CAPITOLO VENTIDUESIMO - parte 1

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-Jeff... Basta, fermiamoci qui....- farfugliò Dina, fermandosi improvvisamente, con le mani ancora aggrappate alla rete.
Il killer si voltò indietro, seppur in quel buio non potesse vederla. -Che cosa? Perché?!- domandò. La sua voce esprimeva nervosismo.
Lei emise un sospiro. -Non c'è uscita, non capisci? Siamo in trappola-.
-Ma che stai dicendo?!- ribatté l'altro, che era passato dal nervosismo allo stupore. -Se ci fermiamo qui possiamo ritenerci già morti-.
La ragazza, che probabilmente fino ad ora stava trattenendo come meglio poteva le sue emozioni, scoppiò a piangere. -Infatti è così, non l'hai capito?-. Il suo pianto si fece più rumoroso, mentre si lasciava cadere a terra affondando le ginocchia nella terra e nell'erba.
Jeff udì quel lieve tonfo, e capì cos'era appena successo. Arretrando di qualche passo, la cercò nel buio muovendo le mani, finché non arrivò a toccarle una spalla. -Andiamo, non fare così- disse, accucciandosi a terra al suo fianco. -Non dobbiamo arrenderci proprio adesso, lo capisci?-.
Dina tirò sù con il naso. -Ma... Siamo spacciati. Ormai...-.
-Mi stai parlando, no?- la interruppe lui -Vuol dire che sei viva. E devi lottare per restarlo-.
La bionda tuttavia non sembrò trovare conforto in quelle parole. -Siamo spacciati, Jeff-. La sua voce tremava; era davvero terrorizzata, arresa a ciò che era sicura le sarebbe accaduto. Come se, all'improvviso, ogni volontà che fino ad allora l'aveva accompagnata fosse svanita, spazzata via dalla paura.
Il ragazzo le diede due pacche sulla spalla nel tentativo di farle recuperare il controllo. -Dina, non possiamo mollare. Questa è l'ultima sfida; se sopravviviamo, verremo riportati al bosco di Slenderman ed il gioco sarà finalmente finito-.
-E credi davvero che l'Operatore ci lascerà vivi? Se non moriamo adesso, moriremo dopo. Che differenza fa?!- gridò lei, scoppiando nuovamente a piangere.
Fu in quel momento che Jeff percepì un rumore, e subito le tappò la bocca con entrambe le mani. -Shh! Fai silenzio!- sussurrò.
Il rumore si amplificò.
Passi.
Erano dei passi e si facevano sempre più veloci, sempre più pesanti.
-Corri!!- gridò Jeff afferrando le mani di Dina, ed issandola in piedi con un forte strattone. I due si lanciarono in una corsa sfrenata verso l'ignoto, senza mai lasciarsi le mani. Il fato corto, i nervi tesi, i muscoli caldi; ed il suono terrorizzante di quei passi che adesso erano dietro di loro, a pochi metri di distanza.
La loro corsa cessò in modo improvviso, quando entrambi andarono a sbattere contro ad una superficie dura e fredda. L'impatto fu forte, tanto che entrambi finirono per cadere a terra; cercando nel buio qualcosa a cui aggrapparsi tentarono di rimettersi in piedi, ma nel frattempo chiunque li stesse seguendo giunse dinnanzi a loro.
-Hehehe, davvero divertente- esclamò una voce profonda; Jeff la riconobbe subito: era quella di Laughing Jack. Ma non era stato bloccato dai fili di Pupp?!
Il killer strinse i denti per sopportare il dolore lancinante che proveniva dalla sua spalla destra; non sapeva contro a cosa l'aveva sbattuta, e non era neanche certo di non essersi procurato qualche seria ferita.
-Divertente- ripeté il clown, mentre un grosso faro si accendeva in modo improvviso, illuminando tutto l'ambiente attorno. A quanto pareva, i due correndo erano finiti per tornare al centro del luna park, tra le giostre abbandonate.
Jeff e Dina, distesi a terra, poterono osservare la figura imponente del grosso clown che adesso li guardava dall'altro in basso, con un enorme sorriso sulle labbra che lasciava esposti i denti seghettati.
-Andrà tutto bene- farfugliò il ragazzo, nel vano tentativo di rassicurare Dina.
Tuttavia, fece a malapena in tempo a dirlo prima che il clown sollevasse una delle sue mani artigliate e la calasse velocemente su di lei, mentre la sua risata folle si propagava nell'ambiente. Gli artigli affilati la colpirono in pieno petto, penetrando la sua carne come fosse di burro; un secondo colpo, sferrato subito dopo dall'altra mano, la colpì nella gola tagliando di netto la giugolare. Una cascata di sangue scese sul suo petto, mentre la ragazza esalava il suo ultimo respiro.
-Dina!..... Noooooo!!!!-.
Jeff balzò in piedi, ed afferrò saldamente il coltello. Aveva ormai del tutto perso il controllo, e fu la rabbia a spingerlo a gettarsi sul nemico senza pensare neanche un secondo. -Maledetto!-.
Il clown sorrise compiaciuto, e spostò il suo sguardo su di lui. -Divertiamoci ancora-.

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