CAPITOLO VENTESIMO - parte 2

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La tenda d'ingresso si spalancò in modo improvviso, come fosse stata spostata da una forza invisibile. Jeff e Dina, seguiti da Pupp, varcarono la soglia senza dire una parola, con gli sguardi fissi sul palco che giaceva infondo alla grande stanza.
Continuarono a camminare sotto il comando di quelle note che adesso stavano lentamente affievolendosi. Vi erano diverse file di sedie poste in posizione semicircolare, tutte quante rivolte verso il palco spento. I tre si misero a sedere in prima fila, laddove vi era la visuale migliore; proprio in quel momento, la musica cessò.
Jeff scosse la testa, tentando di recuperare il controllo della situazione.
-Ma che... Che cosa sta... Succedendo?-. Posò le mani sulla sua faccia e si diede un paio di schiaffi, come cercasse di svegliarsi da quello che pareva essere uno strano sogno. Il suo corpo si era davvero mosso da solo, fino a sedersi su quella sedia?
Nel contempo, le luci si accesero emettendo un fastidioso rumore. E proprio lì al centro del palco dalla forma sferica, sotto i fasci di luce gialla che vi erano proiettati, c'era Laughing Jack.
Un inquietante clown, le cui dimensioni del corpo erano notevolmente grandi; aveva un aspetto slanciato, seppur mantenesse una strana posizione che faceva apparire la sua schiena lievemente inclinata in avanti. Vestiva con degli abiti da scena, bianchi e neri; i pantaloni neri erano muniti di un paio di brettelle, che salivano fino alle spalle magre ricoperte da un paio di foltissimi ciuffi di piume nere come il petrolio. Entrambe le sue mani presentavano dita magre ed affusolate, munite di unghie ricurve molto simili ad artigli.
Il suo volto era bianchissimo; un paio d'occhi neri guardavano minacciosamente in loro direzione. Il suo naso aveva una forma conica, decorato da strisce bianche e nere, ed i suoi capelli scurissimi erano arruffati e cadevano disordinatamente sulla sua fronte.
Di certo quell'essere non era più del tutto umano, ipotizzando che lo fosse mai stato.
La musica riprese a volteggiare nell'aria tutto intorno, ma questa volta era appena percettibile.
-Benvenuti al mio entusiasmante spettacolo!- esclamò il clown, mettendo in risalto la sua voce profonda e sadica. Aprì le braccia e fece quello che pareva essere un inusuale inchino verso il pubblico, poi allungò una mano verso di loro. Aprì il pugno con un movimento così lento da risultare a dir poco snervante, e lasciò cadere a terra proprio davanti ai suoi piedi un paio di caramelle colorate.
-Spero tanto che sarà di vostro gradimento- disse ancora, allargando un enorme sorriso sulle sue labbra nere, che mise in risalto una lunga fila di denti bianchissimi ed appuntiti come fossero zanne.
-Non vorrai davvero rubarmi tutta la scena- intervenne una seconda voce, che pareva provenire dal retro del palco. Con un agile balzo, subito dopo, un'altro particolare individuo fece il suo ingresso.
Era un ragazzo, o forse un giovane uomo: sua altezza era inferiore a quella del clown, ma vantava di una muscolatura molto evidente e di una corporatura snella e compatta, visibile attraverso i vestiti molto attillati che indossava. La sua pelle era tinta di bianco; una foltissima chioma di capelli azzurri ricopriva la sua testa e scendeva giù dalle sue spalle, divisa in cinque o sei grandi ciocche al cui apice erano applicato dei campanellini.
Con entrambe le mani, reggeva orgogliosamente un grosso martello colorato; trattandosi di materiale scenografico doveva essere finto; tuttavia, pareva non esserlo affatto. Su una delle facce del martello, vi era dipinto una specie di sorriso, che seppur sarebbe dovuto sembrare simpatico aveva un che di molto strano e ambiguo.
-Candy Pop, Candy Pop...- esclamò Laughing Jack, agitando il dito indice in segno di disapprovazione -Con loro gioco io, adesso-.

SPAZIO I3
Buon Halloween a tutti!! :)

Che guerra sia 2 Where stories live. Discover now