26. IL RITUALE - Parte 2

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Camminavano in quell'antro roccioso da quelle che sembravano ore ormai e Lucas non potè fare a meno di chiedersi se Kettner non li stesse facendo girare a vuoto al solo scopo di fargli perdere tempo.

Almeno, il viscido dottore non aveva mentito sul luogo in cui erano riuniti gli adoratori di Loki, Lucas lo sentiva fin dentro le ossa. Quel posto era permeato di magia antica.

Sembrava però che il caro vecchio Kettner non avesse alcuna intenzione di portarli a destinazione.

Le gallerie scavate nella parete di roccia erano buie, umide e puzzolenti e l'ultimo granello di pazienza che era rimasto a Lucas si volatilizzò quando, all'ennesima svolta, si trovarono di fronte a un nuovo cunicolo senza fondo.

Lucas prese Kettner per la giacca e lo sbattè contro il muro di pietra, facendo gridare Amy e Beth.

Bianca cominciò a ringhiare con le orecchie abbassate.

«Sto perdendo la pazienza, dottore», sibilò il ragazzo con quella voce che non gli apparteneva quasi più. «O ci porti da loro adesso, oppure li troveremo da soli, ma a quel punto tu non sarai altro che un ammasso di carne fredda che resterà a marcire in queste gallerie per sempre.»

Kettner sghignazzò, il viso deformato da un'espressione folle.

«L'hai avuta sotto il naso finora e non hai fatto nulla, guerriero. Ormai è troppo tardi.»

La testa di Kettner picchiò contro la parete con uno schiocco sinistro e l'uomo si accasciò a terra sotto lo sguardo sorpreso di Lucas.

«Mi aveva stufato», si giustificò Darren, massaggiandosi le nocche arrossate a causa del cazzotto che aveva tirato al dottore.

«È inutile, non ci porterà mai da Keira, tanto vale lasciarlo qui e proseguire da soli», commentò Josh, lanciando un'occhiata al corpo privo di sensi addossato alla roccia.

«Sono d'accordo.»

«Ragazzi, guardate!»

Si voltarono verso Amy che, qualche passo più avanti, osservava Bianca. La cagnolina si era messa in posizione di difesa, i denti scoperti e un basso ringhio che le fuoriusciva dal petto.

Un secondo dopo, un grido disperato si riverberò lungo tutta la galleria, facendo tremare Lucas fin dentro l'anima.

Keira!

«Keira!» gridò Josh, scavalcando Kettner e correndo verso la direzione verso cui puntava Bianca.

«Josh fermati!» Darren gli andò dietro, mentre Beth imprecava e si affrettava per raggiungere Amy e suo fratello.

Con uno slancio, Lucas balzò in testa a tutti e cominciò a macinare metri e metri in pochi secondi, come se avesse le ali ai piedi. Il sangue gli ribolliva nelle vene, mentre il cuore batteva in modo quasi doloroso.

Nuove grida riempirono quel luogo fatto di oscurità. Lunghe grida di dolore, intervallate da piccoli gemiti.

«Keiraaaa!» Josh correva disperato, la voce rotta dall'angoscia, ma Lucas non aveva tempo di pensare a lui, non aveva tempo per nessuno di loro. Sentì un tonfo dietro di sé e, qualche secondo dopo, Bianca, di nuovo nelle sembianze di Fenrir il lupo, lo affiancò. Lucas afferrò una ciocca del suo pelo e si issò sopra di lui, cavalcando il lupo per raggiungere Keira il più velocemente possibile.

Dopo l'ennesima svolta, intravidero un'apertura nella roccia, oltre la quale si scorgevano le fiamme tremolanti di alcune torce.

Le grida erano ormai solo gemiti e singulti, mentre nell'aria inizava ad aleggiare una strana litania in una lingua che gli risultava familiare, anche se non riusciva a metterla a fuoco del tutto.

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