Parte 49 - Micha

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Micha

Maledizione.
Amo Molly alla follia e su questo ormai non ci sono più dubbi ma, cavolo, certo volte riesce proprio a darmi sui nervi. Come diavolo le è passato per la testa di mettermi in questo casino? Taylor, il suo ex, ancora innamorato di lei, a casa mia? È l'idea più stupida che abbia mai avuto.
Sa del mio carattere irascibile, fortuna che posso contare su Tyler, almeno so che, qualora stessi per fare qualcosa di veramente stupido, ci sarà lui a farmi ragionare. E poi, saremo comunque due contro uno.
Salutiamo Molly ed usciamo entrambi dalla stanza, raggiungo Tyler e gli comunico subito la notizia: ''Abbiamo un problema''.
''Cosa?  Che problema?'', chiede preoccupato.
''Io'', risponde Taylor al posto mio; inizia a darmi veramente sui nervi questo suo comportamento, è già la seconda volta che si intromette nelle conversazioni altrui senza che nessuno l'abbia interpellato.
Tyler mi rivolge uno sguardo interrogativo per cui, cerco di spiegarmi.
''Dovrà stare da noi per qualche giorno, prima di togliersi finalmente dai piedi e tornare a casa''
''Cosa? Perché?'', chiede e stavolta la sua espressione sembra un tantino preoccupata, probabilmente, anche lui ha paura che possa combinarne una delle mie.
''È stata un'idea di Molly, non potevo dirle di no''
''Oh, certo che potevi! Dovremmo tenerci questo tipo tra i piedi e sappiamo entrambi che non va a genio a nessuno di noi due!''
''Ehi, guardate che vi sento. Comunque, vista la situazione, potrei parlarne con Molly e dirle di lasciar perdere'', afferma Taylor intromettendosi nella nostra discussione.
''Già, il punto era proprio che tu sentissi! Bene, problema risolto!'', esclama Tyler visibilmente sollevato.
Ma no.
Non ho la minima intenzione di lasciare che Taylor vada a lagnarsi di me con Molly, magari raccontandole chissà cosa, ho intenzione di comportarmi bene, solo per Molly. Per dimostrarle che sono migliore di quello che posso sembrare.
''No! Lui verrà a stare da noi, e cercheremo di andare d'accordo, come persone civili'', dico, aggiudicandomi un'occhiataccia da entrambi.
Ignoro i loro sguardi e mi dirigo verso la macchina; carichiamo le cose di Taylor e ci mettiamo in cammino verso casa; fortunatamente il tragitto è breve, non ne potevo più di sentir litigare Taylor e Tyler sulla musica e allo stesso tempo impormi di non intervenire nei loro battibecchi, senza spaccargli tutte le ossa. Il semplice tono della sua voce mi fa innervosire, specialmente quando pronuncia il nome di Molly, è come se in quel nome esprimesse possesso e tanto amore.

Quando saliamo in casa, faccio fare a Taylor il giro dell'appartamento, cercando di comportarmi da perfetto uomo di casa; tuttavia, la cosa mi risulta essere molto difficile.
Taylor ha avuto da ridirne su ogni cosa, a partire dalla cucina, fino al bagno. Come se tutto fosse troppo poco per lui; la cucina è piccola, il bagno pure; il salotto troppo poco soleggiato e l'ingresso inappropriato perché privo di un porta ombrelli e mi chiedo: quale studente pensa a comprare un porta ombrelli? Solo uno sfigato come lui.
Fortunatamente riesco a rimanere calmo e a non mandarlo al diavolo, ci ho messo davvero tutta la mia buona volontà, Molly sarebbe davvero fiera di me.
''Come hai visto c' è solo una camera degli ospiti e al momento è occupata, per cui rimane il divano'', aggiungo alla fine.
  ''E perché dovrei dormirci io sul divano?'', chiede Taylor con un tono brusco.
''Beh, forse perché sei l'ultimo arrivato e anche quello meno gradito?'', replica Tyler.
Sto per intervenire ma, ancora una volta, preferisco tirarmene fuori. Compongo il numero di Molly ma non mi risponde, per cui, faccio un salto in cucina a prendere qualcosa da bere.
Molly mi richiama quasi subito e sono davvero felice di sentire la sua voce, così felice di poter andare da lei e passare del tempo solo noi due; mi sembra di non vederla da un'eternità.

Quando riaggancio il cellulare, afferro le chiavi dell'auto e mi incammino verso l'uscita; mentre sorpasso i miei nuovi coinquilini, ancora occupati in un'accesa discussione, esclamo: ''Io vado da Molly, a dopo''.
Esco senza ascoltare le loro risposte, voglio solo vedere lei.
Passo a prenderle qualcosa da mangiare e da bere; dopo essermi assicurato che ci sia tutto quello di cui potrebbe avere bisogno, torno in auto e metto in moto.
L'ospedale non è lontano, quindi arrivo poco dopo e il suo pranzo è ancora caldo. Raggiungo la sua stanza e busso un paio di volte prima di sentire la voce di Molly sussurrare un: ''Avanti''.
Spalanco la porta e Molly è seduta nel suo letto dalle lenzuola bianca, solo che, al suo fianco, c' è Harry, il cugino della sua compagna di stanza.
Per la prima volta mi fermo ad osservarlo attentamente; nei suoi occhi scorgo un velo di adorazione e desiderio che indirizza alla mia ragazza, mentre continua a fissarla come se io non fossi qui.
Mi sembra che oggi vogliano vedere tutti che limite abbia la mia pazienza.

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spazio autrice: salveeee ❤️
spero che questo capitolo vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate e, come sempre, se c' è qualche errore 💕
vi ringrazio per le letture e tutti i vostri commenti che leggo sempre con piacere, siete assolutamente meravigliosi 🌷🌷🌷

Da quando ti ho incontratoWhere stories live. Discover now