Parte 57 - Micha

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spazio autrice: ciao ciao a tutte ❤️
prima di passare al capitolo, volevo chiedervi, sempre se vi va ovviamente, di mettere mi piace alla mia nuova pagina facebook dedicata al libro ''Finché siamo in due''' (che vi ricordo, ordinabile in tutte le librerie)
Grazie mille e buona lettura 📖❤️

questo è il link https://www.facebook.com/Finchesiamoindue/likes?ref=page_internal
oppure basta che cercate su facebook ''Finché siamo in due'', ha come immagine la copertina del libro, grazie di cuore❤️

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Micha

Il resto della settimana è praticamente volato.
Molly, col passare dei giorni, ha di nuovo ripreso la sua solita tranquillità nel venire a lavoro; ormai ha raggiunto quell'equilibrio e pace mentale che le consentono di smettere di pensare che quello sia mio padre, ma semplicemente il suo capo. Ha imparato a distinguere i ruoli anche se, certe volte, la vedo ancora irrigidirsi quando mi avvicino un po' troppo a lei quando siamo in ufficio. Ma Molly è così, riservata; e dovrò farci l'abitudine. Non le piacciono i gesti eclatanti in pubblico e a dir la verità, nemmeno a me piacevano, prima di conoscere lei. Ora voglio che tutti sappiano che lei è mia e non ho intenzione di condividerla con nessuno.
Tra qualche ora partiamo per andare dai miei ma la preoccupazione non è diminuita nemmeno un po'. Ho chiesto più volte a mio padre di anticiparmi qualcosa su quello che hanno da dirmi ma non ha voluto dirmi assolutamente nulla; ha detto che era una questione di famiglia e, come tale, andava affrontata in presenza di tutti.
Non capisco come mai sono più teso del solito; di solito non mi importa gran ché di quello che hanno da dirmi; non siamo mai stati una famiglia normale, come tutte le altre, quindi non capisco come mai stavolta sia diverso; stavolta mi importa, sento che qualsiasi cosa hanno da dirmi, cambierà per sempre la mia vita.

Sono disteso sul mio letto quando Molly spalanca la porta; ormai siamo arrivati a quel punto di una relazione in cui condividiamo praticamente tutto; certo, ognuno ha i suoi spazi, ma ci concediamo delle piccole libertà di cui prima, invece, ci privavamo. Come l'entrare in camera senza bussare.
Praticamente condividiamo questa che prima era la mia stanza; ormai Molly dorme quasi sempre da me e la cosa mi sta più che bene; ho provato a chiederle di trasferirsi qui, ma il modo in cui ha reagito mi ha fatto capire che non è pronto ed io non voglio forzarla. Se lei vuole uno spazio completamente suo nel dormitorio mi sta bene, l'importante è che passa la maggior parte del suo tempo qui, con me.
Anche se la maggior parte del tempo abbiamo Steph e Tyler tra i piedi, quando non occupano loro la camera delle ragazze nel dormitorio, motivo in più per cui Molly preferisce stare qui.
Da quando Tyler è arrivato non ha parlato nemmeno una volta dell'ipotesi di andarsene, dopo tutto, perché tornarsene a casa a non far nulla quando qui ha una ragione più che valida per restare?
Sinceramente, la sua presenza non mi reca alcun disturbo, ci conosciamo da così tanto tempo che ormai siamo come fratelli; il problema si presenterà quando, un giorno, Molly accetterà di trasferirsi definitivamente da me; fino ad allora, le cose possono rimanere esattamente così come sono.
''Micha, penso sia ora di andare, non credi?'', dice Molly tirando fuori una felpa dall'armadio e tirandomela addosso.
''Di già?'', replico indossando l'indumento.
''Non voglio arrivare tardi, per favore''
E poi fa quegli occhioni, maledizione. Questa ragazza potrebbe convincermi a fare qualsiasi.
''Okay''.
Mi alzo dal letto e quando le passo accanto le stampo un sonoro bacio sulle labbra mentre la mia mano indugia sul suo fondoschiena.

Quando finalmente usciamo di casa è quasi ora di pranzo, Molly ha insistito per fermarsi a prendere qualcosa al supermercato; avrei preferito portarla a mangiare in qualche ristorante carino ma ha sentenziato che non è un viaggio in auto senza snack e mi è stato impossibile contraddirla.
Quando esce dal supermercato ha due sacchetti pieni di cioccolata e caramelle varie; mi viene l'acquolina in bocca anche solo a guardarle. Devo ammettere che alla fine aveva proprio ragione, ma questo a lei non lo dirò.
Passiamo il viaggio tra risate e Molly che mi imbocca squisitezze di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza. Molly mi insegna a guardare il mondo con occhi diversi; a far diventare speciale anche un viaggio in auto.
E mi chiedo se non sia proprio questo l'amore, il rendere speciali cose che, fatte da solo, sono così banali.
Ho perfino evitato di pensare ai miei genitori per tutto il viaggio, mi sono concentrato su di lei, su noi; su questo semplice momento che probabilmente non dimenticherò mai.
Mi rendo conto che sto diventando uno sdolcinato ma sto imparando ad apprezzare anche questa parte di me, quella che rende Molly fiera di stare con me, quella meno cogliona, che riesce a farla ridere più di quanto non riesca a farla piangere. Questo nuovo Micha mi piace ed è solo merito suo.

Sfortunatamente, quando arriviamo di fronte casa mia la preoccupazione torna ma svanisce nel momento esatto in cui vedo quella che probabilmente è la mia stessa espressione nei suoi occhi.
''Ehi, che succede?'', chiedo.
''E se non dovessi piacere a tua mamma? Insomma, tuo padre lo conosco ma tua mamma no e si sa come sono le mamma coi loro figli maschi'', ammette, rendendo evidente tutta la sua ansia.
''Mia mamma non è come le altre. Non le è mai importato nulla di me, figurati quanto può importarmi del suo parere. Ma, se la cosa può farti sentire meglio, sono sicuro che le piacerai. Non riesco a pensare ad un solo individuo su questa terra a cui non potrei piacere!''
Sorride di fronte alla mia affermazione e si sporge per darmi un bacio.
Sono un bastardo fortunato!

Da quando ti ho incontratoWhere stories live. Discover now