6. SEGNI - Parte 2

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Keira sentì il cuore martellarle nel petto. Cosa stava facendo quel ragazzo? Perché le stava così vicino?

Eppure non gli aveva appena detto che si sentiva a disagio? Forse Lucas era solo uno che saltava addosso alle ragazze così, tanto per fare. Le aveva detto chiaramente che Amy e lui facevano sesso di tanto in tanto e niente più e Keira non era sicura di voler aver a che fare con un tipo del genere.

Il problema era che lui la stava guardando così intensamente...

Sveglia Keira! pensò fa qualcosa!

Sgusciò via, passando sotto il braccio del ragazzo con agilità, cercando di mettere una distanza di sicurezza tra loro. Lucas, però, non le permise di allontanarsi molto, l'afferrò per il gomito e l'attirò a sé.

Che vuole fare questo? Pensò in preda al panico e alla confusione.

Le labbra di lui si dischiusero e i suoi occhi si posarono sul braccio di Keira, accarezzandolo lievemente. Lei strizzò gli occhi, col cuore che le batteva a mille.

«Me la fai vedere?», domandò Lucas in un sussurro.

«C-come?», balbettò Keira sotto shock. Cos'è che voleva vedere?

«La ferita», spiegò lui, portandole delicatamente il suo stesso polso di fronte agli occhi, «posso vedere?»

Keira realizzò solo in quel momento che non aveva capito un accidenti di niente e che Lucas era solo incuriosito dalla fasciatura che le avvolgeva il polso. Più che logico, visto che aveva assistito in prima persona alla sua crisi della sera prima.

«Non è niente», replicò stringendosi rapidamente il polso al petto.

Lucas si accigliò. «Perché non me la vuoi far vedere? Tu sei... ti fai del male per caso?», le chiese abbassando lo sguardo.

«No! Certo che no!», esclamò scandalizzata. Sì, ok, non era del tutto fuori luogo chiederlo visti i casi umani che stavano all'istituto, ma Keira non si sarebbe mai sognata di farsi del male da sola.

«Bene...», disse, sembrando sollevato. «Allora posso?»

Keira si infastidì. «Lucas, cosa vuoi? Perché sei fissato col mio polso? Mi sono fatta male ieri sera, c'eri anche tu, no?», sospirò, sperando di farla finita.

«Già e non hai voluto mostrarmelo nemmeno allora», precisò allungando di nuovo la mano.

«Cosa vuoi vedere? Cosa credi di trovare?», replicò frustrata. Non voleva che vedesse gli strani simboli che le si erano misteriosamente incisi sulla pelle. Poi sì che l'avrebbe creduta pazza da legare!

Di nuovo Keira fece per allontanarsi, interrompendo il contatto visivo con il ragazzo. Lucas, però, fu più veloce di lei. La bloccò col suo corpo e le prese il polso con una mano, mentre con l'altra le strappò deciso la fasciatura dalla pelle, mettendo in bella mostra gli inquietanti tagli che la solcavano.

Li fissò per qualche secondo, allibito, e Keira ne approfittò per spingerlo via e nascondere il polso con l'altra mano. Era troppo tardi, Lucas aveva visto e ora la stava osservando con espressione scioccata.

«Vuoi davvero farmi credere che ti sei fatta male? Nessun taglio accidentale ha delle forme del genere!», esclamò Lucas, riprendendosi dallo shock.

Keira fece un passo indietro. «Io non voglio farti credere proprio nulla! Che te ne importa dei miei tagli? Cosa vuoi da me?» Ormai era nella confusione più totale. Che cosa doveva fare? Nessuno aveva mai visto quei simboli prima d'ora, tranne Josh.

«Sono... rune?», chiese Lucas con espressione confusa. «Le hai fatte tu?»

«Ti ho detto di no! Non ho fatto niente e non ho idea di che cosa siano!», esclamò di nuovo, guardandolo con aria di sfida. A quel punto, gli occhi di Lucas saettarono nei suoi regalandole uno sguardo così intenso che Keira si sentì messa a nudo, come se quello strano ragazzo potesse leggerle dentro attraverso il semplice contatto visivo e i suoi occhi fossero una finestra sulla sua anima.

NightFall - Il PortaleWhere stories live. Discover now