sé stesso al fine di confondere il nemico.
Il vero Hoodie era adesso dietro di Jeff, pronto a colpire. Pupp fece girare il burattino appena in tempo, e riuscì a fargli schivare il colpo seppur per pochi istanti. Nel frattempo, anche Masky era tornato all'attacco teletrasportandosi proprio dietro a Jeff.
Ecco che, in un attimo, la situazione era tornata a ribaltarsi; Pupp ed il suo burattino erano di nuovo in svantaggio rispetto al nemico.
Come avrebbe potuto risolvere quella situazione?
Pensò per qualche secondo, ma fu un tempo troppo lungo. Masky colpì Jeff alla nuca, e subito dopo Hoodie fece il resto. Lo afferrò per i capelli e lo spinse a terra con una forza disumana, facendo sbattere la sua testa contro al pavimento.
Slenderman, dal fondo della stanza, guardava la scena completamente immobile.
-Jeff! Maledizione...- esclamò Pupp. Non riusciva più a farlo alzare, sembrava incapace persino di rispondere ai suoi comandi. Nonostante l'enorme rischio di quel gesto, il burattinaio si trovò costretto ad attaccare in prima persona, lanciandosi come una furia contro Hoodie. Avvolse le braccia attorno al suo collo, e strinse più forte che poté; il proxy iniziò da subito a divincolarsi, ma senza riuscire a liberarsi da quella presa disperata.
-Questo non è un ologramma, vero?!- gridò l'uomo, mentre continuava a stringere con tutta la forza che aveva in corpo -Questo sei davvero tu, figlio di puttana!-.
Masky cessò di attaccare Jeff ed accorse in aiuto del collega, ma non ebbe il tempo di fare nulla; nonostante la situazione, Pupp riuscì ad imporre al burattino il comando di alzarsi, ed attaccare l'altro proxy.
Dopo alcuni secondi di agonia, Hoodie smise di divincolarsi e cadde a terra, privo di vita. Il burattinaio lo osservò distrattamente, tornando a sorridere con immessa soddisfazione. Alzò poi lo sguardo, e si rivolse a Masky.
-Manchi solo tu.... Come la mettiamo, adesso?-.
Il combattimento finale fu consumato tra Jeff, comandato dal burattinaio, e l'ultimo proxy rimasto in piedi.

Che guerra sia 2 Where stories live. Discover now